Li Na dice addio al tennis: "Il mio fisico ha detto stop"

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Li Na dice addio al tennis: “Il mio fisico ha detto stop”

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TENNIS – Con un lunghissimo messaggio su Facebook Li Na, tennista cinese numero 6 del mondo e vincitrice quest’anno dello Australian Open, ha dato l’addio al tennis. Le foto dei successi di Li Na

Li Na ha annunciato il suo ritiro dal tennis. Lo ha fatto usando Facebook, con un lungo messaggio dedicato ai suoi fan e alla sua famiglia. Prima tennista asiatica ad avere vinto una prova dello Slam, aggiudicandosi il Roland-Garros del 2011, e vincitrice del primo Slam della stagione in Australia quando si impose in finale a Melbourne sulla Cibulkova, la simpatica tennista cinese ha dovuto disertare per problemi fisici tutta la stagione sul cemento americano, saltando gli impegni di Montréal, Cincinnati e gli US Open

Il video tributo della WTA per l’addio della tennista:

Il fantastico discorso dopo la vittoria in Australia 2014:

Questo il messaggio postato su Facebook da Li Na (traduzione di Alessia Gentile):

Cari amici, per  quasi 15 anni abbiamo condiviso le nostre vite. Come rappresentante del mio paese ho girato il mondo giocando centinaia di partite nel circuito WTA, ho giocato per la squadra cinese di Fed Cup e ho partecipato a diverse olimpiadi. Voi siete sempre stati accanto a me, mi avete sostenuta, incoraggiata e spronata a dare il meglio di me.

Rappresentare la Cina è stato uno straordinario privilegio e un grande onore; avere la possibilità di attirare l’attenzione sul tennis cinese e in generale nel continente asiatico è stato qualcosa che resterà sempre dentro di me. Ma nello sport, come nella vita, anche le cose più belle hanno una fine.

Il 2014 è stato uno degli anni più significativi della mia carriera e della mia vita. Quest’anno e’ stato colmo di momenti bellissimi, specie quando ho vinto in Australia il mio secondo titolo del Grande Slam e ho avuto la possibilità di condividere quel momento con il mio paese, il mio team, mio marito e i miei fan. È stato anche un anno pieno di momenti difficili, che mi hanno portato a prendere la decisione di terminare la mia carriera professionistica.

Quel momento in Australia è stato pieno di felicità e della sensazione di aver compiuto qualcosa di straordinario. La decisione di appendere la racchetta al chiodo è stata molto più difficile rispetto a vincere sette partite di fila agli Australian Open. Ci sono voluti diversi mesi di dolori per arrivare alla decisione che i problemi cronici che ho non mi avrebbero mai più permesso di tornare la giocatrice di un tempo. Lasciare immediatamente lo sport è la decisione più giusta, per me e la mia famiglia.

Molte persone nel mondo del tennis sanno che la mia carriera è stata caratterizzata dai problemi al ginocchio destro; il nastro nero che ci mettevo sopra quando scendevo in campo era diventato una specie di segno di riconoscimento, e mentre il cerotto completava il mio look tennistico, i problemi al ginocchio alcune volte sono stati al centro della mia vita.

Dopo quattro interventi e centinaia di iniezioni per alleviare il gonfiore e il dolore, il mio fisico mi ha chiesto di fermare tutto questo. Le mie tre precedenti operazioni sono state al ginocchio destro. Lo scorso luglio mi sono operata anche a quello sinistro; dopo qualche settimana di ricovero ho riprovato a fare quanto era necessario per tornare in campo, ma stavolta sentivo che era diverso. Uno dei miei obiettivi principali era di guarire più in fretta possibile per essere pronta a partecipare al primo torneo WTA che si svolgeva a Wuhan, la mia città natale. Per quanto ci abbia provato il mio fisico mi ha detto chiaramente che, a 32 anni, non sarò più capace di competere di nuovo ad alti livelli, e questo sport è troppo competitivo, il livello è troppo alto e non ci si può permettere di non essere al 100%.

