Sinner, a quando numero 1? Forse Parigi, sicuramente Torino

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Sinner, a quando numero 1? Forse Parigi, sicuramente Torino

Ormai è solo questione di tempo per Sinner. Numero 1 indiscusso nella Race to Torino. Tra qualche settimana, al più tardi qualche mese, lo sarà del ranking

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Jannik Sinner – ATP Monte Carlo 2024 (foto via Twitter @atptour)
 

L’uomo del momento, l’angelo dalla faccia pulita, il ragazzo che tutti i padri vorrebbero per le proprie figlie, questo è ad oggi Jannik Sinner. Che, non guasta ricordarlo, è anche un tennista fenomenale, il giocatore ad oggi sicuramente più forte al mondo, nonostante il cannibale serbo Novak Djokovic lo preceda ancora nel ranking ATP. L’azzurro è però primo nella Race to Torino, migliore per distacco per quanto riguarda i punti guadagnati nel 2024 con 4300, addirittura 2990 punti in più del serbo e 2600 più del rivale designato, l’altro giovane fenomeno che tremare il mondo fa, Carlos Alcaraz. Dunque uno Slam e un 1000 vinti separano in pratica i due da Sinner. Alla luce di ciò, e soprattutto considerando lo status di forma dell’azzurro, capace di arrivare in fondo sempre e ovunque, appare quasi ineluttabile che nella Race del 2024 risulterà lui il n.1.

E dato che dopo le ATP Finals di Torino classifica del 2024 e classifica ATP coincideranno, Jannik diventerà il primo italiano sul trono del ranking mondiale. Ci sarebbe anche il “quarto incomodo”, l’amletico Daniil Medvedev, che è in realtà in termini di punti il più vicino, a 2650, quindi “soli” 1650 punti in meno del nativo di Sesto Pusteria. Considerando che però al russo manca un trofeo da Roma 2023, e che nei prossimi 3 mesi giocherà su superfici che non ha mai taciuto di non apprezzare (usando un eufemismo) l’impressione è che il gap possa solo aumentare. Assodato dunque che con altissima probabilità, quasi certezza, vedremo Sinner n.1 a fine 2024, quante sono le chance che l’avvicendamento al vertice avvenga prima? A dirla tutta abbastanza buone, dato che potrebbe coincidere con la prima classifica post Roland Garros.

Terra parigina, terra fortunata

I calcoli portano direttamente al Major rosso per un motivo molto semplice: fino al secondo Slam dell’anno Djokovic difende infatti solo 180 punti derivanti dai quarti di finale raggiunti a Roma, giusto il doppio di Sinner che ne portò a casa 90 venendo eliminato agli ottavi. Gli inseguitori Alcaraz e Medvedev difendono 1090 punti a testa, avendo vinto l’uno a Madrid e l’altro a Roma, dunque sono tagliati fuori (quasi del tutto il russo, parte molto indietro lo spagnolo). Certo, se Jannik dovesse vincere entrambi i prossimi 2 Masters 1000 potrebbe già sperare in un sorpasso…confidando però in un’uscita prematura del serbo sia nella capitale italiana che in quella spagnola. Due eventi che appare alquanto improbabile prevedere accadano in contemporanea.

Il difendere pochi punti potrebbe però in ogni caso dare modo all’italiano di accorciare ancora di più la distanza con Djokovic prima del Roland Garros, dove a Nole verranno scalati 2000 puntie a Jannik 45. Con l’attuale situazione di punteggio (virtualmente il serbo è a 9990 e l’azzurro a 8660) a meno che non fosse il 36enne di Belgrado ad alzare di nuovo la Coppa dei Moschettieri “basterebbe” un risultato migliore o uguale sui campi del Bois de Boulogne per completare il sorpasso e rivedere un giocatore con i capelli rossi, ma soprattutto un giocatore che fa riferimento al nostro tricolore, affiancato all’egida di n.1 al mondo. Appare quindi abbastanza chiaro che salvo clamorosi exploit dei n.3 e 4 ATP assisteremo per i prossimi mesi ad un’appassionante testa a testa tra il nuovo che avanza e l’onnipresente che non cede.

Estate in festa e Olimpiadi da n.1

Non dimentichiamo inoltre che sui campi parigini dopo meno di due mesi dal Roland Garros si dovrà tornare per la disputa delle Olimpiadi, e Sinner ha spesso ribadito come reputi entrambi i tornei grandi obiettivi. Appare però chiaro che il destino della kermesse olimpica sarà legato quasi a doppio filo al risultato che verrà riportato a giugno. Perché, se anche il secondo Slam dell’anno dovesse essere sollevato da Jannik, e soprattutto se il ritmo di marcia anche nei due 1000 precedenti sarà quello messo in campo finora, l’inizio dell’estate saluterà non solo una nuova stagione, ma anche un nuovo numero 1. E andare alle Olimpiadi con nessuno, neanche più Novak Djokovic davanti è sé, sarebbe già un risultato da incorniciare.

Ma anche il semplice districarsi tra questi calcoli, per capire non se, bensì quando, Jannik Sinner, un giocatore italiano, diventerà n.1 al mondo, è un sogno per il nostro Paese. Un meraviglioso traguardo per il nostro movimento. Siamo abbastanza sicuri di non star vivendo un sogno. Ma se così fosse…svegliateci dopo il Roland Garros. O al massimo all’indomani delle ATP Finals, quando a svettare sul globo sarà il tricolore del Bel Paese.

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