ATP Toronto: Sinner supera Paul e le sue paure e conquista la seconda finale Masters 1000 dell'anno

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ATP Toronto: Sinner supera Paul e le sue paure e conquista la seconda finale Masters 1000 dell’anno

Con qualche patema di troppo Jannik Sinner batte in due set Tommy Paul e torna in finale in un ‘1000’ dopo Miami. L’ultimo ostacolo sarà il suo compagno di doppio Alex De Minaur

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Jannik Sinner - Toronto 2023 (Foto Twitter @atptour)
 

(dal nostro inviato a Toronto)

[7] J. Sinner b. [12] T. Paul 6-4 6-4

Ci si aspettava un match nervoso, e lo è stato: la posta in palio era importante per i due protagonisti, che non sono (o almeno non sono ancora) habitué in turni così avanzati dei Masters 1000. Jannik Sinner ha confermato il pronostico sconfiggendo lo statunitense Tommy Paul (che peraltro parla anche un discreto italiano, date le sue amicizie con alcuni nostri connazionali nell’ambiente dei college USA) ed avanzando alla sua terza finale in carriera in un torneo Masters 1000, la seconda quest’anno e la prima lontano da Miami.

Come detto non è stata una partita straordinaria, nessuno dei due ha giocato al meglio delle proprie possibilità: i quattro break arrivati a doppiette nel primo set, con nessuno dei due capace di confermare il vantaggio appena ottenuto nel game precedente, sono un chiaro indicatore della tensione che si sono portati appresso i due giocatori per tutte le quasi due ore della sfida.

Paul ha giocato un match tatticamente molto accorto, ha lavorato molto bene con il diritto prima alzando la traiettoria sui palleggi incrociati per disturbare le “mazzate” di Jannik, e poi insistendo con gli affondi, soprattutto quelli in contropiede, dalla parte del rovescio di Sinner. Efficace, anche se fino a un certo punto, anche la sua decisione di arretrare in risposta sulla seconda dell’italiano, facendo iniziare il palleggio con un colpo più alto, profondo e arrotato, invece di provare sempre a giocare aggressivo in avanzamento.

Sinner da dosato bene la potenza negli scambi da fondocampo, senza farsi trascinare dalla voglia di strafare, seppur commettendo qualche errore di troppo in alcuni frangenti. In difficoltà sui servizi al corpo di Paul, Jannik ha mantenuto la posizione in risposta un paio di passi dietro la linea di fondo, e alla fine la risposta è stato il colpo che ha risolto i due parziali procurandogli i due break decisivi sulle due situazioni di 5-4. Bene anche la battuta, soprattutto a metà secondo set, con la quale si è cavato d’impaccio in diverse occasioni mantenendo il break di vantaggio conquistato ad inizio secondo parziale.

LA PARTITA –

PRIMO SET

Il match è iniziato con quasi mezz’ora di ritardo perché il danneggiamento del nastro centrale della rete durante la semifinale di doppio ha imposto una sostituzione con il “pezzo di ricambio” che ha dovuto essere prelevato dal Grandstand. Break e controbreak nei primi due giochi, a dimostrare il nervosismo dei protagonisti. Paul prova a manovrare con il diritto incrociato con traiettorie alte, ma Sinner sembra poter contrare molto bene. Tre errori costano allo statunitense il break al sesto gioco (4-2), ma Sinner si fa sfuggire l’occasione di consolidare dopo che nel settimo game risale dal 15-40 con la battuta, ma poi subisce i copi aggressivi di Paul. L’americano continua a rispondere con grande aggressività, ma è sulla sua battuta che perde il set. Una risposta di rovescio vincente manda Sinner a due set point, e un diritto sbagliato subito dopo chiude il parziale dopo 53 minuti di gioco.

SECONDO SET

Nel secondo set Sinner carbura con la prima di servizio, tiene un game rapidissimo per il 2-1 e Paul chiama subito dopo un Medical Time-Out per farsi massaggiare la schiena. Nel game seguente serve i primi due punti con grande cautela e ne paga le conseguenze, mandando Sinner a palla break e poi cedendo il servizio con un doppio fallo. La strada sembra in discesa per l’altoatesino, ma il match è tutt’altro che finito: nonostante i due ace deve salvarsi da una palla del controbreak, cancellata da un errore di diritto di Paul, ma alla fine riesce a portare a casa il 4-1. Anche due giochi più tardi si trova 15-40, ma annulla le due palle break, la seconda delle quali con lo scambio più lungo del torneo, 46 colpi mozzafiato che mandano in visibilio il Sobeys Stadium, fin dall’inizio decisamente più dalla parte di Sinner che da quella di Paul.

Faticosamente raggiunto il 5-2, Jannik gioca un game piuttosto distratto, e paga dazio tirando un diritto in rete sul 30-40 e pareggiando la situazione dei break. Ma come era capitato nel primo set, Paul non gioca al meglio il game sul 4-5, commette due gratuiti, mette in corridoio una volée di rovescio sul tentativo di serve&volley, e arrivano due match point per Sinner. Con grande coraggio Paul li annulla con due vincenti, ma gli ultimi due errori di diritto (saranno ben 26 alla fine) lo condannano alla sconfitta.

DE MINAUR ULTIMO OSTACOLO – Nella finale del National Bank Open di domenica Sinner si troverà di fronte Alex De Minaur, con il quale ha giocato in doppio in questo torneo e contro il quale non ha mai perso in quattro precedenti confronti diretti. Si ricordano tra i due la finale delle NextGen Finals 2019, nel quale Sinner liquidò molto nettamente un De Minaur che a quel punto era molto più esperto di lui, e gli ottavi di finale all’Australian Open nel 2022 quando Sinner raggiunse il suo primo quarto di finale nello Slam australe.

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