ATP Finals, Sinner: "Non puoi fare bene la pasta al pomodoro la prima volta. Ma alla quarta o quinta inizi ad imparare"

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ATP Finals, Sinner: “Non puoi fare bene la pasta al pomodoro la prima volta. Ma alla quarta o quinta inizi ad imparare”

“Mi conosco sempre meglio” – ha raccontato un Sinner molto sorridente. “Certe cose cambiano, ma io sono una persona normale e rimango me stesso”

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Jannik Sinner - Nitto ATP Finals 2023 Torino (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

Dopo due ore e mezza di grandissimo tennis ed intensità Jannik Sinner ha battuto ancora Daniil Medvedev, sconfiggendolo per la terza volta di fila negli ultimi due mesi. Ennesima prestazione da grande campione dell’altoatesino, che ora sogna davvero in grande. Tra lui e il titolo ci sarà solo più uno tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, certo non proprio gli ultimi arrivati. Queste le considerazioni di Jannik in conferenza stampa.

D: Come si batte uno che prima ti dà sei schiaffi e poi gliene dai tre tu? Qual è stata la tua soluzione?

Jannik Sinner: (passa qualche secondo, ndr)… Boh! (risate della sala stampa, ndr). “Non lo so, fammi pensare un attimo… Credo che tutto faccia parte di un percorso. Quando una persona fa la pasta al pomodoro per la prima volta magari la mangia e manca un po’ di sale. La seconda volta poi lo aggiungi, la terza metti i pomodorini freschi, la quarta il basilico e così via. Impari fino a quando il piatto diventa buono: noi parliamo sempre di aggiungere e aggiungere, ma se aggiungi troppo il piatto non è più buono. Mi conosco sempre meglio, oggi ad esempio ho fatto pochissime volte serve&volley rispetto a Pechino. Però non vuol dire che il mio piatto sia già è perfetto, so di poter migliorare ancora molto”.

D: Quali sono le sensazioni che si provano dopo l’ultimo punto?

Jannik Sinner: “La sensazione è magnifica, è sato un match difficilissimo e mi aspettavo alcuni cambiamenti da parte sua. Medvedev è stato molto aggressivo all’inizio del match, direi che ogni set ha avuto la sua storia. Certo dopo l’ultimo punto ci sono tantissime emozioni che ti passano per la testa. L’atmosfera qui è pazzesca, condividere questo risultato con il pubblico italiano è fantastico, non solo per me ma anche per tutto il mio team”.

D: C’è qualche aspetto particolare a cui dovrai prestare attenzione in vista della finale?

Jannik Sinner: “Dovrò stare attento a tutto, sfiderò il n°1 o il n°2 del mondo. Non c’è molto tempo per godersi questo momento, domani sarà una grande partita, non vedo l’ora di giocare e darò tutto quello che ho. Le partite precedenti non sono importanti a questo punto, puoi vincere prima e perdere dopo, sono solo felice di poter scendere in campo ancora una volta”.

D: Ti piacerebbe affrontare Alcaraz di fronte al tuo pubblico?

Jannik Sinner: “Sarebbe molto bello per il tennis avere due giocatori di una generazione giovane in una finale così importante. Abbiamo già giocato molte volte e spesso ci sono stati bei punti, ma indipendentemente da chi affronterò dovrò rimanere concentratissimo. Tra loro due qualche differenza c’è, Carlos sfiderà il n°1 e lui stesso è stato in quella posizione per molto tempo. Spero sia una grande partita”.

D: Per strada la gente ti riconosce sempre più spesso, sei pronto a diventare una star?

Jannik Sinner: “Fa parte di quello che faccio, sicuramente il fatto che abbia i capelli rossi mi rende più facilmente riconoscibile. Le cose cambiano un po’ quando ho il cappello, certo è bello se le persone mi riconoscono, ma non cerco attenzioni fuori dal campo. Magari è un po’ difficile quando vuoi andare normalmente a cena in un ristorante, ma è un buon problema da avere. Sono una persona normale, ci sono cose che cambiano ma io resto lo stesso”.

D: Vagnozzi ha detto che lo hai lasciato a bocca aperta, tu invece ti lasci mai a bocca aperta? O per te è tutto normale?

Jannik Sinner: “Normale direi di no, sto facendo passi in avanti importanti, però so quanto tempo dedico a questo sport e quante ore resto in campo ad allenarmi. Cerco di andare a dormire presto e curare l’alimentazione, sto facendo molti sacrifici perché so che mi aiuteranno ad arrivare a certi obiettivi. Ho sempre voluto giocare partite imporanti come quella di oggi, mi sento molto più tranquillo quando affronto i migliori al mondo. Sto sempre cercando di migliorare, se oggi ho raggiunto questo livello è anche grazie alla mia mentalità”.

D: Fino a poco tempo fa dicevi che giocavi per te e non per la storia del tennis italiano o per i record. Ti stai accorgendo però di giocare anche per tutta la gente che ti sta intorno?

Jannik Sinner: “C’erano molte aspettative su questo torneo, però ero contento di essere in questa situazione: ti devi godere un po’ il momento. Venire qui e giocare un buon tennis non è semplice. Ho dimostrato di volere sempre di più, voglio sempre scendere in campo per vincere, anche dopo la qualificazione. Quando passo dal tunnel ed entro in campo è un’ottima sensazione. Cerco di essere coraggioso nei punti importanti, ma c’è tutta una strategia dietro. Ho molte informazioni prima della partita, ma devo capire io come e quando usarle. Il fisico ora tiene bene e sto giocando ad un livello alto, non tanto tempo fa ho smesso di crescere e quindi ora possiamo lavorare un po’ di più. L’approccio a rete può migliorare, così come la volée o lo slice. Oggi ho fatto due slice che sembravano pallonetti! Comunque già in questa stagione sono stato molto continuo, facendo molte semifinali e finali. Non ho giocato molto bene negli Slam, ma miglioreremo giorno dopo giorno.

D: Contro Rune hai avvertito un fastidio alla schiena, come stai adesso?

Jannik Sinner: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro con il mio fisio dopo il match, non ho sentito nulla di grave comunque durante la partita, altrimenti avrei chiamato il fisio in campo”.

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