Challenger Roma Garden: a trionfare è Sumit Nagal

ATP

Challenger Roma Garden: a trionfare è Sumit Nagal

L’indiano ha la meglio in due set sull’olandese De Jong. “Esprimere il mio gioco ha fatto la differenza. Ripartire dopo diversi infortuni non è facile”

Pubblicato

il

Sumit Nagal - Roma Garden (Foto Ubitennis)
 

In una domenica dal clima incerto con la pioggia che è sopraggiunta proprio al momento della premiazione si è chiuso il Roma Garden Open 2023, torneo Challenger 75 che si è svolto sui campi in terra rossa del circolo capitolino.

A festeggiare al termine di una settimana da sogno è stato l’indiano Sumit Nagal. Partito dalle qualificazioni il numero 347 del mondo ha avuto la meglio nell’ultimo atto dell’olandese Jesper De Jong, numero 234 ATP. L’olandese tra quarti e semifinali aveva eliminato due degli italiani che puntavano al titolo Franco Agamenone e il beniamino del pubblico Flavio Cobolli.

Nagal è partito meglio dai blocchi di partenza sfruttando una certa tensione che si percepiva in De Jong. L’olandese si scrolla di dosso la tensione mostrando il gioco vario e pieno di soluzioni che lo ha portato sino alla finale. De Jong gioca in maniera più aggressivo con il dritto che fa la differenza. Nagal è più solido da fondo campo e più pulito nei colpi.

La svolta arriva nel settimo game del primo set. Una battaglia da 20 punti con Nadal che ha avuto ben cinque palle break. A tradire De Jong è stato un dritto sparacchiato che è valso il break. Da quel momento sono incrementati gli errori dell’olandese. La palla corta che si era rivelata un’arma letale in questa settimana è rimasta spesso bloccata sulla racchetta o sul nastro. Dopo un’ora di battaglia è Nagal a chiudere il primo set per 6-3

Nel secondo set dopo un inizio equilibrato è ancora l’indiano a mettere pressione sul giovane avversario. Se nel primo parziale quando lo scambio si allungava De Jong riusciva a trovare il guizzo vincente, con il passare del tempo Nagal ha conquistato campo prendendo il controllo anche degli scambi lunghi. Se il dritto e i recuperi sono stati i fattori chiavi dei successi di De Jong in questa settimana, il rovescio lo ha tradito anche in finale. 

Nagal forte di una solida prestazione al servizio e di un gioco più ordinato, amministra bene e chiude 6-2 dopo un’ora e quarantatré minuti per festeggiare il terzo titolo Challenger dopo Bengaluru 2017 e Buenos Aires 2019. 

Settimana da incorniciare che l’indiano commenta così ai nostri microfoni: “Mi sento bene, ho vinto tanti match. L’ultima volta che ho giocato una finale è stato nel 2019. Vincere un trofeo è sempre una grande sensazione, non ti puoi mai lamentare. Questo successo aiuterà molto il mio ranking, incrementerà la mia fiducia, e passo dopo passo posso dire che sono sulla buona strada”

Per Nagal una scalata nel ranking che non è stata facile. Il tennista indiano era scivolato oltre la posizione numero 600 ad ottobre 2022. Quest’anno è arrivata una semifinale nel Challenger di Chennai ed ora il titolo a Roma: “Per un tennista costruire la sua propria fiducia è una cosa importante, se ti senti in fiducia il tuo corpo si sente meglio, giochi un torneo e sai che le cose andranno dalla tua parte, perché tutti lavorano molto, tu lavori molto per raggiungere i tuoi obiettivi, darti un opportunità di giocare è per me l’obiettivo più importante”

Dopo essere stato sempre tra i primi 200 tra il 2020 e metà 2021 sono arrivati i problemi fisici per Nagal: “A fine 2021 ho avuto un intervento all’anca e dopo stato un continuo fermarsi e ripartire. Ho avuto tre diversi tipi di infortuni negli ultimi dodici-quattordici mesi, ho avuto due volte il Covid. Molti stop che non ti danno l’opportunità di prendere il ritmo e diventa molto difficile perchè giochi contro persone che giocano questi match ogni settimana, che sono impegnati con regolarità nei tornei. Nei momenti decisivi tu non sei abituato a queste situazioni, loro sì e questo fa la differenza”.

Un match che ha visto la sua svolta nel settimo game del primo set durato ben 20 punti: “Penso che oggi la differenza sia stata che sono riuscito ad esprimere il mio gioco, perché so che lui ama lottare, dargli ritmo sarebbe stato stato molto pericoloso. È un ottimo giocatore, molto bravo con le palle corte, gioca bene il back sia incrociato che lungo linea. Per la maggior parte del match sono riuscito a fare ciò che volevo e ne sono soddisfatto”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement