US Open, Djokovic: “Dovevo chiudere in tre set, altrimenti i tifosi sarebbero stati difficili da gestire”

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US Open, Djokovic: “Dovevo chiudere in tre set, altrimenti i tifosi sarebbero stati difficili da gestire”

“I tifosi parlano, si muovono, ma bisogna sapersi adattare quasi sempre. Alla fine, loro pagano il biglietto e noi gli regaliamo uno spettacolo” così il tennista serbo dopo la vittoria ai quarti contro Fritz

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Novak Djokovic - US Open 2023
 

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata allo US Open 2023 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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Non è stata neanche l’ottava volta quella buona per Taylor Fritz, sconfitto in tre set dalla seconda tds Novak Djokovic. L’americano non aveva perso nemmeno un set nel suo cammino verso i quarti di finale. Poi, appena nove game racimolati con il serbo. Una prestazione eccellente quella del ventitré volte campione Slam, che raggiunge così la 47esima semifinale Major dove se la dovrà vedere con un altro americano: Francis Tiafoe o Ben Shelton, che nella notte italiana daranno spettacolo. Intanto, Nole può essere più che soddisfatto della prestazione contro il giocatore americano, nonostante l’umidità sempre presente nell’Arthur Ashe Stadium. Abbiamo sudato tanto, andavamo all’asciugamano praticamente dopo ogni puntorivela il campione serbo in conferenza stampa. “Dal secondo set lui ha sbagliato meno e ha messo a segno più punti con il servizio. Ma nei momenti cruciali sono stato capace di trovare i colpi giusti facendolo correre, dove so che fa fatica. Una prestazione molto solida da parte mia, sono soddisfatto di come ho giocato”. Un Djokovic, quindi, che bene o male è stato sempre in netto controllo del match. Ma andiamo ora ad ascoltare le sue parole ai giornalisti in conferenza stampa.

 

D: Sei conosciuto per riuscire a trovare sempre un modo per motivarti. Oggi giocavi contro un americano in casa, e ne incontrerai un altro venerdì. Che ruolo ricopre la tua motivazione quando sai di trovarti in queste situazioni?

Djokovic: “Oggi è stato un test importante, per vedere come sarebbe stato giocare sull’Arthur Ashe contro un tennista tra i top americani. Taylor (Fritz, ndr) ha giocato un gran tennis questa settimana, ma ero molto determinato. Avevo bene in mente come dovevo comportarmi in campo, nonostante a volte nella foga del momento si faccia fatica a incanalare le energie nel giusto modo, con il giusto approccio, verso quello che effettivamente serve. Bisogna solo riuscire ad adattarsi alle varie circostanze. Anche il pubblico svolge il suo ruolo in questo. C’è stato un momento in cui Taylor si è fatto trascinare benissimo dalla folla, e il risultato si è visto. Per questo ho fatto di tutto per chiudere il match in tre set, perché sapevo che, se fossimo andati al quarto, per me sarebbe stato difficile gestire i tifosi. È logico che gli spettatori supportino l’idolo di casa, ed è quello che succederà anche venerdì. Ma sarò pronto”.

D: Quest’anno hai più volte detto che il tuo corpo da 36enne reagisce in modo diverso rispetto ad anni fa. La tua mente invece, o l’aspetto emozionale, seguono lo stesso processo? Come ti prendi cura di questo, specialmente in una stagione così lunga?

Djokovic: “È diverso. Recuperare ora rispetto a dieci anni fa è semplicemente un’altra cosa. Devo adattarmi ai cambiamenti: ho due figli, accadono molti fatti fuori dal campo che sono parte della mia vita e che influiscono, nel bene o nel male, sul mio stato mentale ed emozionale. Si deve capire come gestire tutto ciò e creare la formula ideale. Devo dire che ho molte persone intorno a me, come i medici e i fisioterapisti, che garantiscono ogni giorno che il mio corpo possa competere con la miglior forma possibile. Certamente, però, ho molte più cose a cui devo pensare oggi rispetto a dieci anni fa, ma questa è la bellezza della vita. Le cose cambiano, si evolvono. L’aspetto mentale è imprescindibile; ambito di cui, nel tennis di alcuni anni fa, non si sentiva parlare molto. Mi fa felice che negli ultimi anni, invece, se ne parli, soprattutto perché poi i giocatori sanno cosa gli aspetta, gli ostacoli che devono valicare sapendo che possono avere a fianco una guida. E se tutto va a gonfie vele, poi in campo hai qualcosa in più, qualcosa che ti può aiutare nei momenti che contano”.

D: A che livello si pone il divertimento rispetto a tutte le altre semifinali importanti che hai giocato?

Djokovic: “Cerco di godermi i momenti in campo, ma c’è così tanto stress e un’enorme pressione che ostacolano un po’ il puro divertimento. Riguarda nello specifico il trovare un modo di navigare nel match cercando di vincerlo, e tutto quello che ci sta intorno. Fuori dal rettangolo di gioco, invece, nella mia vita da tennista professionista che gira il mondo cerco, insieme al mio team, di mantenere sempre la luce della gioia e del divertimento. Ognuno deve trovare il suo equilibrio giornaliero che, per ciascuno di noi, è differente”.

D: Cosa ne pensi dei tifosi molesti? Medvedev ha fatto sapere più volte che ci sono spettatori che urlano tra la prima e la seconda di servizio o che camminano negli spalti.

Djokovic: “Guarda, succede. A volte reagisci, ma la maggior parte delle volte non lo fai. Parlo per me. Gli spettatori chiacchierano, si muovono, quindi devi essere pronto a questo, specialmente allo US Open nelle sessioni serali. Fa parte del tutto. Resta il fatto che, se qualcuno ti infastidisce in un punto importante o in una palla break o in una seconda di servizio dove senti particolarmente la pressione, allora sì che reagisci. Ma fa sempre parte della foga del momento e dell’intensità del gioco a cui siamo sottoposti. Mi fa piacere che il pubblico interagisca con il match, perché vuol dire che si sta mettendo in scena una buona partita e, quindi, che si stanno divertendo. Alla fine, loro pagano un biglietto per vederci giocare, e noi gli offriamo uno spettacolo così che poi possano tornare a casa soddisfatti e divertiti di quello a cui hanno preso parte”.

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo

Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

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Arthur Fils – Coppa Davis 2023 (credit: Getty Images for ITF)

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.

Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).

Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.

 

Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003,  che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.

Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.

PosizioneGiocatoreNazionePuntiNato nelClassifica ATP
1AlcarazSpagna817520032
2RuneDanimarca305520034
3SheltonUSA1455200220
4MusettiItalia1345200218
5FilsFrancia953200444
6Van AsscheFrancia597200469
7StrickerSvizzera576200290
8MichelsenUSA5182004110
9MedjedovicSerbia4852003120
10CazauxFrancia4742002125
11CobolliItalia4532002122
12AtmaneFrancia3762002147

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