ATP, i migliori per percentuale di vittorie nel 2023: comanda ancora Djokovic

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ATP, i migliori per percentuale di vittorie nel 2023: comanda ancora Djokovic

Il n. 1 del mondo Novak Djokovic svetta anche nel rapporto vittorie/match disputati, ma questa classifica e il ranking ATP vedono alcune importanti differenze. Tra Jannik Sinner sul podio e i differenti casi di Jarry e Shelton, cerchiamo di capire quanto conti brillare in questa graduatoria

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Novak Djokovic – Davis Cup Finals 2023, Malaga 2023 (foto: Marta Magni)
 

Non tutto va di pari passo quando si parla di tennis. Si può vincere un incontro facendo meno punti dell’avversario se si gioca meglio (o si lascia che l’altro giochi peggio) nei momenti decisivi accaparrandosi i punti che più contano. Per quanto riguarda il ranking, andare a segno negli Slam normalmente pesa di più sulla posizione nella graduatoria, poi succede che in quei quattro tornei racimoli quasi 2.000 punti in più della seconda migliore ma non ti basta per chiudere la stagione in vetta al rankingcapita ad Aryna Sabalenka, numero 2 del mondo dietro Iga Swiatek.

Come è vero che una percentuale di vittorie del 75% – la quinta migliore – può non essere sufficiente per evitare una stagione inferiore alle aspettative. È stato il caso di Jannik Sinner che, per colpa di qualche guaio fisico di troppo, aveva chiuso il 2022 al numero 15 del ranking. In quella stessa stagione, il primo per percentuale di vittorie non era stato Carlos Alcaraz, il teenager che si è beato del numero 1 di fine anno, bensì Novak Djokovic, che peraltro non era arrivato a disputare 50 match.

Nel 2023, il fenomeno di Belgrado ha ancora giocato meno incontri degli altri top player ma, alzata ulteriormente la… produttività, ha messo un po’ di ordine allineando i due parametri. Infatti, sia nella classifica dei migliori per percentuale di vittorie (di questo parliamo) sia nel ranking ATP, è appunto Nole a svettare nel 2023. Per lui, 18 tornei (più la Coppa Davis) con 56 match vinti e 7 persi, per una percentuale di successo dell’88,9%. Svelati i numeri del numero 1, andiamo ad analizzare i punti salienti della classifica dei 60 tennisti che quest’anno hanno vinto di più in percentuale, tra diretti avversari di Djokovic e sorprese varie.

Non è certo una sorpresa la seconda posizione, occupata com’è dal numero 2 del mondo, Carlos Alcaraz. Anch’egli ha appena 18 tornei all’attivo, a causa di problemi fisici a inizio e fine anno, tanto che il suo coach Juan Carlos Ferrero ha avuto modo di dire che “Carlos deve imparare che la stagione va da gennaio a novembre”. Nonostante il calo di resa dopo lo US Open (7 vinte e 5 perse), il ventenne spagnolo ha chiuso con un bilancio vittorie/sconfitte di 65-12 che si traduce in un notevole 84,4%.

Sul gradino più basso del podio ma sempre sopra l’80%, troviamo il primo scostamento rispetto al Ranking: il numero 4 del mondo Jannik Sinner. Per l’azzurro, 64-15 e 81%. Al contrario di Alcaraz, nello spicchio di stagione dopo lo Slam newyorchese Sinner ha dato un’accelerata impressionante in termini di gioco che si è tradotta in risultati sul campo: 22 match disputati con 20 vittorie, di cui 8 su top ten, negli ultimi due mesi.

Il quarto posto è occupato da Daniil Medvedev, che ha quindi scambiato con Jannik la posizione occupata nella classifica ATP. D’altra parte, c’è stato anche un cambio di rotta nelle sfide tra i due, con Sinner che si è imposto nelle ultime tre dopo sei sconfitte. Per Daniil, il bilancio è di 66-18, 78,6%.

In quinta posizione troviamo il primo tennista a non aver giocato alle ATP Finals. Per essere precisi, a non aver partecipato alla contesa per il titolo, perché almeno un’esibizione a Torino Taylor Fritz l’ha giocata. Per lo statunitense n. 10 del ranking, 54-23 e 70%.

Dietro di lui, Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev, poi quello che non ti aspetti: Nicolas Jarry, dieci posizioni più avanti rispetto alla 19a piazza del ranking, peraltro il suo miglior risultato in carriera finora. E pensare che aveva iniziato l’anno da n. 152 con una sconfitta al primo turno al Challenger di Canberra. A fine 2018 Nico si era issato al 39° posto, picco fugacemente ritoccato nell’estate successiva, culmine di una stagione altalenante. Poi la squalifica per violazione delle norme antidoping (integratore contaminato, undici mesi di sospensione), la ripartenza con zero punti e la scalata che pareva essersi arrestata in vista della top 100, ma in febbraio è arrivata la svolta con la semifinale a Rio e il successo nella sua Santiago. 38-19 per lui, un 66,7% di vittorie altrimenti detto due su tre.

Chiude la top 10 un inatteso ma sempre gradito ritorno: Grigor Dimitrov, quattordicesimo del ranking, che vanta un bilancio di 41-21, pari al 66,1%. Come lo stesso Grisha ha dichiarato, questa è stata la sua stagione migliore dal 2017, chiusa da numero 3 del mondo (72% di vittorie).

