US Open, Muchova: "Serviva giocare al 100%. Con Gauff ho giocato al 60%, così non avevo chance"

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US Open, Muchova: “Serviva giocare al 100%. Con Gauff ho giocato al 60%, così non avevo chance”

Sulla pausa e la protesta degli attivisti commenta: “All’inizio non mi ero accorta di niente. Pensavo fossero fan che tifavano”

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Karolina Muchova - US Open 2023 (Foto Twitter @wta)
 

Sconfitta a un passo dalla terza semifinale Slam della carriera: Karolina Muchova saluta così lo US Open 2023. A batterla è stata la numero sei dei mondo Cori Gauff con il punteggio di 6-4 7-5 in poco meno di due ore di gioco, che si è guadagnata così la prima finale nel torneo newyorkese, la seconda in carriera a questo livello. Ecco le parole di Muchova al termine della partita, che è stata caratterizzata dai tanti errori della ceca all’inizio, da un lungo stop per una protesta da parte di attivisti climatici e da un finale molto combattuto.

Moderatore. Congratulazioni per un grande torneo. Ovviamente stasera non è andata come volevi. I tuoi pensieri sulla partita

Muchova: “I miei pensieri sulla partita. Beh, due giorni fa stavo seduta qui e penso di aver detto una cosa del tipo che ho sentito bene [la palla, ndr] dall’inizio alla fine e oggi non l’ho sentita dall’inizio alla fine (sorride). Si sono abbastanza triste del risultato, non ho tirato fuori il massimo da me oggi in campo. Si sono delusa dalla performance”.

Domanda. Ovviamente, come hai detto, non la sentitivi dall’inizio, hai fatto molti errori non forzati nel primo. Hai usato quel tempo durante la lunga pausa per cercare di cambiare qualcosa nella strategia o è stato solo un reset mentale? Qual è stata la tua reazione ad avere un così lungo stop?

Muchova:Ci ho provato. Ci ho provato a prenderlo come qualcosa di positivo. Ho potuto parlare con i miei coach. Loro hanno cercato di svegliarmi (sorride). Quindi, sì, ci ho provato ma penso che dopo la pausa ho giocato un po’ meglio, ma non abbastanza per giocare bene contro Coco, per batterla”.

D. Un grande torneo. Non so se tu senta che ti cambino o che tu il affronti diversamente, ma quando affronti i match point a sfavore e li salvi, li giochi, che cos’è?

Muchova: “Non lo so. Che cos’è? (sorride). È normale come nella vita di tutti i giorni quando arrivo ad un punto critico, do il meglio di me stessa. quindi forse questo. penso che sotto pressione posso giocare bene, ma in un match come questo non posso aspettare di essere all’angolo per giocare il mio miglior tennis. Devo giocarlo tutto il tempo e sfortunatamente non l’ho fatto oggi”.

D. Parlando della velocità di Coco, è difficile giocare senza pensare quanto veloce sia a coprire il campo e a quanta pressione ti mette dalla linea di fondo o a rete?

Muchova: “Sì, lei si muove bene. Lei ottiene veramente quel punto in più. Quindi devi essere concentrata e chiudere i punti. Devi essere presente in campo e poi guardare dove sta correndo. Devi pensare a dove mettere la palla per chiudere a rete o cercare di giocarla prima”.

 D. All’inizio del secondo set quando eri concentrata e a un certo punto Coco si è fermata e poi c’è stato quell’episodio pazzesco che abbiamo visto, qual era il tuo punto di vista? Sei uscita per prima dal campo. Quali erano i tuoi pensieri su quello che stava succedendo?

Muchova: “All’inizio non mi ero accorta di nulla. Pensavo fossero fan che urlavano e tifavano. Poi pensavo potesse essere una cosa veloce, ma poi il supervisor mi ha detto che potevano volerci cinque minuti o un’ora. Quindi pensavo: Possiamo lasciare il campo? Stavamo lì e poi ci hanno detto di lasciare il campo. Perché aspettare lì? Loro non capivano la situazione. Poi ho visto il ragazzo incollato lì (ride). Ci è voluto del tempo. Ma volevo sol uscire dal campo e tenermi pronta, non stare ferma lì”.

D. Hai giocato con il manicotto per la prima volta nel torneo?

Muchova: “Sì”

D. questo ha ostacolato il tuo gioco? Hai detto che non te la sentivi oggi. Qualsiasi cosa c’era che non andasse, non so se vuoi spiegare che cosa ti ha spinto a indossare quel manicotto. Pensi che ti abbia ostacolata?

Muchova: “Avevo qualche fastidio al braccio, quindi ho provato a fare qualsiasi cosa per migliorare la situazione e non sentire tanto dolore. Ho provato con il manicotto. Avevo dei tape sotto. Penso abbiano funzionato meglio con il manicotto che solo con i tape – cosa che può aiutare allo stesso modo –. Questo è il motivo per cui l’ho indossata”.

D. Come è stato il match contro Coco comparato agli altri del torneo? Ti sei sentita più ansiosa o altro?

Muchova: “No, non mi sentivo molto ansiosa. Non mi sentivo bene in campo oggi rispetto agli altri match. Tutte le partite sono diverse. Come ho detto prima, due giorni fa sentivo di non poter fare un errore in campo ed è difficile comparare le partite perché ognuna è diversa. In questa dovevi portare il 100% per batterla perché è un atleta eccellente, una top player. Era necessario essere veramente lì per avere una chance di vincere. Io penso di aver giocato al mio 60% oggi, quindi non avevo chance, ma anche se ne ho avuta qualcuna, non l’ho sfruttata”

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