ATP Montpellier: Cobolli lotta ma si arrende a Coric che sfiderà Rune in semifinale

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ATP Montpellier: Cobolli lotta ma si arrende a Coric che sfiderà Rune in semifinale

Flavio Cobolli annulla tre matchpoint consecutivi a Borna Coric, ma poi deve cedere dopo un’intensa sfida. Holger Rune non brilla ma vince in due set contro Mmoh

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Borna Coric – ATP Montpellier 2024 (foto via Twitter @OpenSuddeFrance)
 

[4] B. Coric b. F. Cobolli 6-3 6-4

Si può essere soddisfatti anche di una sconfitta? Se sei un ragazzo giovane e intelligente sì. La sconfitta rimediata da Flavio Cobolli contro Borna Coric ai quarti di finale dell’Open Sud de France nasconde tante belle lezioni per l’azzurro e, soprattutto, mostra il suo incredibile carattere che non lo ha portato mai alla resa, neanche quando si è trovato in due circostanze sotto di un set, un break e 0-40 nel punteggio. Voglia di lottare che ne esalta la sua grande capacità di battersi valorosamente. Certo poi la crescita dovrà essere accompagnata anche da progressi tattici e da scelte più oculate, cercando di dosare la forza del dritto onde evitare errori che ne possano precludere il rendimento in campo. Borna Coric ha esperienza in più da vendere rispetto all’azzurro e ha dimostrato grande solidità al servizio. E’ finita 6-3 6-4 dopo 96′ di intensa battaglia tennistica.

Avvio complicato per Flavio. Coric fa valere subito la forza del suo servizio e, appena può, mette i piedi in campo per ottenere il massimo dal suo dritto o dai suoi colpi a rete. L’azzurro, dal canto suo, sbaglia in lunghezza la misura del suo dritto. Il break si materializza nel secondo gioco. La prima chance per Coric è annullata dal servizio, mentre la seconda si concretizza con una chiamata errata dell’italiano che giudica out un dritto del n. 37 ATP che, invece, aveva pizzicato la linea per centimetri. Il croato gestisce il vantaggio con serenità, ad eccezione del nono game, nel quale deve annullare una palla break prima di chiudere il parziale 6-3 facendo sentire il peso del suo dritto e guidando lo scambio decisivo sul setpoint.

Nel terzo game della seconda frazione in affanno Cobolli: la prima latita e Coric ne approfitta per spingere in risposta. Un dritto in corridoio manda l’azzurro sotto nel punteggio sul 15-30, prima del colpo del torneo sfoderato da fondo campo dal croato che si procura due palle break. Basta la prima: l’azzurro commette un doppio fallo sanguinoso che, forse, gli costa set e match. 

Il romano esce mentalmente dalla gara. Lancia qualche segnale nel corso del quinto game, tenuto con personalità e con un urlo che serve a scuoterlo. Coric non si fa intimidire e continua a essere molto fluido al servizio ottenendo un’ottima resa anche con la seconda palla (83%). Nel sesto gioco si arriva ai vantaggi: il croato non ottiene punti diretti con il servizio, un nastro addomestica la pallina per il dritto vincente di Cobolli. Poi c’è spazio per un errore di Coric che riporta tutto in parità. Occhio al romano: dà tutto sè stesso, costringe il suo avversario agli straordinari e lo fa sbagliare. Con la “prima” annulla la prima palla break, ne arriva un’altra dopo che il croato non riesce a capitalizzare la palla game. Sulla seconda di servizio di Coric, Cobolli si sposta per rispondere di dritto, ma il colpo è troppo potente e si perde sul fondo. Un’altra risposta in rete dell’azzurro lancia verso il 4-2 il n. 37 del mondo che arriva dopo un altro errore di dritto dell’azzurro, stavolta procurato dalla spinta del suo avversario.

