TENNIS – Ernests Gulbis liquida senza problemi Tomas Berdych e centra la prima semifinale in carriera in un Major. Venerdì affronterà Novak Djokovic che ha stroncato le velleità di Raonic in tre set.
Il tabellone maschile ha la prima semifinale. Se per Ernests Gulbis sarà la prima volta in carriera tra i primi quattro di uno Slam, per Novak Djokovic si tratta della ventiduesima volta, la sesta a Parigi.
I precedenti tra i due, che si allenavano da ragazzi all’accademia di Nikki Pilic, vedono il serbo avanti quattro a uno, con Djokovic che ha vinto l’ultimo precedente nel 2011 ed anche l’unica partita giocata sulla terra proprio al Roland Garros nel 2008 ( 75 76 75).
(18) E. Gulbis b (6) T. Berdych 63 62 64 ( da Parigi, Antonio Garofalo)
La Francia porta bene ad Ernests Gulbis, che dopo aver vinto a Nizza e Marsiglia in questa stagione, centra la prima semifinale in un torneo dello Slam a Porte d’Auteuil.
Già contro Federer si era ammirata una versione doc del lettone ma oggi sul Lenglen Gulbis ha letteralmente travolto Tomas Berdych, numero sei del mondo, dando una dimostrazione di grandissima solidità.
Con questa vittoria Gulbis è virtualmente top-10: se Gael Monfils non dovesse vincere il torneo approderà per la prima volta tra i primi giocatori del mondo, per la verità un po’ in ritardo visto il talento che si ritrova.
La partita non ha storia: troppo poco incisivo Berdych con la battuta e con il diritto , i suoi colpi migliori: solo il 50% di prime in campo e solo il 42% di punti con la seconda, addirittura sedici errori da fondo con il solo diritto.
Gulbis invece ha fatto la partita dall’inizio alla fine e l’ha fatta bene: 31 vincenti e solo 17 errori.
“ Chiedo scusa a Tomas, ho preso tutte le linee del campo oggi! E’ stato il miglior match del torneo per me oggi” ha detto sorridendo a fine match il simpatico lettone. Che poi ha scherzato anche sulla sua nota capacità di godersi la vita: “ Se organizzerò una festa stasera per festeggiare la semifinale? Beh ho due giorni liberi fino a venerdì”.
Fa freddo sul Lenglen, un vento abbastanza percettibile crea qualche fastidio nel lancio di palla ai giocatori.
Quando Berdych si ricorda di scendere in campo siamo già sullo 0-4. Il lettone gioca a piacimento disegnando il campo col rovescio ma anche col diritto fa male, splendido il lob che gli regala il doppio break di vantaggio.
Il ceco prova a reagire, approfitta di un paio di errori gratuiti di diritto di Gulbis e accorcia le distanze.
Per la verità poi Berdych ha anche la palla per recuperare anche il secondo break ma Gulbis lo inchioda con due ace: il ceco alza gli occhi al cielo, affossa il successivo dritto in rete e cede il primo parziale.
E’ francamente difficile andare lontano con il 29% di punti sulla seconda e solo tre vincenti.
Il secondo set inizia come il primo, break in apertura suggellato da una mortifera palla corta e da un rovescio lungolinea vincente.
Quello che impressiona di Ernests sono i miglioramenti nella fase difensiva e la concentrazione sulla partita, elementi che spesso in passato gli erano costati cari.
Berdych non si riprende più e cede un altro turno di battuta: lo stadio è tutto per il lettone e l’angolo del ceco sprofonda dentro le inguardabili magliette floreali.
Non c’è nulla da fare per Berdych nemmeno nel terzo parziale, troppo ispirato Gulbis che ottiene il break nel primo gioco, non concede nulla al servizio e sul 5-3 ha già un match-point.
Berdych lo annulla con un ace ma è il canto del cigno. Al cambio di campo Gulbis si procura altri due match point con due ace: basta il primo perché il ceco affossa in rete il rovescio e i fiori sulla sua maglietta appassiscono del tutto dopo neanche due ore di partita.
N. Djokovic b. M. Raonic 75 76 (5) 64 (Da Parigi, Daniele Flavi AGL)
Era il quarto di finale più atteso ma “Nole” Djokovic il grande favorito non ha tradito le aspettative dei tifosi francesi ed ha sconfitto in tre set molto combattuti ed a tratti veramente divertenti, 75 76(5) 64 il risultato finale, uno dei giocatori più caldi del momento; il canadese Milos Raonic dal super servizio quasi sempre sopra i 200 chilometri all’ora e che solo una quindicina di giorni fa sulla terra rossa del Foro lo aveva portato al terzo per la prima volta (il precedente incontro era del 2013 in Coppa Davis sempre sulla terra e fini sempre con la vittoria del serbo). Nole con questa vittoria raggiunge Rafa Nadal nel numero delle semifinali Slam a quota 22 (ma domani ovviamente il maiorchino può risuperarlo battendo il connazionale Ferrer) ed agguanta campioni del calibro di Borg e Wilander a quota 6 semifinali a Parigi superando Agassi e Lendl e scusate se è poco.
Dall’inizio dell’anno Djokovic ha perso solo con i due svizzeri Wawrinka in Australia e con Federer a Dubai ed a Montecarlo ed ora tutti attendono la grande finale di domenica, la rivincita dello scorso anno contro il vincitore di ben 8 Roland Garros e numero uno del mondo Rafa Nadal. Ma prima di domenica bisogna pensare alla semifinale ed a quel Gulbis che sta andando come un treno (con la semi di oggi ha migliorato il suo record dei quarti del 2008) e che non ha lasciato scampo neanche a Berdych, dopo Federer e del quale Nole intervistato, dall’istrionico Santoro a fine partita, non può che parlarne bene. “Sono veramente contento per come ho giocato oggi – ha spiegato Nole sotto lo sguardo soddisfatto di Guga Kuerten – non è mai facile giocare contro uno che serve ad oltre 200 all’ora. La fine del secondo parziale è stato il momento clou di tutto l’incontro e sono stato bravo a rimanere sempre concentrato. Questa settimana voglio parlare sempre in francese per i miei tifosi transalpini…. e mentre pronuncia questa frase alza le braccia la cielo per4 ricevere il caloroso applauso dello Chatrier. Con Gulbis sarà veramente dura perché sta giocando alla grande e dovrò rimanere sempre concentrato”.
Della divertente partita di oggi potete leggere la cronaca nel nostro sempre aggiornatissimo live e vedere le statistiche in pagina.