Andrey Rublev, quattro cose che non tutti sanno sul nuovo Principe di Montecarlo

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Andrey Rublev, quattro cose che non tutti sanno sul nuovo Principe di Montecarlo

Ecco come “Mister 500” è diventato un campione Masters 1000. Con grandi novità in panchina e negli affari…

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Andrey Rublev - Montecarlo 2023 (Foto Twitter @Rolexmcmasters)
 

Andrey Rublev è riuscito a vincere il suo primo Masters 1000, un trofeo che non può mancare nella bacheca di un top player. Assiduo frequentatore della top 10, Rublev ci è entrato nell’ottobre 2020 e da allora sono appena tre le sue settimane di assenza, in corrispondenza dell’ultimo US Open. Tre sono anche le partecipazioni alle ATP Finals, dove per adesso vanta una semifinale. Insomma, un vero top player anche se “poco attrezzato” secondo Stefanos Tsitsipas, un’uscita poco felice (per quanto non senza un fondo di verità) per cui il greco si è in seguito scusato.

Ha anche all’attivo una vittoria contro ciascun membro del Fab 4 (è in vantaggio, definitivo, con Roger Federer) e contava 12 titoli su 18 finali disputate, ai quali mancava però un trofeo “pesante”. Mancava fino al 16 aprile, quando il venticinquenne moscovita ha rimontato un set a Holger Rune, risalendo anche dalla palla dell’1-5 al terzo, per alzare la coppa nel Principato. Ce l’ha fatta al quarantesimo Masters 1000, categoria che l’aveva visto fermarsi due volte in semifinale e altrettante in finale (a Cincinnati e ancora al Rolex Monte-Carlo Masters). Brillava invece al livello immediatamente inferiore, con le vittorie ad Amburgo, San Pietroburgo, Vienna, Rotterdam e Dubai. tanto da guadagnarsi la nomea di “Mister 500”. Che all’inizio gli avrà anche fatto piacere, ma poi cominciava forse a diventare un fardello, come a dire, “fino a qui e non oltre”. Ora è andato oltre e possiamo quindi soffermarci su altre sue caratteristiche.

Al simpatico rosso è capitato più di una volta di essere scambiato per qualche collega, solitamente per l’altro rosso Jannik Sinner. Una di quelle volte, rivolse ai colpevoli tifosi italiani un poco simpatico (ma probabilmente meritato) gesto come risposta alle loro insistenti richieste, “fai una foto con noi, Jannik”. E, naturalmente, l’amico e quasi fratello maggiore Medvedev non perse l’occasione di chiamarlo Jannik per scherzo, facendolo arrabbiare tanto che Sinn… ehm, Rublev se ne andò per una decina di minuti, salvo poi tornare apostrofando Daniil come “Davydenko”. Chi di capello ferisce…

È stato parecchio divertente durante la premiazione a Monte Carlo, quando si è rivolto a Rune dicendogli, “è dura perdere in finale, ma sei dannatamente giovane e hai già un titolo 1000, lasciane uno anche a me”. E ancora di più nella gaffe con cui ha scambiato la principessa Charléne per la presidente della federtennis monegasca: “Troppo sole, scusate”.

Più seriamente, il 25 febbraio dell’anno scorso dopo la vittoria in semifinale a Dubai su Hurkacz, scrisse sulla telecamera “no war, please”. Un messaggio importante, ripreso anche fuori dalle pagine sportive, in quello che era il giorno successivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Prima del titolo monegasco, il 2023 di Rublev ha visto altre due importanti novità. Proprio all’inizio di gennaio, infatti, Andrey ha lanciato Rublo, il suo marchio di abbigliamento che “non riguarda l’abbigliamento”. L’idea è quella di “portare consapevolezza su uguaglianza e gentilezza nella speranza di rendere il nostro mondo un posto migliore”, si legge sul suo sito. Da allora, le due ali d’angelo stilizzate hanno preso il posto del swoosh sulla sua mise in campo. L’altra novità è l’inserimento nel proprio team di Alberto Martin, nel duplice ruolo di allenatore in seconda (head coach rimane Fernando Vicente) e di “consigliere”, in virtù del suo passato di tennista professionista e dei suoi studi di psicologia all’Università di Barcellona. Spetta a lui, quindi, fargli trovare l’equilibrio tra le sfuriate per le inezie e un’eccessiva docilità.

Non sappiamo se e quanto abbiamo contribuito queste due novità alla conquista dell’ambito titolo, ma è molto probabile che questa vittoria – premiazione compresa – avrà praticamente azzerato il numero di coloro che lo confondono con un altro tennista. Andrey Rublev è finalmente e compiutamente Andrey Rublev, un vincitore Masters 1000. E quello che non riconosce le principesse…

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