Discrepanze

Tra coloro che in un senso o nell’altro si fanno notare per una posizione in questa classifica piuttosto diversa rispetto al ranking ATP, oltre a citati Fritz e Jarry, notiamo innanzitutto Holger Rune. Il danese n. 8 del mondo non si è particolarmente distinto (tra i top player) per il rendimento sotto l’aspetto qui trattato finendo 14°, ma ha ottenuto punti pesanti per il ranking nei Masters 1000 (vittoria a Monte Carlo e finale a Roma) e negli Slam (quarti a Parigi e Wimbledon). Non avrà fatto sfracelli nei torneoni, ma a 35 anni Adrian Mannarino ha messo a segno la sua miglior stagione, eguagliando il proprio best ranking del 2018 al n. 22 e soprattutto vincendo tre titoli “250”, determinanti per issarsi al 15° posto.

Fuori per mesi a causa dell’infortunio al polso, Sebastian Korda ha giocato 42 match; i 26 vinti lo mettono sette posizioni più avanti rispetto al suo n. 24 ATP. Poco sopra il 60% Casper Ruud (18°), finalista al Roland Garros ma autore di una stagione deludente chiusa all’undicesimo posto.

Più si scende, maggiore deve essere il divario per essere degno di nota: ecco allora nella top 30 Jack Draper, 19° con il 61,3% ma n. 61 ATP , Fabian Marozsan (22°, n. 64), Matteo Arnaldi (27°, n. 44), Borna Gojo (28°, n. 72) e Michael Mmoh (30°, n. 105), tutti però con un numero di incontri inferiore alla media, per via della bassa classifica o di infortuni.

Il caso Shelton

Restando invece tra coloro che hanno all’attivo una stagione completa sul Tour, a essere davvero significativo è il dato di Ben Shelton. Iniziato l’anno appena dentro la top 100, il ventunenne di Atlanta ha finito la stagione al 17° posto, ma non certo grazie alla continuità: quel suo 52% (26-24) che lo relega al n. 47 è di gran lunga il dato peggiore tra i top 20: il collega più vicino è Ugo Humbert, ventidue posizioni più avanti con il 58,9%. Questo perché il sagace Shelton si è fatto trovare al meglio a Melbourne (quarti) e a New York (semifinale), mettendo poi le mani sul primo titolo ATP a Tokyo. Considerando quei risultati, gli importerà il giusto di questa classifica, per quanto conseguenza dell’aver vinto in media un incontro al mese tra febbraio e agosto – ma è pur sempre stato il suo primo anno nel Tour. Guardiamo finalmente questa classifica dalla quale sono esclusi i tennisti sotto il 50% di vittorie.

Classifica per percentuale di vittorie, ATP Tour 2023 (almeno 20 match disputati)

Pos.RankingGiocatore% vittorievittorie/sconfittetitoli
11Novak Djokovic88,956-77
22Carlos Alcaraz84,465-126
34Jannik Sinner8164-154
43Daniil Medvedev78,666-185
510Taylor Fritz70,154-232
65Andrey Rublev68,356-262
76Stefanos Tsitsipas6851-241
87Alexander Zverev67,155-272
919Nicolas Jarry66,738-192
1014Grigor Dimitrov66,141-21
1116Frances Tiafoe65,640-212
1215Karen Khachanov65,434-181
139Hubert Hurkacz65,245-242
148Holger Rune64,744-241
1522Adrian Mannarino64,243-243
1612Alex de Minaur63,946-261
1724Sebastian Korda61,926-16
1811Casper Ruud61,737-231
1961Jack Draper61,319-12
2021Francisco Cerundolo6039-261
2123Tallon Griekspoor6036-242
2264Fabian Marozsan6012-8
2313Tommy Paul59,441-28
2418Cameron Norrie5936-251
2520Ugo Humbert58,933-231
2633Laslo Djere58,136-26
2744Matteo Arnaldi57,120-15
2872Borna Gojo57,112-9
2931Jiri Lehecka56,734-26
30105Michael Mmoh56,513-10
3136Arthur Fils56,123-18
3274Gael Monfils55,615-12
3329Felix Auger-Aliassime54,823-19
3428Sebastian Baez54,431-263
3541Mackenzie McDonald54,133-28
3625Jan-Lennard Struff54,123-19
3749Stan Wawrinka5427-23
3882Cristian Garin53,821-18
3937Borna Coric53,722-19
4035Aslan Karatsev53,722-19
4126Alejandro Davidovich Fokina53,332-28
4267Pavel Kotov53,316-14
4358Zhizhen Zhang52,819-17
4439Tomas Martin Etcheverry52,630-27
4527Lorenzo Musetti52,532-29
4692Matteo Berrettini52,212-11
4717Ben Shelton5226-241
4839Roman Safiullin51,320-19
4959Marton Fucsovics51,222-21
5034Christopher Eubanks51,221-20
5152Dusan Lajovic51,124-231
5251Yannick Hanfmann51,123-22
5369Emil Ruusuvuori5126-25
5453J.J. Wolf5126-25
5546Lorenzo Sonego5029-29
5640Alexei Popyrin5023-231
5747Yoshihito Nishioka5021-21
5865Thanasi Kokkinakis5016-16
59109Denis Shapovalov5013-13
6071Rinky Hijikata5011-11
Fonte: atptour.com

Ordinando invece i giocatori per numero di vittorie, svetta Medvedev con 66, subito seguito da Alcaraz (65) e Sinner (64). Completano la top 5 Djokovic e Rublev con 56. Zverev, Fritz e Tsitsipas sono gli altri sopra i cinquanta successi.

Infine, il primo nome tra coloro che hanno alzato più trofei è sempre quello di Nole, anche se Sebastian Baez è l’unico a vantare l’imbattibilità all’atto conclusivo fra chi ha disputato almeno tre finali. Ecco dunque l’elenco: Djokovic (7 titoli, una finale), Alcaraz (6 titoli, 2 finali), Medvedev (5-4), Sinner (4-3), Baez (3-0), Mannarino (3-1). Otto tennisti ne hanno messi due in bacheca e venti ne hanno alzato uno.

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