ATP Bastad: Musetti concede, Ruud ne approfitta. In finale ci va il norvegese contro Rublev

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ATP Bastad: Musetti concede, Ruud ne approfitta. In finale ci va il norvegese contro Rublev

Il norvegese raggiunge la seconda finale a Bastad dopo il successo di due anni fa. Finale di lusso contro il russo

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Casper Ruud - ATP Bastad 2023 (Twitter @atptour)
Casper Ruud - ATP Bastad 2023 (Twitter @atptour)
 

[1] C. Ruud b. [3] L. Musetti 6-3 7-5

Sulla carta era una partita difficile da vincere per il carrarino quest’oggi. A un passo dalla finale il tennista toscano si è arreso in 1 ora e 47 minuti di gioco al terraiolo scandinavo Casper Ruud, n. 4 del ranking. Questo era il terzo confronto diretto tra i due, con il norvegese vittorioso sull’azzurro al primo turno delle qualificazioni di Roma nel lontano 2019, quando a un Musetti 17enne fu affidata una WC nel tabellone cadetto. L’altro testa a testa deve ancora compiere un anno, infatti parliamo degli ottavi di finale di Parigi Bercy 2022. Lì fu il toscano a prevalere al terzo set per poi cedere a Novak Djokovic ai quarti, ma questa volta a tornare al successo è stato lo scandinavo. Solidissimo con i fondamentali Ruud ha dovuto annullare una sola palla break in tutto l’incontro, mentre delle quattro concesse dall’italiano il norvegese ne ha concretizzate due, quelle che sono poi servite a portarsi a casa ciascun set. Sono bastati, quindi, un paio di cali di concentrazione del n. 2 italiano per consentire a Ruud l’accesso alla seconda finale a Bastad, dove domani tenterà di strappare il secondo titolo svedese ad Andrey Rublev, che ha fermato in semifinale il vincitore dello scorso anno, Fran Cerundolo.

Primo set: Per Musetti troppo alte e cariche le traiettorie di Ruud

Ad aprire alla battuta questa prima semifinale è il finalista delle ultime due edizioni del Roland Garros, Casper Ruud. Solido al servizio passa subito in vantaggio e nel secondo game il norvegese inizia a spaventare il carrarino con le sue traiettorie alte e cariche da terraiolo doc. Il toscano, però, non si fa trovare impreparato; annulla una palla break con un kick di servizio che porta la tds n. 1 fuori dal campo, mentre un rovescio vincente da manuale e un attacco a rete lo indirizzano sull’1-1. Alcune risposte insidiose danno qualche difficoltà allo scandinavo, ma grazie a punti ben costruiti tiene la battuta a 30 e di conseguenza la testa del set. Dai primi tre game la tendenza che sembra prevalere è quella del tennista al servizio che gioca con i piedi sulla linea di fondo campo per costruirsi il punto, mentre il giocatore in risposta punta ad alzare le traiettorie al fine di avanzare di verso il rettangolo di gioco. Nel quarto game la terza tds si complica la vita dopo aver condotto il game 40-0 ed essersi fatto recuperare ai vantaggi, ma con un dritto a braccio sciolto e una smorzata sopraffina raggiunge Ruud sul 2-2. Quest’ultimo tiene la battuta a 0 senza particolari patemi e nel sesto gioco sfrutta due errori di dritto di Musetti, intervallati da un doppio fallo, per strappargli il servizio. Il 21enne di Carrara lotta per recuperare la battuta appena persa, ma il norvegese ha la meglio e grazie a svariati dritti vincenti conferma il break ai vantaggi. Il 3-5 arriva agevolmente e Ruud va così a servire per incamerare il primo parziale. Due sono gli errori del norvegese nel nono game, ma tre dritti a sventaglio stupendi e un rovescio del carrarino che si infrange a metà rete gli regalano il primo set dopo 43 minuti.

Secondo set: Un intenso equilibrio termina con un calo di concentrazione di Musetti

Questa volta è l’azzurro che incomincia alla battuta e con un ace si porta a casa il primo gioco. Ma il vantaggio di servire per primo non gli basta: nel secondo game porta ai vantaggi il n. 4 ATP, si procura la prima chance di break, ma sfuma per meriti dello scandinavo. Un dritto in contropiede e un kick perfetto salvano il 24enne di Oslo, che continua a mettere in difficoltà l’avversario con le sue parabole. La sua posizione arretrata, però, è preda delle smorzate del repertorio musettiano ma, per quanto belle, non bastano per scalfire il giocatore al di là della rete. L’italiano cerca quindi di inventarsi colpi in scivolata, in corsa e in recupero. Annulla una palla break e con il suo marchio di fabbrica, il rovescio sbracciato lungolinea, rimane in vantaggio 2-1. Un errore a mezzo metro dalla rete consente a Lorenzo un possibile assalto nelle difese scandinave, ma la solidità dell’ex n. 2 al mondo ha la meglio. Pur ai vantaggi, ma il 2-2 arriva. Nel quinto gioco viene fuori tutta la classe dell’azzurro: pallonetti chirurgici dove Ruud tenta recuperi improbabili in tweener e volee vincenti da trequarti campo lo catapultano 3-2 dopo 32 minuti di set. Pur con qualche sofferenza di troppo il 3-3 arriva e nel settimo game lo stesso accade a Musetti, che però non demorde e tiene il vantaggio. I due giochi successivi sono tenuti con facilità dai rispettivi giocatori alla battuta. Siamo 5-4 per il carrarino, con Ruud che deve servire per rimanere nel parziale. Nessuna paura, però, per il tennista norvegese, che a 0 tiene la battuta e raggiunge l’italiano a quota 5 nei game. Qui Musetti perde la concentrazione, sbaglia qualche colpo di troppo e permette allo scandinavo di conquistare altri quattro punti consecutivi. Questo vuol dire break subito e Ruud va a servire per un posto in finale. La carrellata di punti vinti consecutivamente da parte del n. 4 al mondo termina a quota dieci con un doppio fallo, ma due match point consecutivi arrivano ugualmente. Il primo Ruud se lo annulla da solo con un errore di dritto a metà rete, il secondo sfuma grazie al coraggio di Musetti, che comanda lo scambio e porta il norvegese ai vantaggi. Qui il campione viene fuori: dritto vincente e ace portano la prima tds in finale dopo 1 ora e 47 minuti di gioco.

DI SEGUITO LA CRONACA DI RUBLEV-CERUNDOLO 2-1

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