WTA Madrid: Chirico non si ferma più, Cibulkova rimonta. Halep sfiderà Stosur

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WTA Madrid: Chirico non si ferma più, Cibulkova rimonta. Halep sfiderà Stosur

Al Premier Mandatory di Madrid prima semifinale in carriera per Louisa Chirico. Simona Halep vince contro Irina Begu dopo aver subito un bagel nel secondo set. Cibulkova batte in rimonta un’altra romena, Sorana Cirstea. L’ultima tennista a qualificarsi per le semifinali è Samantha Stosur

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D. Cibulkova b. [WC] S. Cirstea 4-6 6-3 6-3 (Diego Serra)

Vince Dominika Cibulkova ma soffre di nuovo maledettamente contro Sorana Cirstea, numero 127 WTA. I precedenti tra le due tenniste erano di tre vittorie a una per Cibulkova. Primo set e Cibulkova dopo aver sprecato due palle break nel secondo game, si fa brekkare nel game successivo, giocando male la prima palla di servizio. Nel nono game su battuta Cibulkova, la giocatrice rumena ha già un set point, che spreca. Cirstea chiude comunque nel game successivo per 6 a 4 il primo set. Secondo set e solite due palle break della Cibulkova nel secondo game, al solito non realizzate. Poi dominano i turni di battuta fino all’ottavo game, dove il gioco aggressivo della Cibulkova ha la meglio sulla Cirstea, all’improvviso colta da imprecisione da braccino. Break e Cibulkova che serve per il set, chiuso per 6 a 3.

Nel terzo set le tenniste si scambiano il servizio nei primi due game, poi è Cirstea a perdere la battuta nel terzo e nel quinto game, e il più per Cibulkova sembra fatto. Sembra… perché la slovacca gioca un orribile ottavo game col servizio del tutto inceppato e perde il game a zero. Fortuna sua che nel game successivo una stanca Cirstea si fa di nuovo brekkare, regalandole il game, il set e il match. Chiave dell’incontro sicuramente il calo al servizio della rumena nel terzo set, e la coriacea resistenza della Cibulkova pur in un momento di forma non straordinario.

[6] S. Halep b. I. Begu 6-3 0-6 6-1 (Emmanuel Marian)

Simona Halep, unica testa di serie rimasta in gara in questa bizzarra settimana madrilena, vince il derby rumeno di quarti di finale contro Irina-Camelia Begu. La numero 34 del mondo, presumibilmente sfinita dopo aver passato circa sei ore sui campi della Caja Magica per avere ragione di Bouchard, Muguruza e McHale nelle tre partite più lunghe del torneo, riesce comunque a opporsi con fierezza a una campionessa che forse non ha ancora ritrovato la retta via dopo un inizio di stagione poco rassicurante.

Su un Manolo Santana spettrale nei suoi preoccupanti vuoti di pubblico la Begu parte con un doppio fallo, deteriore antipasto del break che la meno nobile delle connazionali in campo concede in apertura. La numero 7 del mondo mette in scena qualche sprazzo del suo tipico arsenale anticarro, difendendosi aggressivamente anche sulle palle più remote e costringendo Irina a soluzioni sempre più estreme che spesso la mandano fuori giri. Halep, in ripresa ma ancora lontana dalla sua versione migliore, nei turni di battuta un poco scricchiola, trovandosi per ben tre volte su quattro sotto 0-30, ma le tre palle break del primo set le concede tutte insieme, per giunta consecutivamente, nel sesto game: la tennista di Costanza si ricorda nel momento di estrema difficoltà di essere una maestra di tattica e applicazione mentale, e finisce per salvarsi imbrigliando Begu in scambi senza via d’uscita, controllando fino al termine quel che resta del primo parziale.

Sembra il preludio a una giornata tranquilla per Simona, che invece, in modo del tutto imprevisto, si assenta dal match per venti minuti, quanto basta per incassare un clamoroso 6-0 nella seconda frazione. La testa di serie numero 6, scarica e fallosa, subiti due consecutivi break nel primo e nel terzo gioco molla completamente il set, risparmiando energie preziose per l’ormai inevitabile “terzo”. Qui la favorita si ridesta dal temporaneo torpore e strappa il servizio all’avversaria nel secondo gioco, salvandosi con il tipico rovescio anticipato sull’estremo tentativo di ribellione di Begu nel game seguente. Simona, rinfrancata, ottiene un altro break in dirittura d’arrivo e vince, ma certamente non convince del tutto: la naturale favorita del torneo attende ora in semifinale una tra Samantha Stosur e Patricia Maria Tig.

[Q] L. Chirico b. D. Gavrilova 7-6(1) 6-2 (Federico Carducci)

Non si interrompe il sogno ad occhi aperti di Louisa Chirico. La 19enne del New Jersey, alla terza partecipazione in un WTA Premier raggiunge le semifinali del torneo di Madrid superando la naturalizzata australiana Daria Gavrilova in due set. In un torneo che sinora ha regalato sorprese continue, la più clamorosa è certamente questa ragazza americana, arrivata nella capitale spagnola da numero 130 del mondo e partita dal tabellone di qualificazione e giunta al penultimo atto dopo aver estromesso la serba Ana Ivanovic ed aver approfittato del ritiro di Vika Azarenka. Con questo risultato la Chirico fa già un balzo di 55 posizioni in classifica e raggiunge il numero 75. Malgrado la sconfitta di oggi positivo il torneo anche della Gavrilova, che non infilava una striscia di 3 vittorie consecutive dall’Australian Open e che negli ottavi aveva estromesso la due volte vincitrice e campionessa in carica Petra Kvitova.

