Wimbledon: Rublev e Hurkacz senza problemi. Ruud con un po' di affanno, Auger-Aliassime crisi senza fine. Vince anche Bublik

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Wimbledon: Rublev e Hurkacz senza problemi. Ruud con un po’ di affanno, Auger-Aliassime crisi senza fine. Vince anche Bublik

Vittorie molto rapide per il russo e per il polacco. Ruud conquista la seconda vittoria in carriera ai Championships soffrendo per un paio di set contro Lokoli. Il canadese battuto in 4 set dal lucky loser Mmoh

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[7] A. Rublev b. A. Purcell 6-3 7-5 6-4

Il numero 7 del mondo Andrey Rublev affronta il numero 64 del ranking Max Purcell. Zero i precedenti nel circuito ATP, i due tuttavia si erano incontrati nel 2019 e nel 2017 nelle fasi di qualificazioni, rispettivamente ad Eastburne e all’Australian Open. In entrambe le occasioni aveva vinto il russo e si è ripetuto anche oggi col punteggio di 6-3 7-5 6-4 in un’ora e 33 minuti. Ciò significa che si sono disputati 31 giochi in 93 minuti: 3 minuti a gioco di media, compresi i cambi campo. Davvero non male come esordio in questa edizione di Wimbleon per Andrey.

Inizia a servire Rublev e piazza subito un break che lo porta sul 4-2, per poi chiudere 6-3 in mezz’ora tonda tonda. Il secondo set si apre con un break di Purcell che sale 2-0, ma quando l’australiano sembrava in controllo del parziel incappa in alcuni errori e a causa di un po’ di nervosismo permette a Rublev di recuperare il break e di portarsi 5-5. A questo punto il russo strappa nuovamente la battuta all’avversario e si porta a servire sul 6-5 chiudendo con un filotto di 12 punti consecutivi. Nel terzo set, Rublev sale di nuovo lui per primo in vantaggio, 2-1 con un break e lo amministra vincendo poi 6-3 7-5 6-4, con una prestazione a dir poco solida.

[4] C. Ruud b. L. Lokoli 6-1 5-7 6-4 6-4

Dopo il match di esibizione contro Popyrin ad Hurlingham, Ruud affronta il qualificato francese Lokoli nella sua prima partita vera su erba della stagione. Qualche difficoltà in avvio sarebbe quindi più che lecita e poco sorprendente. Invece il primo set scorre via in maniera rapidissima nella direzione del norvegese (6-1 in meno di mezz’ora): più che dal gioco del numero 4 del mondo, Lokoli sembra sopraffatto dal palcoscenico del Campo 1. Ciò significa, però, che lo spazio per vedere una partita più equilibrata teoricamente c’è. E i fatti lo dimostrano: Ruud continua a non rubare l’occhio, mentre il francese si scioglie e inizia a giocare con la spinta di chi non ha nulla da perdere, contando su un dritto di ottima qualità. Il norvegese arriva comunque sul 5-5 forte di tre turni di battuta consecutivi tenuti a zero. Proprio nella fase calda, però, Casper commette errori assolutamente inconsueti per lui. A Lokoli sembra di sognare, ma è tutto vero: il secondo set è suo.

A questo punto il numero 199 del mondo è pienamente in partita e si esalta sempre di più. Ruud riesce comunque a superare il momento più difficile e, approfittando delle difficoltà con la seconda dell’avversario (sia in termini di doppi falli che di percentuale di punti conquistati senza la prima), brekka in due diverse occasioni: dopo la prima si fa recuperare, mentre porta fino in fondo il secondo allungo nonostante un’ulteriore palla break concessa sul 5-4. Nel quarto set Casper sembra decisamente più sereno, mentre Lokoli si fa prendere dalla foga: sul 2-2 il francese perde il servizio in maniera molto ingenua per colpa di una volée decisamente comoda spedita in corridoio. Lokoli decide allora di darsi allo spettacolo: una scelta che gli porta solo gli applausi del pubblico. Senza ulteriori scossoni, infatti, Ruud archivia la pratica dopo poco meno di tre ore di gioco. Seconda vittoria in carriera all’All England Club per il norvegese: contro Broady, Casper proverà a raggiungere per la prima volta il terzo turno dei Championships.