L’italiano accusa il colpo, mentre il croato capisce che deve spingere il piede sull’acceleratore per compiere gli ultimi chilometri. Un doppio fallo manda Coric sullo 0-40, ma il croato non sfrutta la tripla chance. L’azzurro non si arrende e strappa applausi con un dritto stretto. Salva con personalità un game che sembra compromesso e rimette pressione sulle spalle del suo avversario. Sono sei i punti consecutivi dallo 0-40 del settimo game allo 0-15 dell’ottavo. Cobolli infastidisce il croato con le sue accelerazioni e quando quest’ultimo non fa male con il servizio, l’italiano è padrone del campo. Gli scambi si allungano e sul 30-30 ci sono dubbi per una palla di Coric finita vicinissimo alla linea di fondo. Cobolli ha esaurito i “challange” a sua disposizione e non può togliersi il dubbio. Poi arriva l’ace a fissare il punteggio sul 5-3. Rapidamente si presentano tre matchpoint per Coric: tre servizi vincenti li cancellano altrettanto velocemente. Cobolli va fuorigiri col dritto e per il croato è agevole la conclusione della gara, 6-4. Sfiderà Rune.

Holger Rune – ATP Montpellier 2024 (foto via Twitter @OpenSuddeFrance)

[1] H. Rune b. M. Mmoh 7-6(6) 6-4

Avanza in tabellone la testa di serie n. 1 all’ATP 250 di Montpellier. Holger Rune vince, ma non convince. Ha il merito di chiudere in crescendo con un avversario che col passare dei minuti ha perso un pò di convinzione. Applausi per Michael Mmoh che avrà da recriminare per la miriade di occasioni con capitalizzate e per gli errori commessi nei momenti cruciali. Finisce 7-6(6) 6-4 in due ore e 3′ con il danese che affronterà Borna Coric.

Entrambi si presentano in campo determinati a portare a casa il primo parziale che potrebbe essere da spartiacque per il match. Holger Rune è alla ricerca di sé stesso ed è spesso in stato confusionale a non sapere bene cosa fare. Michael Mmoh, dal canto suo, regge bene con il servizio, ma pecca di esperienza in alcuni momenti preziosi del match. Chance tantissime, errori anche per un primo parziale deciso al tie-break e con il danese sempre costretto a recuperare lo svantaggio. In totale sono 10 le palle break comparse in campo nel corso di un primo set durato 1ora e 19’.

Il danese è il primo a perdere il suo turno di servizio dopo essere stato avanti 30-0. Siamo nel corso dell’avvio del match con il controbreak che non si fa attendere e arriva nel corso del game successivo, il quarto. Tanti errori con entrambi i giocatori molto attenti nelle situazioni di pericolo. Deve salvare un setpoint nel decimo gioco con collaborazione del suo diretto avversario, poi nel tie-break è il festival degli errori. Sbaglia una volee Rune e Mmoh sale 3-1. Il danese ha la lucidità per risalire 3-3, ma manda in corridoio un dritto che gli costa un altro minibreak. Mmoh non concretizza il vantaggio anche se riesce comunque ad arrivare a palla set. Si alza il livello del tennis del giovane Holger, tanto basta per aggredire l’americano in risposta e sfoderare un grande urlo liberatorio.

La vittoria del primo set libera Rune da ansie e paure: al servizio sforna tre ace nel suo primo turno di battuta del secondo set e poi strappa il servizio al suo avversario nel corso del terzo gioco con Mmoh che non riesce più a sfondare il muro danese con i suoi colpi. Rune va di fretta e lascia andare il braccio: tiene a “0” anche il quarto game.

Mmoh prova a gestire la situazione delicata, ma avanti 40-0 subisce un vincente da Rune prima di commettere due doppi falli che riportano il game in equilibrio. Altro pasticcio e palla break per il danese: varrebbe il matchpoint anticipato, ma Mmoh ritrova la prima di servizio e rimedia. Entrambi sono solidi al servizio, lo è anche Rune che va sotto 15-30 nel decimo game, ma poi ne viene fuori da gran campione dopo due scambi durissimi che gli spalancano le porte della semifinale.

 

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