Vincere un torneo del Grande Slam e arrivare ad occupare la seconda posizione in classifica mondiale era proprio ciò che volevo per lasciare il tennis giocato. Per quanto sia stato difficile arrivare a prendere questa decisione, ora sono in pace, non ho rimpianti. Ricordate? Nessuno credeva che sarei riuscita ad arrivare così in alto. Questo mi ha dato lo stimolo per continuare ad andare avanti e provare a molte persone (e anche a me stessa!) che si sbagliavano.

Sono riuscita ad essere famosa a livello mondiale in uno sport che solo alcuni anni fa era quasi sconosciuto in Cina. Quello che sono riuscita a realizzare è andato oltre i miei sogni più ottimisti. Ciò che ho fatto per il mio Paese è una delle cose che mi rende più orgogliosa. Nel 2008 c’erano solo due giocatrici professioniste in Cina; oggi ce ne sono 10, e una di queste viene dalla mia città, Wuhan. Questo è straordinario. Serena Williams, Maria Sharapova e Venus Williams – con i loro 30 titoli Slam – stanno arrivando nella mia città per giocare davanti ai loro ammiratori cinesi. Così come non avrei mai pensato di vincere uno torneo dello slam, neanche nei miei sogni più grandi avrei pensato che alcune delle migliori giocatrici del mondo sarebbero venute a giocare qui a Wuhan.

L’apporto che sono riuscita a dare per la crescita dello sport in Cina è stato molto importante per me, ma non voglio fermarmi qui. Insieme alla IMG stiamo pensando a vari progetti su come possiamo continuare a far crescere il tennis in Cina. Questi progetti comprendono l’apertura della Li Na Tennis Academy, che prevede l’istituzione di borse di studio per i futuri campioni cinesi. Resterò comunque impegnata in “Right to Play”, un’organizzazione dedicata ad aiutare bambini disagiati ad emergere attraverso lo sport. La mia attività filantropica continuerà ed io dedicherò me stessa ad aiutare le persone più bisognose. Quello che una volta in Cina era solo un sogno adesso sta diventando realtà. La Li Na resterà per sempre una testimonial importantissima per la Babolat.

Dal punto di vista personale, non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita, con l’appoggio della mia famiglia e riallacciando i contatti con quelle persone con cui non ho avuto la possibilità di passare tanto tempo a causa dei miei impegni sportivi. Ho voglia di tornare a visitare quei posti in cui ho giocato e vedere il mondo con occhi nuovi. Ora vorrei rallentare e vivere la mia vita in modo più rilassato.

Il tennis è uno sport individuale e, da giocatrici, il nostro lavoro consiste anche nel passare molto tempo concentrate su noi stesse. Ma nessun giocatore potrà mai diventare un campione da solo, e nessuno lo sa meglio di me. Non c’è spazio a sufficienza per ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato e che hanno contribuito al mio successo, ma voglio comunque ringraziare alcuni che mi sono stati accanto nei momenti belli e in quelli brutti e che mi hanno aiutato a diventare la persona che sono ora

Quando ho cominciato a giocare a tennis ero solo una ragazzina che faceva uno sport come doposcuola, non avrei mai immaginato quale meraviglioso viaggio mi stava aspettando. Se solo avessi immaginato quale importante veicolo sarebbe stato il tennis per la Cina, insieme al mio successo! Questa è stata la gratificazione maggiore. Ho visto cambiamenti avvenire davanti ai miei occhi, bambine che cominciavano a giocare a tennis, si ponevano degli obiettivi e cominciavano a credere in loro stesse. Spero di essere riuscita a ispirare giovani ragazze nel mio Paese e di averle aiutate ad avere fiducia in quello che potevano realizzare. Qualunque cosa voi vogliate essere, un tennista, un dottore, un avvocato, un insegnante, vi incoraggio a credere in voi stessi e a seguire i vostri sogni. Se ci sono riuscita io, potete farlo anche voi! Dovete diventare l’uccellino che riesce a spiccare il volo. Lavorando duro, i vostri sogni si realizzeranno”.

Archivio pezzi su Li Na:
Li Na, la libertà è deliziosa (Vallotto)
Li Na, una racchetta per la libertà (Mastroluca)
Le 16 stelle WTA: Li Na (AGF)

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