La settimana degli italiani: il segno di Camila Giorgi, la tenacia di Sara Errani. Male gli uomini - Pagina 3 di 3

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La settimana degli italiani: il segno di Camila Giorgi, la tenacia di Sara Errani. Male gli uomini

Settimana nel segno di Camila Giorgi e del torneo di Katowice. Brava anche Sara Errani a Charleston, solite cattive notizie dall’altra metà del cielo. Male Bolelli a Marrakech

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Molto più a tinte fosche la ricapitolazione relativa al settore maschile, secondo un triste canovaccio che in questo 2016 ha visto come migliore risultato raggiunto dai tennisti italiani, addirittura una sola semifinale, quella ottenuta da Paolo Lorenzi nel torneo di Quito.
A Houston era iscritto Paolo Lorenzi, torneo nel quale nel 2013, raggiungendo i quarti di finale, colse una delle prime grandi soddisfazioni nel circuito maggiore: il senese tornava alle gare un mese dopo il week-end del primo turno del World group di Coppa Davis a Pesaro, nel quale aveva vinto i due singolari disputati(battendo Marco Chiudinelli , 146 Atp in 5 set e, a passaggio del turno acquisito, Antoine Bellier, numero 670 del mondo, sconfitto 6-2 6-3). In Texas questa volta Paolo, che era testa di serie numero 8, ha giocato male e, opposto al primo turno alla giovane speranza del tennis statunitense, l’ancora diciottenne Tommy Paul, vincitore del Roland Garros juniores 2015 e numero 200 del mondo, gli ha fatto cogliere la prima vittoria in assoluto in un torneo del circuito Atp col punteggio di 6-2 6-3 in 1h02’ di partita.
Il circuito Atp prevedeva anche l’unico torneo previsto quest’anno in Africa, il Gran Prix Hassan II, tradizionale tappa marocchina quest’anno spostato a Marrakech dalla sinora abituale sede di Casablanca: al tabellone principale hanno preso parte Simone Bolelli e Lorenzo Giustino, il quale è entrato dalla porta di servizio delle qualificazioni. Per il bolognese si è trattato di un torneo in chiaroscuro: al primo turno è arrivata contro il giapponese Taro Daniel, novuntunesimo giocatore al mondo, finalmente la prima vittoria dopo sei mesi contro un top 100(l’ultima era stata a Shenzen i primi giorni di ottobre, quando sconfisse Victor Estrella Burgos): in un sfida tra due giocatori autori di un pessimo inizio 2016 (anche il giapponese quest’anno aveva vinto, come Simone, una sola partita), Bolelli ha fatto valere la miglior classifica e la maggiore abitudine alla terra battuta per aggiudicarsi, non senza patemi nel corso dell’incontro, il passaggio al secondo turno, archiviato col punteggio di 7-5 6-4 in un’ora e cinquantatrè minuti. Al secondo turno Simone avrebbe dovuto incontrare il diciannovenne Borna Coric, quarantottesimo giocatore al mondo, ma un problema al ginocchio sinistro gli ha impedito di scendere in campo e lo ha costretto a ritirarsi. Una brutta tegola per Simone, che già durante gli Australian Open aveva avuto degli acciacchi che lo avevano costretto a stare fuori dal circuito per un mese (intanto ha saltato anche Montecarlo, rinunciando alle quali): dopo un brutto inizio d’anno avrebbe avuto bisogno di una bella iniezione di fiducia e di continuità, anche perché entro il prossimo mese ha per lui pesanti cambiali (ottavi a Madrid e quarti a Bucarest) che potrebbero costargli addirittura una dolorosa uscita dai primi 100.
Come già accennato, è stato molto bravo a qualificarsi Lorenzo Giustino: il ventiquattrenne napoletano ha sconfitto prima il belga Kimmer Coppejans, 145esimo del ranking Atp, al termine di una battaglia di quasi due ore e mezza col punteggio di 5-7 6-4 6-3. Al turno decisivo, il nostro giocatore ha guadagnato il secondo accesso in carriera (dopo Bucarest 2015) in un tabellone principale di un evento Atp, sconfiggendo un sempre pericoloso Andrei Rublev: il giovanissimo ed incostante talento russo, numero 158 del mondo, è stato eliminato da Giustino 6-4 6-3 in 1h24’.
Nel primo turno il tennista napoletano ha affrontato l’uzbeko Denis Istomin  giocatore in difficoltà (una sola vittoria per lui nel circuito maggiore nel 2016), ma pur sempre settantaduesimo del ranking Atp e giocatore esperto del circuito maggiore: Lorenzo ha lottato alla pari (nel primo set non ha mai perso il servizio e nel secondo ha ceduto una volta in più dell’avversario la battuta), ma ha perso 7-6(1) 6-4 in 1h46’, rimandando così il primo successo nell’Atp World Tour.

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