ATP Sofia: Mannarino mette la ciliegina sulla torta. Terzo titolo in cinque mesi, battuto Draper

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ATP Sofia: Mannarino mette la ciliegina sulla torta. Terzo titolo in cinque mesi, battuto Draper

Quinto titolo in carriera per Adrian Mannarino, che a 35 anni firma la miglior stagione della sua vita. Non è mai troppo tardi per provarci ancora

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Adrian Mannarino - ATP Sofia 2023 (foto: Ivan Mrankov/Ubitennis)
 

[2] A. Mannarino b. J. Draper 7-6(6) 2-6 6-3

Dopo lo scalpo della prima e della terza testa di serie dell’ATP250 di Sofia, Jack Draper non fa suo anche quello della seconda. Il britannico, alla sua prima finale nel circuito maggiore e reduce da nove successi consecutivi, contando anche il Challenger di Bergamo, si inchina ad Adrian Mannarino, che a 35 anni conclude la stagione migliore della sua carriera con il terzo titolo in meno di cinque mesi, il quinto della sua carriera a livello ATP.

Dopo i successi a Newport e Astana, infatti, il francese vince anche il Garanti Koza Sofia Open, chiudendo il suo gran 2023 al n°22 del mondo, eguagliando così il suo best ranking. A dire il vero avrebbe potuto anche migliorarlo, portandosi al n°21 se solo il suo connazionale Humbert non avesse trionfato a Metz. Il successo a casa sua consente così ad Ugo di chiudere la stagione da n°1 di Francia, superando Adrian di soli 10 punti e issandosi al n°20, suo miglior piazzamento in carriera.

Il 2023 di Draper si chiude invece alle porte della top60, a sole quattro lunghezze di distanza dal n°60 occupato da Marcos Giron. Il britannico guadagna 21 posizioni grazie alla finale raggiunta in bulgaria e perde la sua seconda partita del 2023 contro un mancino. L’unica altra sconfitta era arrivata all’Australian Open per mano di Rafael Nadal, ultima vittoria nel circuito del 22 volte campione Slam prima del lungo stop.

Primo set: Mannarino la spunta al tie-break dopo un parziale equilibratissimo

È Adrian Mannarino a cominciare meglio la sfida tutta mancina con Jack Draper. Il francese risponde molto bene in avvio, aiutato anche dalla carenza di prime in campo del suo rivale, trovando buoni angoli e grande profondità. Matura così, immediato, il primo break dell’incontro, che però non trova conferma, visto che anche il francese mette pochissime prime e favorisce il contro-break del suo avversario, che poi tiene la battuta con un paio di magie e, nonostante due prime su dieci, sale 2-1. La prima in campo è merce rara per entrambi in questo avvio di finale, ma pian piano la situazione inizia a stabilizzarsi. Col passare dei minuti i due protagonisti si liberano da un po’ di comprensibile tensione e iniziano ad aumentare la resa con la battuta, riuscendo a comandare con più tranquillità lo scambio durante i propri turni di servizio.

Al termine del primo set la percentuale di punti vinti con la prima sarà altissima per entrambi (86% per il britannico, 82% per il transalpino) e saranno davvero pochi dettagli a fare la differenza. Dall’1-1 al 5-4 in favore di Draper tutti i game di servizio vengono difesi a 0 o a 15, mentre Mannarino è bravo a risalire da 15-30 nel decimo gioco, non offrendo comunque alcun set point. Senza più palle break dai primi due game dell’incontro il primo set si conclude al tie-break, dove ancora i due giocatori non mostrano cedimenti in battuta. Sul 4-4 il n°25 del mondo ha una buona chance, ma spara in corridoio un dritto non impossibile. In ogni caso, Mannarino riesce comunque a difendere i suoi due punti al servizio e a portarsi per primo a set point. Draper lo annulla, pareggia i conti sul 6-6, ma dopo il cambio campo commette un brutto errore con la smorzata. Il francese ne approfitta e si porta avanti: 7-6(6) dopo un’ora di gioco.

Secondo set: dominio Draper, si va al terzo

Il set appena conquistato non dà grande energia e vigore a Mannarino, che anzi si vede subito costretto a cedere la battuta in avvio. Al contrario, sembra quasi sia stato Draper a vincere il primo set: più attento, lucido e aggressivo il n°85 ATP, che allunga sul 2-0 e mantiene fino alla fine la leadership della seconda frazione. Quello del britannico è un secondo set davvero molto ben giocato, tanto da fondo durante lo scambio quanto al servizio, con l’86% di punti vinti con la prima e l’80% con la seconda.

Il francese, dal canto suo, sembra non riuscire più a sostenere il ritmo imposto dal suo avversario e nel quinto gioco subisce un altro break, che sancisce di fatto la conclusione del secondo parziale. Draper ottiene cinque dei primi sei game e con un turno a zero conclude alla grande un set dominato, chiuso 6-2 in poco più di mezz’ora.

Terzo set: Mannarino si ritrova, ringrazia Draper e conquista il titolo

Il set decisivo si apre con un Mannarino che sta decisamente meglio in campo rispetto a qualche minuto prima. Il transalpino lascia per strada appena un punto nei suoi primi tre turni di battuta, ritrovando fiducia ed efficacia con la prima, con la quale è praticamente ingiocabile. Dall’altra parte della rete, Draper mostra qualche difficoltà in più nel difendere i propri game di servizio, chiudendo i primi due a trenta ma venendo preso d’assalto nel sesto gioco. Qui, infatti, il 21enne di Sutton si fa rimontare da 30-0, favorendo il rientro del suo rivale che, grazie ad una splendida stop volley e ad una grande risposta di dritto vincente (uniti al doppio fallo sulla parità di Jack, il primo del match), trova il break che decide l’incontro.

Mannarino, infatti, non ha problemi a confermare l’allungo una manciata di minuti più tardi, portandosi sul 5-2 e garantendosi l’opportunità di servire per il match. I problemi, invece, arrivano proprio al fotofinish, con un po’ di comprensibile tensione che offre a Draper le ultime due palle break della sua partita. Il francese è però bravo ad aggrapparsi al servizio, risalendo da 15-40 anche grazie ad un paio di rovesci sbagliati dal suo rivale e conquistando gli ultimi quattro punti, insieme a game, set, match and tournament. Mannarino si impone così 7-6(6) 2-6 6-3 dopo oltre due ore e un quarto e, a 35 anni, eguaglia il best ranking di n°22 ATP. Nel 2024 avrà grandi chance di migliorarlo ulteriormente, dato che si trova a soli cinque punti dal ventunesimo posto (occupato da Francisco Cerundolo) e a dieci lunghezze dal ventesimo (del connazionale Humbert). È stata una seconda parte di stagione straordinaria per il francese.

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