Grazie alla vittoria su Stefanos Tsitsipas che gli è valsa il passaggio agli ottavi di finale del Rolex Shanghai Masters, Ugo Humbert ha pareggiato il bilancio. Non ci riferiamo a introiti/spese derivanti dal suo girovagare per i tornei, bensì a quello degli scontri con i top 10.

Diciotto volte ha affrontato uno dei primi dieci del mondo e in nove occasioni ne è uscito vincitore. Parliamo di un tennista che è stato al massimo numero 25 ATP (giugno 2021, poi i problemi fisici), quindi è un risultato davvero notevole. Per rendere l’idea, confrontiamolo con quelli dei più forti della sua generazione ottenuti da top 10: solo Daniil Medvedev presenta un dato positivo, 33-26 (è invece in pareggio considerando l’intera carriera), Sascha Zverev è 34-35, Taylor Fritz 5-6, Andrey Ruvlev 14-16, Stefanos Tsitsipas 23-32, Casper Ruud 7-13.

Vediamo allora questi successi:
2020: Medvedev* (Amburgo), Tsitsipas (Bercy)
2021: Zverev e Rublev (Halle), Tsitsipas* (Giochi Olimpici)
2022: Medvedev* (ATP Cup), Ruud (Wimbledon)
2023: Rublev (Pechino), Tsitsipas (Shanghai)

L’asterisco segnala che l’avversario era in top 5. In quel casi, il saldo non cambia: tre vittorie e tre sconfitte per il francese. La parte curiosa è che, seppur di poco, il bilancio ATP complessivo di Humbert è peggiore: 95-98. A rovinare tutto (via Tennis Abstract) sono gli avversari mancini, contro i quali è 8-11, a riprova (parola grossa?) che le difficoltà nell’affrontare chi impugna la racchetta con l’altra mano valgono anche per loro stessi. Anzi, di più, perché ognuno di loro ha un potenziale avversario mancino in meno rispetto ai destrimani, quindi sono anche meno abituati – Nadal ha un bilancio (un po’) peggiore di Federer, così per dire…

In definitiva, se sei un top 10, un’occhiata a dove si trova Ugo dopo ogni sorteggio la lanci con un po’ di preoccupazione. Ciò, tuttavia, non vale per tutti: a non farsi impressionare da Ugo è Matteo Berrettini, l’unico top 10 che lo ha battuto due volte su due.