Ivanisevic: "Djokovic pensa di continuare fino all'Olimpiade di Los Angeles 2028"

Flash

Ivanisevic: “Djokovic pensa di continuare fino all’Olimpiade di Los Angeles 2028”

Così il coach del campionissimo serbo, tra il serio e il faceto, tranquillizza tutti sul fatto che Nole non ha nessuna intenzione di fermarsi

Pubblicato

il

Goran Ivanisevic - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata allo US Open 2023 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

Clicca qui per vedere il video completo!

Come di consueto, alla fine di un torneo oltre al campione anche il suo coach si sottopone al fuoco delle domande dei media in conferenza stampa. Così Goran Ivanisevic si è espresso sul 24° titolo Slam di Novak Djokovic.

 

D: Prima di tutto, ti chiedo di riassumere cosa Novak ha raggiunto quest’oggi. Di cosa sei più contento e, cosa ti ha impressionato di più di lui?

Ivanisevic:” Voglio dire, 24 Grandi Slam. Mi piacciono queste conferenze perché vogliono dire che Novak ha vinto uno Slam. Sai, è un peccato per Wimbledon, avrebbe potuto vincerli tutti e quattro. Ha raggiunto qualcosa di straordinario. È arrivato qui e ha vinto il ventiquattresimo Slam. Ancora affamato, ancora infrangendo record, ed ancora giocando un tennis incredibile. È bello vederlo da qui, seduto a un buon posto divertendomi.”

D: Hai citato Wimbledon prima. Com’è stato tornare a lavorare con lui dopo Wimbledon? Se l’era completamente lasciato alle spalle, era irritato o determinato? Di cosa avete parlato in quel periodo?

Ivanisevic: “Lui è sempre irritato in campo, tralasciando Wimbledon. Siamo andati a Cincinnati. Non avevamo neanche nominato una volta Wimbledon. Quando perdi è passato. Sai di non poter tornare indietro. Quel giorno Carlos Alcaraz è stato un giocatore migliore ed ha vinto. Molto semplice. Quindi siamo andati a Cincinnati, preparandoci a questo torneo. Ha vinto Cincinnati. È un ragazzo che dimentica le cose e va avanti. Ecco perché è così bravo. Ecco perché era felice di poter giocare queste settimane negli Stati Uniti.

D: Pensi che ci sia la possibilità che Novak, se vincerà il suo venticinquesimo Slam possa dire: “Grazie, ho raggiunto ciò che volevo”?

Ivanisevic: “Questa domanda la dovete porre a lui quando verrà qui molto presto. Io non credo. Sta programmando di giocare le Olimpiadi qui a Los Angeles. (Ride.) Quando sono, nel 2028? Quindi non credo”.

D: Tu sai, essendo stato un giocatore, quanto lavoro c’è dietro una vittoria di un Grande Slam. Torneo dopo torneo, anno dopo anno, sei sorpreso dal fatto che Novak riesca a vincere ancora nonostante la sua età?

Ivanisevic: “Forse sarei stato sorpreso se non fossi stato vicino a lui. No, non sono sorpreso, lui ama le sfide e si sta solo divertendo. Se ne vince 25, si chiederà il perché non provarne a vincere 26. Vuole sempre qualcosa di più. Si sta prendendo cura del suo corpo e di qualsiasi dettaglio per esser perfetto.”

D: Ti ha guardato spesso per il suo lancio di palla. Puoi parlarcene?

Ivanisevic:” Quando lui si innervosisce, lancia lontano. Ma poi si è concentrato ed ha servito al meglio nel game per chiudere la partita. Anche lui è umano e può capitare questo anche a lui.”

Renato Nunziante

Continua a leggere
Commenti

Flash

ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

Pubblicato

il

Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

Continua a leggere

ATP

ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo

Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Pubblicato

il

Arthur Fils – Coppa Davis 2023 (credit: Getty Images for ITF)

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.

Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).

Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.

 

Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003,  che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.

Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.

