Da Siviglia, il nostro inviato
Gruppo D
Italia – Francia 1-0
M. Trevisan b. A. Cornet 2-6 6-2 6-2
L’Italia capitanata da Tathiana Garbin parte con una vittoria la sua campagna nel Gruppo D alle Billie Jean King Cup Finals di Siviglia. A metterla a segno è Martina Trevisan che per la prima volta in carriera supera Alizé Cornet, per 2-6 6-2 6-2 dopo due ore e un quarto. Nei tre precedenti, due sulla terra e uno sull’erba, aveva sempre vinto la 33enne. Il match odierno, soprattutto nella prima parte, è caratterizzato da molti errori ma col passare del tempo, una volta che Trevisan sistema il servizio, si inizia ad assistere a degli scambi da fondo belli e lottati. Alla fine la spunta la “veterana” del Team Italy, come si è definita lei stessa in conferenza stampa, dato che vanta quattordici match giocati con la Nazionale, 4-3 in singolare e 5-2 in doppio i suoi record.
Come ieri anche oggi gli spalti sono abbondantemente riservati alle scolaresche – dove spiccano gli studenti in divisa del Colegio Salesianos del quartiere di Triana – che ritardano un po’ l’inizio del match mettendoci un po’ a sedersi.
Primo set: il servizio condanna Martina
Martina riesce subito a trovare molta profondità con i suoi colpi portando la francese spesso all’errore e così si concretizza il break nel primo game. Vantaggio destinato a durare pochissimo perché la numero 43 del mondo è a sua volta fallosa sia col dritto che alla battuta (due doppi falli consecutivi con lancio di palla basso e movimento affrettato). Gli errori col dritto di Trevisan comunque derivano dalla sua volontà di condurre lo scambio visto che cerca sempre lei la soluzione aggressiva e risolutiva, ma spesso senza successo. Corner invece, affidandosi prevalentemente ad un gioco difensivo, tenta alcune variazioni come la smorzata di dritto.
La sfida si disputa anche sugli spalti con i francesi molto più organizzati (con trombe e tamburi) e pittoreschi (alcuni col viso dipinto e c’è persino uno travestito da gallo), mentre gli italiani puntano sulla vocalità e si fanno sentire nei momenti di difficoltà. E purtroppo per la mancina di Firenze, nel primo set le difficoltà sono molte perché dopo il primo game vinto ne arrivano 5 consecutivi persi. Trevisan riesce ad interrompere la valanga francese con un altro break ma gli errori alla battuta la penalizzano troppo (6 nel primo set) e cede 6-2 in 43 minuti.
Secondo set: Trevisan non si scompone nel momento di massima difficoltà
Il secondo set è una battaglia di nervi (e break) dove inizialmente sembra Martina quella messa peggio, ma poi Alizé, infastidita da non si sa cosa, inizia a lamentarsi e a sbagliare. Fatto sta che dopo un’ora e un quarto di match Trevisan riesce a tenere la battuta per la prima volta salendo 4-2. La sindrome del doppio fallo si impadronisce della francese la quale inizia ad accusare anche dei problemi fisici o semplice stanchezza (spesso è piegata in avanti e si tocca la coscia sinistra); la numero 43 ne approfitta e chiude il secondo set 6-2 con tanto di due palle break annullate consecutivamente mostrando una solidità inedita.
Il terzo set, come i due precedenti, inizia con un break di Martina solo che questa volta è anche capace di confermarlo. Ormai l’inerzia si è ribaltata in favore dell’azzurra, apparentemente più fresca e sicura sia nel gioco da fondo che nei pressi della rete. Con grande carattere allunga 5-2 e poi, al primo match point, sfrutta un rovescio lungo della numero 118 per chiudere con un altro 6-2. Emozionante il lungo abbraccio con Garbin.