Vittoria complessivamente meritata per la statunitense, che sin dal primo scambio ha imposto il ritmo alla partita, mettendo spesso in difficoltà la Gavrilova, a sua volta molto brava a coprire il campo ed a spostarsi a gran velocità. Il primo set è molto equilibrato, con le due giocatrici che mantengono il loro turno di servizio, pur con qualche piccola differenza. L’americana, infatti, in sei turni di servizio concede alla sua avversaria appena sei punti, mentre la russa naturalizzata australiana nell’ottavo game di servizio è costretta a fronteggiare una palla break, oltre a dover spesso ricorrere ai vantaggi nei suoi turni di battuta. In un set cosi equilibrato era inevitabile la conclusione al tie-break rivelatosi, contrariamente al resto della frazione, assolutamente a senso unico. La Chirico infatti saliva rapidamente 3-0, trovando due mini-break, e dopo averne concesso uno alla Gavrilova infilava un parziale di quattro punti consecutivi sopratutto grazie alla spinta costante dei suoi colpi e ad un’avversaria estremamente imprecisa e fallosa.

La seconda frazione regalava maggiori emozioni: dopo un turno di servizio a 0 della numero 39 del mondo, l’americana concedeva le prime due palle break della sua partita. La Gavrilova non riusciva a sfruttarle, ed anzi nel game successivo, il più lungo e combattuto del match, doveva cedere per la prima volta il servizio dopo aver salvato 3 palle break e mancato due occasioni per chiudere il game a suo favore. L’australiana accusa il colpo, tanto che la Chirico non ha difficoltà a mantenere il servizio nel quarto gioco ed anzi nel quinto gioco si procura una ulteriore palla break. L’allieva di Nicole Pratt, intervenuta due volte nel corso del match, riesce a salvare il suo turno di battuta ed a rimanere agganciata nel punteggio, ma non impensierisce mai la statunitense che sale agevolmente 4-2. La fiammella della speranza per la Gavrilova si spegne definitivamente nel settimo gioco quando, dopo l’ennesimo game di servizio ai vantaggi, l’americana le strappa nuovamente il servizio, andando a condurre 5-2. L’ultimo game vede la Gavrilova lasciare andare il braccio e provare il tutto per tutto, riuscendo anche a procurarsi due palle-break. L’americana, però, dopo aver tremato per qualche istante reagisce, le annulla, e si procura un primo match point, vanificato da un errore di rovescio al termine di uno scambio durissimo. L’australiana non molla, si arrampica con le unghie e con i denti al match e si procura una terza occasione per il break, che l’americana vanifica prima di chiudere con uno smash al secondo match point.

S. Stosur b. P. Tig 6-3 6-4 (Riccardo Sozzi)

Circondate dalla sera di Madrid, appena dopo il match di Rafael Nadal, scendono in campo Samantha Stosur e Patricia Maria Tig in una sfida inedita per un posto in semifinale. Tra le due non vi sono precedenti.
Il match è più equilibrato di quanto il punteggio racconta, le due stasera pressapoco si equivalgono e le statistiche del primo set evidenziano bene i valori in campo, sottolineando come l’australiana Stosur abbia conquistato la prima partita grazie alla maggiore esperienza e freddezza sui punti importanti, che fanno tutta la differenza del mondo, come la risposta vincente col rovescio lungo linea che le permette di andare a servire per il set.

Il secondo set è quello che regala più emozioni, passato lo spavento del primo parziale ora la Stosur sembra giocare con la giusta grinta per andare a chiudere la partita; al contrario la Tig paventa qualche incertezza di troppo che la portano ad offrire due palle break già nel terzo gioco, che sarà il più lungo del match. Il break fortunatamente per la rumena non arriva, ma l’illusione di averla scampata dura solo per pochi minuti, e questa volta per la Tig non c’è niente da fare, sul 3-3 cede la battuta a quindici e la partita finisce lì.

Grande vittoria per Samantha Stosur che si guadagna la semifinale qui a Madrid esprimendo un tennis concreto ed intelligente a conferma delle ottime partite sin qui disputate in questo torneo. Tutto sommato buona la prova di Patricia Maria Tig, che forse paga un po’ di stanchezza a seguito dell’ottimo torneo da lei disputato e che aveva infervorato i tanti tifosi rumeni presenti anche stasera. Ciò che le è mancata è stata soprattutto la grinta e la freddezza necessaria a concretizzare gli ottimi spunti su cui più volte la sua avversaria si è trovata in difficoltà.

Risultati:

[Q] L. Chirico b. D. Gavrilova 7-6(1) 6-2
[6] S. Halep b. I.C. Begu 6-3 0-6 6-1
D. Cibulkova b. [WC] S. Cirstea 4-6 6-3 6-3
S. Stosur b. [Q] P.M. Tig 6-3 6-4

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