Papà Djokovic: “Spero che Novak si ritiri alla fine del 2024”

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Papà Djokovic: “Spero che Novak si ritiri alla fine del 2024”

Srdjan, padre del campione serbo, esprime chiaramente i suoi desideri per il futuro del figlio: “Mi auguro che Nole venga ricordato anche per ciò che farà al di fuori del tennis”

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Srđan Đoković - foto: Fonet
 

Quando si ritirerà Novak Djokovic? Si tratta di un quesito al quale è difficile dare una risposta certa in questo momento, vista la strepitosa condizione, fisica e mentale che il più longevo n° 1 della storia del tennis ancora dimostra. Non solo: Nole, a 36 anni, sembra non essere mai stato così sportivamente affamato nel tentativo di andare alla conquista del famigerato “Grande Slam”, ovvero la vittoria, in uno stesso anno, di tutti e quattro i tornei Major. Obiettivo che nel 2023, è cosa nota dopo la vittoria di Carlos Alcaraz a Wimbledon, non potrà cogliere, ma chissà che l’anno prossimo il fenomeno serbo non ci voglia riprovare.

Eppure, c’è qualcuno che sembra avere le idee chiare su quale sia il momento più adatto in cui il campione serbo debba ritirarsi, ovvero suo padre, Srdjan, che ha più che altro espresso un suo desiderio nel bel mezzo del documentario intitolato ‘Novak Djokovic – Untold Stories’: “Da padre, mi auguro che Novak smetta alla fine del 2024” – ha detto Djokovic senior. “Il tennis è solo un settore della sua vita, non la sua intera vita, e auspico che in futuro possa essere ricordato e apprezzato non solo per ciò che avrà fatto sul campo, ma anche al di fuori”.

“Ha raggiunto tutti i traguardi che speravo conseguisse già sette/otto anni orsono” – ha proseguito Srdjan – “e da lì sono arrivati solo straordinari bonus”. E poi, sulla crescita dei giovani: “Novak inesorabilmente dovrà lasciargli spazio, anche perché ha fatto per 30 anni un lavoro logorante, senza dedicarsi ad altri aspetti della vita, per i quali non c’è poi così tanto tempo”.

Nel documentario ha preso la parola anche la madre del 23 volte vincitore Slam, Dijana, che non ha una visione molto diversa rispetto a quella del padre, anche se ritiene che l’abbandono delle competizioni sia una scelta più personale e poco influenzabile: “Dipende tutto da lui. Per quanto mi riguarda, potrebbe lasciare anche ora, dato che ha vinto tutto”.

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