WTA Adelaide: Ostapenko elimina Alexandrova e trova Kasatkina in finale, Pegula si ritira

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WTA Adelaide: Ostapenko elimina Alexandrova e trova Kasatkina in finale, Pegula si ritira

Jessica Pegula costretta al walkover per un problema gastrointestinale, ancora fortunata Daria Kasatkina. Jelena Ostapenko ha vinto 5 dei 7 precedenti con la russa, l’ultimo risale a Roma nel 2023

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Jelena Ostapenko – WTA Birmingham 2023 (foto via Twitter @the_LTA)
 

La testa di serie numero 6 dell’Adelaide International Jelena Ostapenko affronterà Daria Kasatkina nella finale del WTA 500 australiano, che si terrà nella mattinata italiana di sabato poiché fra meno di 48 ore sarà già il tempo per l’ingresso dalla porta principale dell’Australian Open 2024.

La tennista lettone si è sbarazzata della russa Ekaterina Alexandrova (n. 21 WTA) con il punteggio di 6-2 7-6(3) in 1h42 minuti di match. Mentre per Dasha si è rivelato molto meno complesso il compito da svolgere per raggiungere l’ultimo atto del secondo evento cinquecento della stagione femminile dopo Brisbane che ha incoronato Elena Rybakina -, dato che l’allieva di Flavio Cipolla ha potuto usufruire del walkover della seconda forza del tabellone Jessica Pegula: costretta al ritiro prima della semifinale a causa di un problema gastrointestinale.

J. Ostapenko b. D. Kasatkina 6-2 7-6(3)

Sembrerebbe dunque che la 26enne di Togliatti sia stata baciata dalla Dea bendata in questo primissimo scorcio di nuovo anno tennistico, poiché già nel turno precedente – ai quarti di finale – contro Laura Siegemund aveva visto la propria avversaria dare forfait prima ancora di scendere in campo: in quel caso a fermare la tedesca era stato un piccolo infortunio alla gamba sinistra.

Tornando invece alla vincitrice del Roland Garros 2017, i successi ai danni di Sorana Cirstea, Caroline Garcia, Marta Kostyuk ed Ekaterina Alexandrova le permettono di riassaporare una finale sul cemento che alla belva di Riga mancava da Seoul 2022.

La vittoria sulla 29enne russa, la terza in sette confronti diretti a livello WTA, per Jelena è stato il risultato di una partita condotta con grande fiducia riuscendo a contenere correttamente le sue fiammate da fondo e il ritmo forsennato.

È stata una partita estremamente dura. Sapevo che dovevo affrontare una grande giocatrice e che sarebbe servita una prestazione ai limiti della perfezione per venirne a capo. E’ una giocatrice in grado di servire in maniera assolutamente ficcante, oltre a possedere un timing straordinario. Da parte mia ho provato a mettere sul campo la mia identità di gioco, non sempre ci sono riuscita come avrei voluto ma ho cercato di essere il più possibile costante dentro la partita e di aggredire quando ne ho avuto la possibilità” ha dichiarato a caldo Ostapenko.

La 26enne lettone ha impiegato soltanto 36 minuti per fare suo il parziale d’apertura, portandosi così in vantaggio. Alexandrova, invece, dopo il successo ai quarti su Rybakina con un doppio 6-3 è apparsa molto lenta e pesante sugli spostamenti oltre che in generale abbastanza affaticata nel vano tentativo di coprire al meglio la sua metà campo.

Il secondo set però è stato di un’altra pasta: la russa ha raschiato dal fondo del barile energetico tutta la residua linfa vitale ancora intatta per regalare una seconda frazione all’insegna di un forte equilibrio. Sulle ali entusiastiche di una ritrovata solidità di gioco, Ekaterina ha addirittura trovato il break in suo favore ritrovandosi a servire per forzare un terzo set sul 5-3.

Qui tuttavia è salita in cattedra la mordente risposta di Jelena che ha rimesso le cose apposto prima di allungare definitivamente a metà tie-break sul 3-3. Il sigillo sull’incontro lo ha poi amaramente posto la n. 21 del mondo che si è congedata sul match point avversario con un doppio fallo di resa.

In conferenza stampa, dopo le parole rilasciate in occasione dell’intervista in campo subito dopo la vittoria in semifinale, Jelena ha spiegato più nel dettaglio quali secondo il suo privilegiato punto di vista siano state le vere problematiche che l’hanno frenata ad alti livelli negli ultimi anni: “A volte nelle ultime stagioni, quando dovevo giocare in modo più aggressivo finivo sempre per andare fuori giri. Ora avverto che nei momenti decisivi delle partite, in ​​cui mi è richiesto di spingere per mettere sotto pressione l’avversaria, sia in grado di esprimere un livello di gioco decisamente più alto rispetto al recente passato. In questo momento mi sento davvero bene e sono molto entusiasta di essere in finale“.

Per l’attuale n. 12 del ranking ed ex Top Five il bottino di vincenti e non forzati a fine match recita 36 winners e 22 unforced, a fronte del bilancio rivale che parla di un +5 con 16 vincenti e 11 errori non forzati.

Ostapenko ha vinto 5 dei 7 scontri con Kasatkina, l’ultimo risale alla scorsa primavera dove agli Internazionali d’Italia Jelena si aggiudicò la sfida per 6-4 4-6 6-0. Entrambe tenteranno di conquistare il loro settimo titolo in carriera.

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