[17] H. Hurkacz b. A. Ramos-Vinolas 6-1 6-4 6-4

Il primissimo approccio di Hubert Hurkacz ai Championships 2023 è molto comodo e ben diverso da quello dello scorso anno: l’avversario è spagnolo come quel Davidovich-Fokina che lo sconfisse all’esordio nel 2022, ma le cose sembrano andare in tutt’altra direzione. Il primo set finisce infatti in meno di 20 minuti sul punteggio di 6-1 in favore del polacco che approfitta di un Ramos-Vinolas assolutamente fuori palla e anche autore di tre doppi falli nei due game in cui si fa strappare il servizio. Hubi, invece, serve bene e nei suoi turni concede solo due quindici allo spagnolo.

Lo spagnolo riesce a mettersi in partita in avvio di secondo parziale ma tentenna ancora con il dritto quando gli si iniziano a presentare buone opportunità per dare una svolta all’incontro. Il semifinalista dell’edizione di due anni fa, invece, si conferma solido al servizio e così, dopo aver brekkato nel settimo gioco, annulla tre palle per il contro break nel game immediatamente successivo. Mentre arrivano le prime gocce di pioggia, il polacco chiude quindi il set sul 6-4.

Per l’inizio del terzo parziale passa oltre un’ora proprio a causa della pioggia – a dire la verità mai troppo intensa ma sufficiente per rendere impraticabile l’erba. Lo stop, però, non stravolge le sorti del match che anzi segue sostanzialmente lo stesso schema del secondo set: Ramos non gioca male ma non trova nemmeno gli spunti necessari per impensierire davvero Hurkacz. Il semifinalista dell’edizione 2021 dei Championships è cinico e si prende il break alla prima occasione utile nel terzo game. Si salva poi nel gioco successivo e da lì in avanti non rischia più nulla: sarà secondo turno contro Choinski o Lajovic.

[LL] M. Mmoh b. [11] F. Auger-Aliassime 7-6(4) 6-7(4) 7-6(4) 6-4 (con la collaborazione di Matteo Trombacco)

Ripescato dopo il forfait di Krajinovic, il lucky loser americano Mmoh affronta un Auger-Aliassime in crisi di risultati ormai da oltre tre mesi. La poca fiducia del numero 12 del mondo è evidente sin dai primi game e la qualità della partita ne risente. Il match è infatti abbastanza bloccato: gli scambi sono lunghi e poco movimentati e tendenzialmente si concludono con un gratuito. Mmoh, comunque, fa il suo e porta il set al tie-break dove sbaglia meno e trova anche qualche spunto interessante che gli vale il vantaggio. L’andamento della partita, comunque, non cambia nel secondo set che però ha un sussulto sul 5-5 grazie a qualche sprazzo del vecchio Auger-Aliassime, anche aiutato da un Mmoh troppo teso. Il canadese brekka e ha poi due set point sul 6-5 ma poi il suo braccio torna a tremare e si finisce quindi nuovamente al tie-break: a giocarlo meglio, questa volta, è Felix mentre l’americano concede troppo con il dritto. È quindi un set pari.

È proseguito anche nel terzo set il trend dei due precedenti, entrambi conclusisi al tie break, entrambi con il punteggio di 7 punti a 4. A sfidarsi sull’erba dell’All England Club, il canadese numero 12 al mondo Felix Auger-Aliassime e l’americano Michael Mmoh, numero 119, lucky looser sconfitto nelle qualificazioni dal francese Lokoli, avversario di Ruud. Dopo essersi imposto nel primo set, l’americano si è aggiudicato anche il tie break del terzo, sempre con il punteggio di 7 punti a 4: dall’altra parte della rete, un Auger-Aliassime particolarmente in difficoltà che si è aggiudicato il primo turno di battuta del quarto set solo dopo aver disinnescato una palla break.
Quarto set che è poi proseguito come i precedenti tre sui binari dell’equilibrio fino al decimo gioco, quando il canadese si è trovato ad affrontare, sul match point per il tedesco, la seconda palla break del quarto set. Palla break che Auger-Aliassime ha malamente buttato in rete commettendo il suo settimo doppio fallo della partita e consentendo a Mmoh di vincere la sua prima partita sull’erba di Wimbledon con il punteggio di 7-6, 6-7, 7-6, 6-4 in quattro ore e un minuto.

