WTA Dubai: Roberta Vinci bella solo a metà, fuori anche Jankovic

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WTA Dubai: Roberta Vinci bella solo a metà, fuori anche Jankovic

Roberta Vinci illude fino al 5-4 del secondo set, subendo la rimonta di Krystina Pliskova. Fra le altre superano il primo turno Caroline Garcia, Samantha Stosur e Ekaterina Makarova. Ons Jabeur estromette dal torneo Anastasia Pavlyuchenkova

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Inizia oggi il Premier 5 di Dubai con 12 match di primo turno. Molte stelle al via, ma anche molte assenze. Il forfait di Johanna Konta, che si aggiunge ai tanti altri annunciati nei giorni scorsi, stravolge in parte il tabellone che era stato sorteggiato poco prima. Barbora Strycova viene spostata nel suo slot, mentre Mandy Minella è la lucky loser entrata nel main draw.

Roberta Vinci, fresca trentaquattrenne ha l’opportunità di riscattarsi contro Krystina Pliskova, giocatrice in ascesa e gemella di Karolina. Pliskova parte forte e si procura 2 palle break, ma Roberta le annulla entrambe e conquista il primo game. Vinci prova spesso a variare il ritmo e con l’aiuto del servizio mantiene la testa del set. Nel quarto game Roberta concede un’altra palla break mandando fuori il dritto in uscita dal servizio, ma Pliskova sbaglia la risposta e Vinci riesce a tenere la battuta. Nel game successivo arriva la prima palla break per Roberta, che converte ottenendo il punto con uno smash a rimbalzo. Roberta non conferma il break appena ottenuto e con un dritto in uscita dal servizio fa rientrare nel set l’avversaria. Sul 4-3 la tarantina si procura due palle per tornare avanti di un servizio al termine di uno scambio lungo in cui costringe all’errore Pliskova, che è costretta ad arrendersi sulla prima dopo un punto rocambolesco in cui viene penalizzata dal nastro. Roberta serve bene e si procura due set point e con gran dritto lungo linea porta a casa il parziale. Il calo al servizio della ceca accusato dalla seconda parte del primo set dopo un ottimo inizio prosegue anche nel secondo; infatti concede immediatamente tre palle break e regala il servizio a Vinci sulla terza commettendo un doppio fallo (il secondo del game). La pugliese sale sul 2-0, aiutata anche dai molti errori commessi dalla sua avversaria. Pliskova dimostra di non essere una giocatrice solo di potenza, poiché riesce a giocare molte smorzate perfette. Sul 3-2 Roberta si ritrova sotto 0-40, vince quattro punti consecutivi, concede poi un’altra palla break su cui Pliskova sbaglia la risposta (colpo croce e delizia oggi), non sfrutta un’altra palla del 4-2 e sulla quinta palla break concessa il suo rovescio esce di poco. Il match inizia a cambiare. Il servizio di Pliskova torna a funzionare e scavalca Vinci portandosi sul 4-3. Roberta non demorde e tiene il servizio dopo aver annullato una palla break. Nel game successivo Pliskova torna a non essere incisiva con la battuta e Roberta va a servire per il match conquistando il break con uno smash che Krystina non controlla. Vinci non riesce a completare l’opera e con un dritto in rete restituisce il servizio di vantaggio. Pliskova tiene a fatica il servizio annullando due palle break. Nel gioco successivo ottiene 3 set point: i primi due sono annullati con merito dalla tarantina, ma sul terzo commette un doppio fallo.

Nel terzo set Roberta non reagisce nonostante i consigli del suo allenatore. Sul 3-2 arriva il break per Krystina, che non concede alcuna opportunità di rientrare nel match all’avversaria, sebbene alcuni game li abbia vinti ai vantaggi. Sul 5-2 si procura il primo match point, ma Roberta si salva con un dritto vincente dopo essersi aperta il campo con una buona prima; ne ottiene un altro grazie ad un dritto in rete di Vinci, ma sbaglia la risposta e, seppur a fatica, l’azzurra riesce ad allungare l’incontro. Tornata al servizio Pliskova non si deconcentra e con una buona stop volley conquista il match alla prima palla utile del game. Roberta Vinci gioca bene per due set, ma cede alla distanza come contro l’altra Pliskova. È solo mancanza di condizione o un blocco mentale? Al secondo turno la tennista ceca affronterà la vincente del match Davis-Minella.

 

