Gauff: "Giocare con qualcuno più giovane di me, mi fa sentire un po' sotto pressione"

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Gauff: “Giocare con qualcuno più giovane di me, mi fa sentire un po’ sotto pressione”

Sulle difficoltà nel separare lavoro e vita privata Coco Gauff ha le idee chiare: “Non voglio separare sempre la mia vita dal lavoro, perché non vedo il tennis come un lavoro”

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Coco Gauff - Australian Open 2023 (foto Twitter @usta)
 

Approda senza problemi agli ottavi di finale di Indian Wells la quasi diciannovenne Coco Gauff . La tennista di Atlanta si fa un bel regalo di compleanno (nata il 13 marzo 2004) superando l’ostacolo Noskova senza particolari patemi. Vittoria in due set, concedendo una sola palla break, prontamente annullata alla sua avversaria. Nel deserto californiano Gauff sarà favorita anche nell’ottavo con la svedese Peterson. Il match con Noskova, la pressione di giocare contro qualcuno più giovane e la vita nel circuito sono alcuni dei temi trattati da Gauff nella classica conferenza stampa post match.

D. Ottima partita. Abbastanza di routine, direi. Linda è una tennista promettente, eravamo tutti curiosi di vederla giocare, in particolare contro di te. Qual è la tua opinione su ciò che lei ha dimostrato in campo?
COCO GAUFF: “Penso che abbia giocato la partita nel modo giusto. Oggi ho giocato un po’ meglio in certi momenti. L’ho vista giocare in molte delle sue partite quest’anno ad Adelaide e in Australia. È una grande giocatrice. Penso che combatteremo molte altre battaglie in futuro. Penso che continuerà a il ranking e fare sempre meglio in ogni torneo.”

Q. È strano che adesso si parli di qualcuno più giovane di te?
COCO GAUFF: “Sì e no. Ho sentito un po’ di pressione entrando in campo oggi. Ad essere onesta, il tema dell’età era qualcosa a cui non ci avevo mai pensato in passato. Lo scorso anno ho giocato anche contro Robin [Montgomery, ndr ] ed era la stessa situazione. Dato che la mia età è stata un argomento di conversazione per così tanto tempo, giocare con qualcuno più giovane di me, mi fa sentire un po’ sotto pressione. Ma ora che sto invecchiando, devo abituarmici (sorridendo).”

D. Un compleanno è davvero un’occasione speciale per chiunque. Un momento in cui si può anche riflettere. Eccoti qui, sulla scena mondiale, in cima alle classifiche, testimonial, amicizie, popolarità. Potresti parlare della tua vita. Stai vivendo un sogno? La maggior parte degli adolescenti ha problemi piuttosto pesanti. Potresti fare una riflessione sulla tua vita alla vigilia del tuo compleanno.
COCO GAUFF:Sto sicuramente vivendo il mio sogno. Immagino che la parte in campo sia affascinante in un certo senso. Fuori dal campo dico sempre alla gente che la mia vita è noiosa. Questo è uno dei motivi per cui non ho mai fatto nessuna ripresa o altro dietro le quinte. A volte non esco letteralmente dalla mia stanza. [Se penso alla] parte legata al tennis, alla mia immagine online e quella del personaggio, posso dire che sto vivendo un sogno, ma immagino sia il mio di sogno. Mi piace questo tipo di equilibrio tra essere estroversa in certe situazioni e introversa in altre. Non c’è nessun’altra vita che vorrei oltre alla mia in questo momento.”

D. Jess Pegula è stata in sala stampa poco tempo fa e le è stato chiesto di parlare di te. Ha snocciolato un elenco di circa 20 cose positive su di te, ma volevo davvero chiederti, come ti ha ispirato? In che modo pensi che ti abbia aiutato a imparare e crescere come persona e forse come giocatore?
COCO GAUFF:Come persona, Jess è probabilmente una delle migliori del circuito, pensando specialmente da dove viene. Potrebbe semplicemente dire a tutti andate a quel paese [per citare le parole di Gauff: F off, nder] (sorridendo). Invece è una delle persone più gentili di sempre. In un certo senso, è come la mia sorella maggiore nel circuito. Quando gioco con lei in campo, è sempre positiva e mi incita, mi dice sei brava, fai i tuoi colpi, continua a farlo. Fuori dal campo, la considero davvero un’amica e una persona con cui mi piace passare il tempo. Non sa che ci sono molte volte in cui aspetto solo per vedere cosa sta facendo così da per poterle parlare più a lungo, perché mi piace davvero stare con lei. Sono, tipo, grata di poter essere la sua compagna di doppio, e che abbiamo creato questo tipo di relazione.”

D. Pensi che a volte sia difficile separare il lavoro dalla vita privata?
COCO GAUFF:Sì e no. Sento che per il modo in cui sono cresciuta la mia famiglia abbia fatto un buon lavoro. Non voglio separare sempre la mia vita dal lavoro, perché non vedo il tennis come un lavoro. Ogni volta che dico a qualcuno che vado a lavorare, mi riferisco a fare un servizio fotografico o fare un evento con gli sponsor. Non si tratta mai di tennis. Dico solo mi vado ad allenare, o parteciperò a un torneo, perché non vedo davvero questo lato della mia vita come un lavoro, perché amo quello che faccio. Non è come devo svegliarmi e farlo. Ci sono giorni in cui è difficile lo ammetto. Avere la mia famiglia in tournée mi ha aiutato a gestire un po’ più facilmente questa transizione. Penso che sia per questo che non ho avuto momenti pazzi perché ho sempre avuto persone intorno a me che mi aiutavano a rimanere con i piedi per terra. A volte è difficile, ma penso che negli anni abbiano capito quando darmi il mio spazio e sanno quando intervenire quando è necessario. Ad esempio, stasera viene mia madre. Penso che sapesse che volevo che fosse qui per il mio compleanno. “

D. La tua prossima partita è contro Rebecca Peterson. Hai giocato una volta quattro anni fa?
COCO GAUFF: “Ricordo a un 100K a Midland, nel Michigan. Non ricordo molto, ricordo solo quando affronto qualcuno. Quei primi tornei li ricordo molto bene. Ho perso contro di lei. Stava giocando un ITF ma era già nel circuito ma diverso tempo mi ha dato una bella lezione da vecchia scuola, spero che questa volta sia un po’ diverso. Sono sicuramente cresciuta molto e ho imparato molto da allora. Ovviamente una grande giocatrice. È nel tour da così tanto tempo e ha molta esperienza. Ma non credo che guarderò quella partita, perché quattro anni sono tanti; quindi, penso che probabilmente dovrò guardare altre sue partite recenti.”

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