J. Thompson b. B. Nakashima 2-6 2-6 6-4 7-6(4) 6-3

La prima maratona e anche la prima super rimonta di questo Wimbledon hanno trovato la loro sede sul campo 9 dove si affrontavano in un match che si preannunciava effettivamente molto combattuto Nakashima e Thompson. In verità dopo poco più di un’ora sembrava tutt’altro che una partita equilibrata: l’americano era infatti avanti 6-2 6-2. La partita è però cambiata sul 2-2 del terzo set, quando Brandon si è fatto brekkare nonostante fosse inizialmente sul 40-0 in questo turno di battuta. Una serie di errori di dritto ha rimesso in partita l’australiano che ha così portato l’incontro al quarto. Nakashima sembrava ancora in controllo ma non è riuscito a chiudere il discorso prima di arrivare al tie-break poi perso con il punteggio di 7-4.

Il tasso di drammaticità del match si è poi alzato per via della pioggia che ha interrotto il gioco quando Thompson aveva a disposizione una palla break nel sesto gioco del set decisivo. Dopo più di un’ora di pausa, l’australiano ha poi sfruttato l’occasione grazie a un altro grave errore di dritto di Nakahsima che non è più riuscito a recuperare. Un’altra bruciante sconfitta si è quindi aggiunta alla stagione già piuttosto negativa dell’americano che l’anno scorso aveva raggiunto la seconda settimana dei Championships. Thompson invece avrà l’occasione di affrontare Djokovic su uno dei campi principali.

[23] A. Bublik b. M. McDonald 6-7(3) 6-4 6-4 6-4 (Matteo Trombacco)

Bella vittoria del kazako Alexander Bublik sull’americano Mackenzie McDonald nel primo turno di Wimbledon: dopo aver perso il primo set al tie break per 7 punti a 3, il ventiseienne tennista russo naturalizzato kazako è infatti salito in cattedra mostrando un gioco solido e vario e chiudendo la partita con un triplice 6-4.

Sull’erba dell’All England Club per il primo turno di Wimbledon, incrociano le racchette il talentuoso kazako Alexander Bublik, fresco vincitore la settimana scorsa sull’erba di Halle, e l’americano Mackenzie McDonald, semifinalista ad Eastourne.

Dopo 53′ minuti di gioco, è stato l’americano numero 54 al mondo ad imporsi nel tie break del primo set sul kazako numero 26: un set combattuto ed equilibrato, quello giocato dai due, e nel quale entrambi i giocatori hanno mantenuto i propri turni di battuta, nonostante le tre palle break avute, e non sfruttate, da un Bublick che si è visto strappare il servizio due volte nel tie break dall’americano, che lo ha chiuso per 7 punti a 3.

Altrettanto combattuto anche il secondo set, nel quale il kazako ha tuttavia avuto, e non sfruttato, una palla break nel quinto game, prima di breakkare l’americano nel nono gioco: 6-4, il risultato finale per Bublik, che ha chiuso il set con un turno di battuta a zero.

Nonostante la beffarda conclusione del secondo set, McDonald inizia il terzo set portandosi immediatamente sul tre a zero, resistendo poi al veemente ritorno del kazako nel sesto gioco, nel quale non riesce a sfruttare due palle per il controbreak. Controbreak che tuttavia arriva, a zero!, nel settimo gioco, seguito da un break nel nono. Come nel set precedente, 6-4 per Bublik, che ancora una volta mantiene il proprio turno di servizio a zero.

A questo punto l’inerzia dell’incontro è tutta a favore del kazako che, dopo aver strappato il servizio al proprio avversario nel terzo game del quarto set, chiude l’incontro in due ore e 50′ con il punteggio finale di 6-7, 6-4, 6-4, 6-4.

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