ATP Roma: Nardi vince il primo set, poi si scioglie sul più bello e cede a Goffin

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ATP Roma: Nardi vince il primo set, poi si scioglie sul più bello e cede a Goffin

L’esperto belga gioca sottotono ma sa approfittare del calo improvviso del giovane pesarese e passa il turno

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Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

D. Goffin b. [WC] L. Nardi 3-6 6-4 6-2

Finisce con una cordiale stretta di mano tra due atleti che interpretano il gioco alla stessa maniera. Entrambi attendono il momento giusto per accelerare, fidando nei loro colpi d’incontro. Si somigliano David Goffin e Luca Nardi, ma il bagaglio d’esperienza, per forza di cose, è diverso ed è favorevole al primo. Come probabilmente anche l’orgoglio, che ha mantenuto in partita la gloria del tennis belga e gli ha permesso di sferrare il colpo decisivo. Piccola impresa per lui, che ora affronterà Zverev, grande rimpianto per Luca, che crescerà e riproverà.

Primo set: un ottimo Nardi si porta in vantaggio

Nardi parte più propositivo durante gli scambi contro l’ex numero 7 del mondo, ma è anche più falloso con il dritto, spesso lungo nel momento di accelerare per chiudere lo scambio. La precisione di Nardi si aggiusta tutt’a un tratto nel quarto game del primo set, quando con un dritto sulla linea e una risposta vincente di rovescio si guadagna tre palle break consecutive. Il sigillo arriva con un delizioso pallonetto vincente di dritto che porta Nardi sopra 3-1 e servizio. Confermare il vantaggio non è un problema e Luca piazza l’allungo sul belga. Sullo slancio l’italiano sale 4-1 e 15-40 sul servizio del vallone, completando così un parziale di 14-3 a suo favore. Non riesce però a concretizzare il secondo break perché commette un errore in lunghezza con una volée bassa di rovescio a una mano e successivamente manda in rete un dritto piuttosto comodo. “Tintin” ringrazia e mette in campo un ace e un servizio vincente, cancellando così lo spavento. Dopo il passaggio a vuoto il belga torna a essere propositivo e a sviluppare il suo gioco, abbastanza speculare a quello di Nardi. Dal canto suo l’atleta pesarese continua a tenere con sicurezza lo scambio sulla propria battuta e chiude al nono gioco con un servizio vincente. Per lui 71% di prime palle contro il 48% del rivale, 9 vincenti a fronte di 13 errori (5 a 10 per Goffin). Il tutto in 43 minuti.

Secondo set: a un certo punto si spegne la luce per Nardi

Si riparte con i due contendenti che ripropongono il loro gioco profondo e alla ricerca di una crepa nelle difese dell’altro. Nardi sembra avere qualcosa in più in termini di gambe e determinazione e si aggiudica gli scambi più lunghi, affidando il compito di “aprire” la retroguardia belga al dritto, che oggi funziona a dovere sia a uscire che soprattutto a rientrare. Le gambe dell’avversario spesso non reagiscono con la celerità necessaria e gli errori fioccano.

Goffin subisce un break già nel primo game dopo aver commesso doppio fallo sulla parità. Sul 2-0 in proprio favore Nardi di nuovo non sfrutta tre palle per un secondo break di vantaggio lasciando troppo spazio al belga, che chiude il game e si incita, mostrando di crederci nonostante il livello di gioco espresso sin lì. Nardi continua a non concedere chanche sul proprio servizio e sul 3-1 ha altre due palle-break, ma il trentaduenne di Rocourt ha ancora piene le scorte di orgoglio: impiega 22 punti ma chiude il game all’ennesima parità con un ace e con un dritto smorzato dal nastro. Il problema insolubile del belga è l’assoluta incapacità di avvicinare la battuta di Nardi; nemmeno sulla dolce seconda palla del giovane marchigiano Goffin raggiunge il 50%.

Avrebbe bisogno di un aiuto. E questo, inaspettatamente, arriva. Nardi, infatti, concede sul 4-3 una palla-break subendo un passante incrociato di dritto e poco dopo manda in mezzo alla rete uno smash di rimbalzo, dopo che non era riuscito a chiudere due volée. Break, alla prima occasione. L’italiano non reagisce affatto bene e sul 4-5 cede di nuovo a zero la battuta, e con essa il set. Ben 20 errori per Goffin ma anche dodici vincenti. Bilancio complessivo palle-break: 2/2 Goffin, 2/11 Nardi. Un’ora e cinque minuti di parziale.

Terzo set: Goffin ci mette più convinzione e la porta a casa

Comincia una nuova partita e I contendenti vivono situazioni psicologiche completamente differenti da quelle della prima ora di gioco. Da una parte un eternauta avvezzo a ogni tipo di confronto, dall’altra un giovane che sta vedendo il proprio progetto di vittoria quasi raggiunto che si incrina sopra di lui.

Nardi “rompe” e perde sette game di fila. Cede la battuta di fronte a un Goffin che accede a delle riserve di energia che forse non pensava nemmeno lui di avere. Un rovescio lungolinea, un passante di dritto che gioca dopo aver un uncinato uno smash a rimbalzo dell’azzurro e un drittone largo di Luca, che alza bandiera bianca per la terza volta consecutiva sulla battuta.

Il finalista delle ATP Finals 2017 si sposta meglio e mostra un linguaggio del corpo che vorrebbe intimidire il rivale. Nardi ha il merito di ritrovarsi e di cercare nuove strade per risalire la china. Sull’1-4 chiude il game con un serve and volley dedicato a Stefan Edberg, presente sugli spalti. Bravo Luca, ma David non cede più nulla e ritrova un altro break nell’ottavo gioco, che chiude il match.

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