ATP Miami, Sinner: "Sono stato bravo a restare forte mentalmente, poi dopo il primo set è cresciuta l'intensità del mio tennis"

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ATP Miami, Sinner: “Sono stato bravo a restare forte mentalmente, poi dopo il primo set è cresciuta l’intensità del mio tennis”

Jannik Sinner si presenta in sala stampa dopo la rimonta su Griekspoor e regala le sue massime: “Ogni volta che perdi un set devi preoccuparti, ma l’avversario nel tennis non è un fattore controllabile”

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Jannik Sinner - Miami 2024 (X @federtennis)
Jannik Sinner - Miami 2024 (X @federtennis)
 

Jannik Sinner pur soffrendo è riuscito a staccare il pass per gli ottavi di finale del Miami Open. Il secondo favorito del seeding della Florida ha rimontato l’olandese Tallon Griekspoor, ormai habitué sul cammino dell’azzurro, 5-7 7-5 6-1 in due ore e ventitré minuti di gioco andate in scena sul Centrale dell’Hard Rock Stadium.

Al prossimo turno per il 22enne altoatesino ci sarà l’australiano Christopher O’Connell che ha battuto il figlio d’arte Martin Damm junior al termine di una sfida eccezionalmente equilibrata che ha visto il n.°66 ATP trionfare solamente con un doppio tie-break: 7-6(5) 7-6(5). E’ rintracciabile un unico precedente tra il n. 1 d’Italia ed il 29enne nativo di Sydney, molto datato: secondo turno dell’ATP 250 di Atlanta 2021, vinse il giocatore aussie per 7-6(7) 6-4. In quello stesso torneo, il rosso del Val Pusteria avrebbe poi disputato alla sua prima – e finora unica – finale di doppio della carriera vincendo il titolo in coppia con Reilly Opelka.

D. Puoi parlarci di ciò che pensi di aver fatto meglio in partita dal punto di vista tattico, tecnico, mentale. In particolar modo ti chiederei di soffermarti sugli ultimi due set, nell’ottica di sapere come strutturerai il lavoro per il prosieguo del torneo e su quali aspetti ti soffermerai dopo questo match?

Jannik Sinner: “Credo che la grande differenza tra i set vinti e quello inaugurale sia dipesa soprattutto da una crescita generale dell’intensità del mio tennis. Ma bisogna comunque riconoscere che quando un avversario serve così bene come ha fatto Tallon [Griekspoor], diventa veramente dura reggere e stragli dietro. Specialmente perché è complicato entrare nello scambio. Lui poi è un giocatore molto forte, la sua prestazione odierna non mi ha minimamente sorpreso. Ha due armi come il servizio e il dritto, che sono di altissimo livello. Inoltre, anche nel gioco a rete si disimpegna ottimamente. Quindi le difficoltà del primo set vanno anche analizzate tenendo presente questi aspetti, fra cui al primo posto l’approccio che ha avuto. Io da parte mia, in quel momento, mi sono focalizzato sul fare al massimo quello che potevo controllare, quindi cercando di rimanere il più concentrato possibile sui miei games di servizio. Alla fine ho pagato un paio di brutti che mi sono costati il break e il set. Tuttavia, penso che si sia già capito, io ho avuto la sensazione in campo di aver disputato un buon primo set. Non mi sento di rimproverami granché. A volte devi soltanto accettare che il tuo avversario stia giocando molto bene e andare avanti, ed è ciò che ho fatto dopo aver perso il parziale. Restare mentalmente forte e continuare a giocare. Ora vedremo cosa accadrà al prossimo turno. Sarà sicuramente una partita difficile“.

D. Non avevi mai perso un set contro Griekspoor nei vostri tre precedenti confronti diretti. Quanto ti preoccupa l’andamento della partita odierna?

Jannik Sinner: “Ogni volta che perdi un set, devi preoccuparti. Prima della partita, si prepara il match sapendo alla perfezione le caratteristiche dell’avversario ed essendo a conoscenza di quali possano essere i piani tattici che attuerà. Però alla fine, quando affronti un grande giocatore come Tallon [Griekspoor, ndr] che ha dalla sua armi molto importanti, devi mettere l’intero tuo focus su di te e su quello che puoi controllare. L’avversario e le sue prestazioni nel tennis sono fattori che non si possono controllare. Quando un tennista serve in modo così efficace nei momenti decisivi di una partita come ha fatto lui, metterlo in difficoltà diventa durissimo per qualsiasi giocatore. Anche perché a quel punto si manifesta un ulteriore problema, dal punto di vista mentale ti senti abbattuto poiché in un amen puoi ritrovarti 4-4, 5-5 con i tuoi turni di servizio che sono lunghi e faticosi mentre l’avversario li tiene velocemente senza rischiare. In quelle situazioni è fisiologico sentirsi frustrato e cresce esponenzialmente il rischio che la partita ti scappi rapidamente. Ecco perché sono in fin dei conti soddisfatto della mia giornata, ero in una situazione davvero difficile e l’ho gestita nel modo corretto provando a scovare la strada che mi avrebbe consentito di vincere. Perciò sono felice“.

D. All’inizio della partita la divisione tra ombra e luce sul campo era insolita, alcune metà totalmente luminose ed altre al contrario completamente scure. Questo ha per caso infastidito in qualche modo la tua performance?

Jannik Sinner: “In realtà credo tu ti riferisca alla partita precedente alla mia. Quando sono entrato in in campo io, c’era solo ombra senza più nessuna parte al sole“.

D. Cosa pensi nello specifico di Chris O’Connell, tuo prossimo avversario?

Jannik Sinner: “Contro Chris [O’Connell, ndr], ho perso tre anni fa ad Atlanta nell’edizione in cui vinsi il torneo di doppio con Reilly [Opelka, ndr]. E’ un buon giocatore che può contare su un buon servizio. Poi si muove davvero bene, insomma giocatore tosto da affrontare. I miei allenatori comunque guarderanno nello specifico le sue ultime partite e mi forniranno così ulteriori feedback. Però penso che la cosa più importante sia rimanere focalizzato sulle mie cose, su quello che devo fare io in campo. Studierò sicuramente il mio avversario come faccio sempre, ma allo stesso tempo cerco di mantenere invariata la mia intensità di gioco come ho fatto molto bene nel secondo e terzo set di oggi. Se funziona, bene. In caso contrario, come successo oggi, devo trovare una soluzione alternativa. Vedremo, ciò che è certo è che sarà una partita difficile. D’altra parte si tratta del quarto turno in un grande evento, nessuno ci arriva per caso quindi dovrò stare molto attento“.

D. (Domanda sullo sci.)

Jannik Sinner: “No, non ci penso più. A volte fa bene alla parte mentale non stare sul campo da tennis, e staccare facendo cose diverse. Andare a sciare è per me sempre un sollievo. Anche perché mi vengono in mente le immagini di quando ero piccolo e sciavo con i miei amici. E’ così bello ricordare quei momenti. Difatti tra di noi (Jannik e i suoi amici) ci organizziamo in modo tale da poter almeno due volte all’anno sciare assieme. Anche quest’anno ci siamo andati ed è stato davvero bello poter vivere quelle giornate Sono momenti personali che è giusto vivere per recuperare sul lato mentale. Ma bisogna stare attenti. Si va veloce sulle piste da sci, è un attimo che cadi… Accadesse e mi rompessi qualcosa, sarebbe un grandissimo problema. Per fortuna ora sono molto più calmo sugli sci rispetto a quando ci andavo da piccolo. Non sono più il ragazzino di prima“.

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