Tsonga: "Non sono sicuro di arrivare in semifinale"

Interviste

Tsonga: “Non sono sicuro di arrivare in semifinale”

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TENNIS ROLAND GARROS ATP- incontro di primo turno: J. Tsonga b. E. Roger Vassellin 7-6, 7-5, 6-2.

L’intervista del dopo partita a J. Tsonga.

Traduzione di Yelena Apebe

D. Ho una domanda sulla programmazione. Volevo sapere qual è stata la tua reazione quando hai saputo che Nadal giocherà domani il suo primo match sul Lenglen.

R. Ah… Non lo sapevo, ma lui è contento di questo?

D. Non gliel’ho chiesto. Tu saresti contento?

R. Si, sicuramente. Ad ogni modo, è un campo importante ma per me non costituisce un problema. Ho giocato alcuni match sul Lenglen e se dovessi rigiocare su quel campo, ne sarò contento.

D. Capita spesso durante il torneo che i tennisti giochino sul Lenglen ma , nel caso dell’otto volte campione e per la quarta volta difensore del titolo, giocarci già nel primo match suona un po’ strano, no?

R. Non lo so. Forse devi chiedere a lui, non posso esprimere un’opinione al suo posto.

D. Questo non ti sembra strano?

R. Non proprio. Come ti ho già detto, è un campo importante, c’è la televisione, perciò puoi essere visto ovunque, in tutto il mondo intendo. Ma è una cosa che non riguarda me. Aspetto di sapere cosa dirà ma mi auguro che per lui vada bene.

D. Puoi parlarci del match e di come ti sentivi là fuori.

R. Mi sento piuttosto bene. Ho giocato un buon tennis. All’inizio non sono stato abbastanza aggressivo ma, in seguito ho giocato un po’ meglio. E ho vinto questo match in tre set perciò è una buona cosa.

( Il Moderatore chiede vengano fatte domande in francese)

D. Sembra che i francesi non abbiano domande da porti sul tuo match. Visto che sono un giornalista belga ho una domanda. Adesso potresti giocare contro David Goffin, cosa diresti a riguardo? In questo momento sta giocando contro Melzer.

R. Beh, aspetterò che finisca il match ma, se dovessi giocare contro David, so che gioca bene sulla terra. Lo so perché mi ricordo quando qui al Roland Garros aveva giocato molto bene contro Roger, credo. È un giocatore pericoloso , ma penso che potrei batterlo.. Ho già giocato contro di lui, e l’ho battuto. Sarò molto felice se dovessi affrontarlo.

D. Sei sicuro di arrivare in semifinale quest’anno?

R. No, non ne sono convinto. Non ancora. A volte ti convinci solo quando l’obiettivo è raggiunto. Oggi è andata bene, un turno è abbastanza. Penso a un match alla volta. Il prossimo sarà contro David Goffin o Jurgen Melzer e sarà un turno importante. Mi concentrerò su questo.

D. Ho una domanda che non riguarda per niente il match.

R. Mi piacciono queste domande.

D. Beh, aspetta prima la domanda. Abbiamo i migliori giocatori al mondo che non vivono nel paese che invece rappresentano. Mi piacerebbe sapere per quali ragioni hai preso la tua decisione e che cosa ne pensi delle tasse in Europa, che sono veramente alte?

R. Non è una domanda appropriata. Questo è il Roland Garros. (ridendo)

D. Ho una domanda riguardo al difficile rapporto, alcune volte, tra i giocatori francesi e il pubblico francese. Settimana scorsa, per esempio, Alizé Cornet era a Strasburgo. La gente le fischiava contro. Ha detto di esserci rimasta male. Questo accade spesso. Tu cosa ne pensi? Diresti che il pubblico francese pretende molto di più dai giocatori francesi rispetto a quelli stranieri?

R. Beh, sono molto esigenti se non stai vincendo, questo è vero. E, si sa, il pubblico francese è speciale perché se vinci puoi fare quello che vuoi, più o meno. Ma se perdi, non puoi fare nulla, contano anche i minimi dettagli e ti faranno pagare la sconfitta. Questo è quanto. Ma i francesi sono così e io sono francese come loro. Fa parte del gioco. Devi accettarlo. Può essere grandioso quando tutto funziona bene ma, diventa deludente se vieni criticato o la gente ti fischia. Non è quello che vorresti perché siamo tutti orgogliosi e abbiamo la nostra personalità perciò, quando questo accade,ci rimaniamo male.

D. Diresti che è un bene essere un tennista in Francia?

R. Beh, ad essere sincero, mi piace. È quando sono in Francia che gioco il mio miglior tennis, quando il pubblico è con me. E oggi, francamente non ho nulla di cui lamentarmi. Sono molto felice di giocare con il pubblico francese.

 

 

 

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