PosizioneGiocatoreNazionePuntiNato nelClassifica ATP
1AlcarazSpagna817520032
2RuneDanimarca305520034
3SheltonUSA1455200220
4MusettiItalia1345200218
5FilsFrancia953200444
6Van AsscheFrancia597200469
7StrickerSvizzera576200290
8MichelsenUSA5182004110
9MedjedovicSerbia4852003120
10CazauxFrancia4742002125
11CobolliItalia4532002122
12AtmaneFrancia3762002147

Continua a leggere

Flash

WTA Ningbo: Jabeur sul velluto. Vanno ko Cirstea e Blinkova

Ons avanza nel torneo in Cina. Sarà Linda Fruhvirtova l’avversaria di Lucia Bronzetti

Pubblicato

il

Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @wta)

Dopo il successo della nostra Lucia Bronzetti, prosegue al Ningbo Open il cammino della testa di serie n.1 Ons Jabeur: la tunisina regola in due set la tedesca Korpatsch. A proposito di teste di serie: si fermano agli ottavi di finale i percorsi della n.3 del tabellone, la rumena Simona Cirstea ( sconfitta in due set contro la Siniakova), assieme a quello della n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set dalla ceca Linda Fruhvirtova.

[1] O.Jabeur b. T. Korpatsch 6-3 6-2

Dicevamo tutto facile per la tunisina Jabeur contro la tedesca Korpatsch sconfitta 6-3 6-2 in 1 ora e 24′. Solito tennis brillante per la n.2 del seeding, ricco di variazioni e quindi imprevedibile. Da sottolineare per Jabeur l’ottima prestazione al servizio (71% di prime giocate) e l’aggressività in risposta, specie sulla seconda palla (70% di punti vinti). Così il primo set è deciso da due break, che la tunisina conquista nel quinto e nel nono gioco, che si rivelerà anche l’ultimo del primo parziale. Nella ripresa la Korpatsch affonda assieme alla sua seconda di servizio, con cui è tropo vulnerabile, lasciando ampio margine di manovra a Jabeur. Due break anche nella ripresa proiettano la testa di serie n.1 ai quarti di finale dove se la vedrà con la sorpresa Zvonareva.

K. Siniakova b. [3] S. Cirstea 6-3 7-5

Una giornata nera quella di Sorana Cirstea a Ningbo, sconfitta in due set dalla ceca Katerina Siniakova (6-3 7-5). Non una partita ad alto tasso di spettacolarità, ma sicuramente imprevedibile e con tanti break (15 in totale!). Un match deciso sostanzialmente nei turni in risposta data la difficoltà delle due interpreti a mantenere i game al servizio. Nel primo set ci sono ben 6 break, tre dei quali nei primi tre game. La maggior efficacia con la seconda palla premia la Siniakova che con freddezza conquista il nono gioco che le vale il primo set.

Nella ripresa Cirstea si aggrappa alla partita, ma la sua prestazione al servizio è insufficiente per poter sperare di ribaltare l’inerzia del match. Nel secondo set i break piovono a cascata, dopo i 6 del primo si assiste ai 9 del secondo. Inizialmente è la rumena ad ergersi sul 3-0 prima di venire rimontata dalla Siniakova che impatta sul 4-4. Dopo altri due break (uno per parte) la ceca si conquista i quarti di finale nel dodicesimo gioco al terzo match point utile. Per lei adesso un quarto di finale opposta a Nadia Podoroska.

GLI ALTRI INCONTRI – Nei restanti match si assiste alla caduta di un’altra testa di serie, stavolta la n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set (6-3 3-6 6-1) dalla ceca Linda Fruhvirtova, che sfiderà la nostra Lucia Bronzetti ai quarti. Come detto l’argentina Nadia Podoroska accede ai quarti di finale sconfiggendo in rimonta la tennista russa Valeria Savinykh con il punteggio di 4-6 6-0 6-2. Infine si registrano la vittoria in due set (6-3 6-2) di Diana Shnaider contro Kamilla Rakhimova; e la vittoria per ritiro (6-4 1-0) di Vera Zvonareva contro la danese Clara Tauson.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement