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Gauff: “Giocare con qualcuno più giovane di me, mi fa sentire un po’ sotto pressione”
Sulle difficoltà nel separare lavoro e vita privata Coco Gauff ha le idee chiare: “Non voglio separare sempre la mia vita dal lavoro, perché non vedo il tennis come un lavoro”

Approda senza problemi agli ottavi di finale di Indian Wells la quasi diciannovenne Coco Gauff . La tennista di Atlanta si fa un bel regalo di compleanno (nata il 13 marzo 2004) superando l’ostacolo Noskova senza particolari patemi. Vittoria in due set, concedendo una sola palla break, prontamente annullata alla sua avversaria. Nel deserto californiano Gauff sarà favorita anche nell’ottavo con la svedese Peterson. Il match con Noskova, la pressione di giocare contro qualcuno più giovane e la vita nel circuito sono alcuni dei temi trattati da Gauff nella classica conferenza stampa post match.
D. Ottima partita. Abbastanza di routine, direi. Linda è una tennista promettente, eravamo tutti curiosi di vederla giocare, in particolare contro di te. Qual è la tua opinione su ciò che lei ha dimostrato in campo?
COCO GAUFF: “Penso che abbia giocato la partita nel modo giusto. Oggi ho giocato un po’ meglio in certi momenti. L’ho vista giocare in molte delle sue partite quest’anno ad Adelaide e in Australia. È una grande giocatrice. Penso che combatteremo molte altre battaglie in futuro. Penso che continuerà a il ranking e fare sempre meglio in ogni torneo.”
Q. È strano che adesso si parli di qualcuno più giovane di te?
COCO GAUFF: “Sì e no. Ho sentito un po’ di pressione entrando in campo oggi. Ad essere onesta, il tema dell’età era qualcosa a cui non ci avevo mai pensato in passato. Lo scorso anno ho giocato anche contro Robin [Montgomery, ndr ] ed era la stessa situazione. Dato che la mia età è stata un argomento di conversazione per così tanto tempo, giocare con qualcuno più giovane di me, mi fa sentire un po’ sotto pressione. Ma ora che sto invecchiando, devo abituarmici (sorridendo).”
D. Un compleanno è davvero un’occasione speciale per chiunque. Un momento in cui si può anche riflettere. Eccoti qui, sulla scena mondiale, in cima alle classifiche, testimonial, amicizie, popolarità. Potresti parlare della tua vita. Stai vivendo un sogno? La maggior parte degli adolescenti ha problemi piuttosto pesanti. Potresti fare una riflessione sulla tua vita alla vigilia del tuo compleanno.
COCO GAUFF: “Sto sicuramente vivendo il mio sogno. Immagino che la parte in campo sia affascinante in un certo senso. Fuori dal campo dico sempre alla gente che la mia vita è noiosa. Questo è uno dei motivi per cui non ho mai fatto nessuna ripresa o altro dietro le quinte. A volte non esco letteralmente dalla mia stanza. [Se penso alla] parte legata al tennis, alla mia immagine online e quella del personaggio, posso dire che sto vivendo un sogno, ma immagino sia il mio di sogno. Mi piace questo tipo di equilibrio tra essere estroversa in certe situazioni e introversa in altre. Non c’è nessun’altra vita che vorrei oltre alla mia in questo momento.”
D. Jess Pegula è stata in sala stampa poco tempo fa e le è stato chiesto di parlare di te. Ha snocciolato un elenco di circa 20 cose positive su di te, ma volevo davvero chiederti, come ti ha ispirato? In che modo pensi che ti abbia aiutato a imparare e crescere come persona e forse come giocatore?
COCO GAUFF: “Come persona, Jess è probabilmente una delle migliori del circuito, pensando specialmente da dove viene. Potrebbe semplicemente dire a tutti andate a quel paese [per citare le parole di Gauff: F off, nder] (sorridendo). Invece è una delle persone più gentili di sempre. In un certo senso, è come la mia sorella maggiore nel circuito. Quando gioco con lei in campo, è sempre positiva e mi incita, mi dice sei brava, fai i tuoi colpi, continua a farlo. Fuori dal campo, la considero davvero un’amica e una persona con cui mi piace passare il tempo. Non sa che ci sono molte volte in cui aspetto solo per vedere cosa sta facendo così da per poterle parlare più a lungo, perché mi piace davvero stare con lei. Sono, tipo, grata di poter essere la sua compagna di doppio, e che abbiamo creato questo tipo di relazione.”
D. Pensi che a volte sia difficile separare il lavoro dalla vita privata?
COCO GAUFF: “Sì e no. Sento che per il modo in cui sono cresciuta la mia famiglia abbia fatto un buon lavoro. Non voglio separare sempre la mia vita dal lavoro, perché non vedo il tennis come un lavoro. Ogni volta che dico a qualcuno che vado a lavorare, mi riferisco a fare un servizio fotografico o fare un evento con gli sponsor. Non si tratta mai di tennis. Dico solo mi vado ad allenare, o parteciperò a un torneo, perché non vedo davvero questo lato della mia vita come un lavoro, perché amo quello che faccio. Non è come devo svegliarmi e farlo. Ci sono giorni in cui è difficile lo ammetto. Avere la mia famiglia in tournée mi ha aiutato a gestire un po’ più facilmente questa transizione. Penso che sia per questo che non ho avuto momenti pazzi perché ho sempre avuto persone intorno a me che mi aiutavano a rimanere con i piedi per terra. A volte è difficile, ma penso che negli anni abbiano capito quando darmi il mio spazio e sanno quando intervenire quando è necessario. Ad esempio, stasera viene mia madre. Penso che sapesse che volevo che fosse qui per il mio compleanno. “
D. La tua prossima partita è contro Rebecca Peterson. Hai giocato una volta quattro anni fa?
COCO GAUFF: “Ricordo a un 100K a Midland, nel Michigan. Non ricordo molto, ricordo solo quando affronto qualcuno. Quei primi tornei li ricordo molto bene. Ho perso contro di lei. Stava giocando un ITF ma era già nel circuito ma diverso tempo mi ha dato una bella lezione da vecchia scuola, spero che questa volta sia un po’ diverso. Sono sicuramente cresciuta molto e ho imparato molto da allora. Ovviamente una grande giocatrice. È nel tour da così tanto tempo e ha molta esperienza. Ma non credo che guarderò quella partita, perché quattro anni sono tanti; quindi, penso che probabilmente dovrò guardare altre sue partite recenti.”
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Naomi Osaka partner di Meta Al, nuova piattaforma chatbot
Naomi presenta Tamika, assistente di intelligenza artificiale appassionata di anime

