Wimbledon: i numeri e i temi di Sinner-Djokovic, Jannik chiamato all’impresa

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Wimbledon: i numeri e i temi di Sinner-Djokovic, Jannik chiamato all’impresa

Le chiavi della prima semifinale Slam di Jannik. Perché e come può farcela

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Jannik Sinner - Wimbledon 2023 (foto Twitter @atptour)
 

Non è un giorno come tutti gli altri, non è un secondo venerdì Slam come tutti gli altri, né mai lo sarà. Oggi, 14 luglio 2023, Jannik Sinner disputerà la prima semifinale Major della carriera, in quel di Wimbledon, contro un signore, Novak Djokovic, che invece giocherà la n.46, dodicesima sui prati londinesi (8-3, ultima sconfitta a questo punto del torneo contro Federer nel 2012). Quella che serve oggi all’altoatesino, nel terzo incontro della carriera contro Nole, dopo aver perso nel 2021 a Montecarlo e ai quarti qui lo scorso anno dopo essere stato sopra di due set, è un’impresa. Non solo da un punto di vista del gioco, del ritmo, dato che Jannik ha ampiamente dimostrato, in questo 2023, di poter tenere il passo dei top, praticamente su tutte le superfici. Ma per farlo bisogna starci con la testa, sin da subito avere la capacità di interpretare la partita al meglio e aggredirla, senza nessun timore reverenziale verso chi c’è dall’altra parte della rete.

Come detto anche dall’altro celebre altoatesino Alex Schwazer, il classe 2001 dovrà partire con la consapevolezza che quella di oggi sia solo la prima di tante semifinali Slam, e che le occasioni per vincere saranno tante, tantissime. Oggi è solo la prima volta in cui si trova così vicino al cielo, su un palcoscenico così importante. Chiaramente analizzare le situazioni di pressione da un punto di vista numerico, per ovvi motivi, vede favorito il serbo, ma in termini percentuali vediamo come Sinner, dopo aver vinto il primo, solo il 13% delle volte ha poi perso l’incontro, mentre al quinto set vede uno scarno 5-6. Dunque appare chiaro come sia fondamentale ben cominciare, e non lasciare che a prendere il controllo della partita sia Djokovic, dato che in match del genere la differenza che può fare l’esperienza, specie se è come quella del serbo, è a dir poco abissale. Anche vedere quanti sono i top 10 battuti negli Slam è un esercizio interessante, ma che fa poco onore al nostro: 2 su 10 affrontati, Alcaraz qui lo scorso anno, Zverev al Roland Garros 2020. 65-30 è invece il record contro giocatori primi 10 nei Major per Nole, con l’ultimo giocatore di questa categoria a batterlo a Wimbledon che è stato Andy Murray nella finale del 2013.

Se ci si sposta però sul tennis giocato in questo torneo, allora ci sono delle statistiche che possono far sorridere. Dei quattro semifinalisti, Sinner è il giocatore ad aver perso meno punti mettendo la prima in campo, vincendone 195 su 231, per un fantastico 84%. Stessa percentuale di Djokovic in realtà, che ne ha però messe un centinaio in più, perdendo ovviamente un maggior numero di punti. Altra cosa su cui però bisogna centrare l’attenzione sono i punti vinti dall’allievo di Vagnozzi rispondendo alla prima, e cioè 110 (24 più dell’avversario odierno), e 109 alla seconda, quindi a pari merito con il n.2 al mondo. Ciò indica i miglioramenti nei fondamentali dell’azzurro, ma soprattutto la capacità, importante, di aggredire il gioco sin dall’inizio e spostare lo scambio sui binari che preferisce. Va senza dirlo che farlo oggi sarà molto più difficile rispetto ai cinque match precedenti, ma non cambia l’importanza di gestirla in tal senso.

L’obiettivo di Sinner dovrà essere tenere un ritmo alto, consapevole di dover prendersi anche molti rischi per destabilizzare il serbo e cercare vincenti piuttosto che punti eccessivamente lunghi. Le soluzioni a rete, sia volée a seguire il servizio che attacchi in controtempo, pur non essendo canoniche del repertorio dell’italiano, potrebbero essere una soluzione da tenere in alta considerazione per scardinare le resistenze del 7 volte campione, che non perde una partita completata sui prati di Church Road dal 2016 (nel 2017 si ritirò ai quarti contro Berdych). Dal canto suo, Djokovic cercherà di tenere scambi pesanti da fondo, cercando variazioni di rovescio lungolinea e accelerazioni da quel lato, dove sa di poter partire in vantaggio. Ma, a conti fatti, gestire la pressione, come dimostra la recente sconfitta di Hurckaz contro Nole, o anche la rimonta subita proprio da Sinner lo scorso anno, sarà la vera chiave della partita. Il momento di Sinner è arrivato, o quantomeno è maledettamente vicino. E oggi, sul campo più sacro del tennis, dalle ore 14:30, avremo una risposta. Anche se le quote, questa risposta, sembrano già averla “in serbo”: la prima finale Slam di Sinner vale 4,60 volte la posta giocata su Goldbet, 4,80 su Eurobet, 5 su Bet365, mentre l’affermazione di Djokovic parte dall’1,17 della prima, passa per l’1,19 di Eurobet, fino all’1,20 di Goldbet. Bookmakers schierati, ma mai sottovalutare la grinta di un giovane altoatesino ad un passo dalla storia.

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