L'amaro Australian Open di Danielle Collins: dalla quasi vittoria su Swiatek al ritiro a sorpresa

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L’amaro Australian Open di Danielle Collins: dalla quasi vittoria su Swiatek al ritiro a sorpresa

Dopo essere andata ad un passo dal battere la n°1 del mondo Iga Swiatek, Danielle Collins lascia definitivamente Melbourne. Il 2024 sarà il suo ultimo anno

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Danielle Collins - Australian Open 2024 (foto: X @AustralianOpen)
 

Molto spesso nella narrazione sportiva (ma il discorso è tranquillamente estendibile a molti altri campi) si tende a lasciare indietro i perdenti, esaltando i vincitori e dimenticandosi dei vinti. Questo mondo corre via troppo velocemente per permettersi di fermarsi, più o meno frequentemente, per ricordare anche gli sconfitti. L’oblio riesce in parecchie occasioni a trascinare con sé pure i vincenti, figurarsi chi si è fermato prima di loro. Deve accadere qualcosa di particolare, inusuale o inatteso, perché anche i protagonisti già dimenticati riescano a ritagliarsi il loro spazio.

Questo è uno di quei casi. Perché se l’Australian Open di Iga Swiatek continua a gonfie vele – nella generale (e comprensibile) esaltazione dei più – quello di Danielle Collins è finito nel modo più terribile. Con una sconfitta troppo a lungo mascherata da vittoria.

In uno dei tornei più significativi della sua vita, se non quello che per lei ha più valore in assoluto, la statunitense ha scelto di dire basta. Non subito, ma nemmeno tra qualche anno. Solo più uno, questo. E magari neanche completo.

Qualcuno dice che in Australia Collins hits different. Effettivamente pare proprio sia così, visto che a Melbourne Danielle ha raggiunto l’unica finale Slam della sua vitapersa contro l’incontrastata e incontrastabile Ash Barty – giocando in più occasioni un tennis paradisiaco. Così era stato, per larghi tratti, anche un paio di giorni fa, quando di fronte a lei si stagliava un’altra n°1 del mondo, questa volta però al secondo turno anziché in finale.

L’attuale n°62 del ranking WTA aveva sfornato la partita (quasi) perfetta. Riuscendo ad arginare la delusione per un primo set perso nonostante un break di vantaggio e adattandosi meglio al cambiamento delle condizioni, divenute nel frattempo indoor causa pioggia. Dopo aver pareggiato i conti nel secondo parziale, nel terzo la partenza di Collins era stata fulminea. 4-1 e servizio, due break di vantaggio, un traguardo sempre più vicino e un’avversaria in totale balia degli eventi. Smarrito distrattamente uno dei due break, le opportunità per riprenderselo neanche un paio di istanti più tardi non sono certo mancate. A questo punto della storia, tuttavia, la n°1 del mondo si è ricordata effettivamente di esserlo, non sbagliando più neanche una palla e dirigendosi a passo spedito verso l’epilogo atteso fino a qualche ora prima.

Un finale entusiasmante dal lato cui guardano tutti, quello dei vincenti, ma anche emotivamente devastante dal lato cui nessuno ha il coraggio di guardare, quello dei perdenti.

Questa sarà la mia ultima stagione. Non so esattamente quando smetterò, ma sarà l’ultimo anno.

Parole freddissime, pronunciate da Collins in conferenza stampa poco dopo la sconfitta, che nascondono un velo di malinconia e trasudano delusione da ogni singola lettera. Parole più che altro inattese, che hanno finito per spiazzare l’universo della racchetta e che lasciano almeno il beneficio del dubbio di una decisione presa a caldo.

“Credo di aver avuto una carriera più che discreta, ma c’è anche altro che vorrei fare nella mia vite oltre al tennis. La mia carriera significa molto per me, ma alla fine o vinci o perdi: è tutto racchiuso qui. Tra le altre cose, ad esempio, avere dei figli è una grande priorità per me” – ha raccontato ancora Danielle in conferenza, chiuso da un giornalista con un il tennis sentirà la tua mancanza chissà se davvero sentito o semplicemente di circostanza.

Nel corso della sua carriera, la tennista americana ha lottare spesso con la sua salute: è stata costretta a un lungo periodo di inattività e a una operazione nel 2021 a causa dell’endometriosi. E prima di allora, nel 2019, aveva dichiarato di essere malata di artrite reumatoide, malattia autoimmune degenerativa, la stessa della quale soffre anche Caroline Wozniacki.

Danielle Collins mancherà al tennis, non c’è dubbio. Almeno fino a quando l’oblio non finirà per risucchiare anche lei.

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