Naomi Osaka tornerà alle competizioni nella stagione 2024 dopo la maternità, ma l’attività fuori dal campo non si è mai fermata per la giapponese. L’ex numero 1 del mondo collaborerà con Meta, l’impresa statunitense che controlla social network come Facebook e Instagram.
Per la nuova piattaforma chatbot Meta AI, l’azienda ha annunciato di avere una nuova linea di personalità digitali: ci sono 28 personaggi famosi tra cui sportivi come Tom Brady, Chris Paul, Dwyane Wade e, appunto, Naomi Osaka, presentata come un avatar (Tamika) con le seguenti caratteristiche: “Sailor Senshi in allenamento ossessionata dagli anime”. Gli utenti potranno così messaggiare anziché con delle intelligenze artificiali, con avatar rappresentanti personaggi rilevanti.
Billie Jean King Cup
Lindsay Davenport nuovo capitano Usa in Billie Jean King Cup
La leggenda americana subentrerà a Kathy Rinaldi dopo le finali di Siviglia del 2023

La USTA ha reso ufficiale la sua scelta: Lindsay Davenport sarà il capitano della squadra statunitense di Billie Jean King Cup a partire dalla stagione 2024. La leggenda del tennis a stelle e strisce subentrerà a Kathy Rinaldi che guiderà la formazione per le finali in programma a Siviglia dal 7 al 12 novembre prossimi.
Davenport ha vinto tre volte la competizione da giocatrice con la sua Nazionale e sarà il ventesimo capitano della storia della statunitense. L’ex numero 1 del mondo ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del comunicato ufficiale: “Giocare in Billie Jean King Cup (Fed Cup) è sempre stata una priorità e un momento culminante per me durante la mia carriera professionistica. Ho sempre provato un enorme orgoglio nel rappresentare il mio Paese e sono entusiasta di farlo ora in un ruolo diverso“, ha affermato Davenport. “Entrare a far parte di una prestigiosa lista di capitani degli Stati Uniti è un onore, e non potrei sperare di ricoprire questa posizione in un momento migliore di questo: abbiamo giocatrici straordinarie, dalla qualità incredibile: possiamo fare grandi cose”.
Entusiasta il presidente della USTA Brian Hainline: “Lindsay è stata l’incarnazione di una campionessa per tutta la sua carriera, e pochi giocatrici hanno avuto tanto successo giocando per il loro paese quanto lei“. Davenport con la maglia degli Stati Uniti vanta 26 vittorie in singolare in 29 match giocati e 7 successi in doppio in 7 match: porta sicuramente grande esperienza e carisma in una squadra giovane e piena di ambizioni.
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Asian Games: Qinwen Zheng vince e vola a Parigi 2024
Testa di serie numero 1, Zheng non tradisce le aspettative e supera la connazionale Zhu Lin in finale

Era la principale favorita e non ha deluso le aspettative: Qinwen Zheng, testa di serie numero 1, trionfa agli Asian Games 2023, guadagnandosi così il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ad Hangzhou è stata una settimana praticamente perfetta per la numero 23 del mondo che ha piegato in finale la connazionale Lin Zhu (numero 33 del mondo) con un netto 6-2 6-4. Zhu che è stata anche l’avversaria di ranking superiore, visto che durante il torneo aveva superato la mongole Maralgoo Chogsomjav, la taiwanese Ya-Hsuan Lee, la coreana Sohyun Park e in semifinale la filippina Alexandra Eala che l’ha trascinata al terzo set. Proprio Eala ha vinto la medaglia di bronzo battendo la giapponese Haruka Kaji.
Non è mai semplice vincere con tutte le pressioni addosso e da favoriti e la cinese ha esorcizzato tutti i fantasmi dopo il trionfo odierno: “Sono davvero orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese e per i miei genitori. Ho affrontato buone avversarie… anche se al momento non hanno un buon ranking. Penso che sia solo perché non hanno abbastanza possibilità di giocare abbastanza tornei. C’era tanta emozione. Quando ho vinto l’ultimo punto ho pensato: ‘wow, finalmente ce l’ho fatta’.
Zheng conquista così il pass continentale per Parigi 2024 e sarà della partita nel torneo olimpico a patto che rimanga nelle prime 400 del mondo e che non venga superata nel ranking da quattro giocatrici cinesi: scenari pressoché impossibili. La finale maschile andrà in scena domani e vedrà le prime due teste di serie all’opera: Zhizhen Zhang e Yosuke Watanuki. Per quanto riguarda invece il doppio maschile, la medaglia d’oro è andata a Yu-hsiou Hsu e Jason Jung (Taipei), giustizieri degli indiani Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan con un doppio 6-4.