La giornata è stata inaugurata da Caroline Garcia, testa di serie n. 15, che supera la svedese Johanna Larsson con un doppio 6-3. Il primo set è lottato, con Larsson che non riesce ad approfittare dei tanti errori di Garcia, che fa la partita nel bene e nel male, non convertendo nessuna delle quattro palle break a disposizione. La transalpina è brava a sfruttare la quinta palle break del set nell’ottavo gioco e a chiudere nel successivo dopo aver salvato una palla del contro break. Nel secondo parziale l’equilibrio si rompe già nel quinto game in favore di Garcia, che conquista il match in risposta alla prima occasione, perdendo solo cinque punti nei suoi turni di servizio. Al secondo turno affronterà la vincente del match Shvedova-Puig. La cinese Qiang Wang supera contro pronostico la giovane lettone Jelena Ostapenko, autrice di ben 10 doppi falli e un solo ace, per 7-6 6-2. Al prossimo turno se la vedrà con la tunisina Ons Jabeur, che con il suo gioco imprevedibile e vario è stata artefice dell’eliminazione della n. 14 del seeding Anastasia Pavlyuchenkova, prima testa di serie ad abbandonare il torneo. Nel primo set la tennista russa spreca un vantaggio più volte, facendosi riprendere da 5-3 e da 6 punti a 4 nel tie-break, perso poi per 8 a 6. Nel secondo parziale Jabeur commette molti errori e riesce a tenere un solo turno di servizio nel secondo game. Nel set decisivo Pavlyuchenkova appare scarica e poco convinta nelle discese a rete, dopo un iniziale scambio di break la tunisina mette a segno quello decisivo nel terzo gioco e da lì in poi concede le briciole al servizio ad una fallosa Pavlyuchenkova. Samantha Stosur, testa di serie n. 12, supera con un periodico 6-3 la qualificata cinese Kai-Lin Zhang. Il secondo set è stato più complicato del previsto per l’australiana, che riesce a compiere l’allungo decisivo nel momento quasi sempre determinante, ovvero sul 3 pari. Al prossimo turno giocherà contro la vincente del match Zhang-Konjuh.

La qualificata cinese Saisai Zheng supera la spagnola Lara Arruabarrena per 6-4 3-6 6-3 dopo due ore e venti minuti. Adesso sfiderà Elina Svitolina, testa di serie n. 7. La lettone Anastasia Sevastova sconfigge la romena Irina Camelia Begu per 6-1 7-5 e ora aspetta la vincente del derby statunitense tra Riske e Vandeweghe. La giovane nipponica Naomi Osaka prevale sulla qualificata di Taipei Kai-Chen Chang con il punteggio di 6-2 6-4. La svizzera Viktorija Golubic supera al termine di una maratone di due ore e quarantaquattro minuti la wild card turca Cagla Buyukakcay per 6-7 6-3 6-2. Al prossimo turno affronterà la vincente dell’interessante incontro tra Wozniacki e Kasatkina. L’ex top ten Ekaterina Makarova sconfigge con pochi patemi la qualificata cinese Lin Zhu per 6-3 6-1 in poco più di un’ora. Adesso proverà a superare anche l’ostico ostacolo rappresentato da Dominika Cibulkova, terza favorita del torneo. Jelena Jankovic cede nettamente per 6-1 6-3 alla wild card Mona Barthel, che ora avrà il difficile compito di arginare la voglia di riscatto della connazionale Angelique Kerber. Dopo quasi tre ore di gioco la tedesca Laura Siegemund elimina la qualificata iberica Silvia Soler-Espinosa per 6-7 6-4 7-6 e al secondo turno sfiderà una tra Putintseva e Bellis.

Risultati:

[15] C. Garcia b. J. Larsson 6-3 6-3
[Q] S. Zheng b. L. Arruabarrena 6-4 3-6 6-3
Q. Wang b. J. Ostapenko 7-6(1) 6-2
[12] S. Stosur b. [Q] K. Zhang 6-3 6-3
E. Makarova b. [Q] L. Zhu 6-3 6-1
N. Osaka b. [Q] K. Chang 6-2 6-4
V. Golubic b. [WC] C. Buyukakcay 6-7(4) 6-3 6-2
A. Sevastova b. I. Begu 6-1 7-5
[Q] O. Jabeur b. [14] A. Pavlyuchenkova 7-6(6) 2-6 6-4
[WC] M. Barthel b. J. Jankovic 6-1 6-3
K. Pliskova b. [16] R. Vinci 3-6 7-5 6-3
L. Siegemund b. [Q] S. Soler-Espinosa 6-7(4) 6-4 7-6(3)

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ATP Miami, l’Italia del tennis si ferma: tra Sinner e il titolo c’è il tabù Medvedev (live su Ubitennis dalle 19)

In uno dei giorni più importanti della storia del tennis italiano Jannik dovrà superarsi per battere un giocatore che in passato ha fatto soffrire ma mai battuto

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Cinque a zero. Questo lo score dei precedenti tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner, tutti a favore del russo. Si deve partire inevitabilmente da qui per analizzare i temi della finale del Masters 1000 di Miami 2023, che andrà in scena oggi alle 19 italiane. Già, finalmente Jannik non gioca nella notte: una buona notizia che di certo aumenterà l’attenzione e l’audience intorno a una partita attesissima. Sinner gioca per essere il secondo azzurro a vincere un trofeo Masters 1000 dopo Fabio Fognini, principe a Montecarlo nel 2019. Jannik è alla sua seconda finale 1000 da primo italiano a giocarne due: la prima fu sempre a Miami, nel 2021, persa contro Hubert Hurkacz.

Sinner-Medvedev, a Rotterdam il precedente più recente

L’ultimo incontro tra i due è recentissimo, la finale di Rotterdam dello scorso 19 febbraio. Jannik aveva vinto il primo set 7-5, per poi affondare nei due parziali successivi sotto i colpi potenti e profondi del russo (6-2 6-2). Questo dunque diventa il precedente più attendibile, forse l’unico, da prendere come riferimento per ragionare su ciò che potrà accadere all’Hard Rock Stadium. Perché gli altri sono capitati in momenti differenti: a Vienna 2022 Jannik perse 6-4 6-2, nel contesto di un autunno che lo ha visto giocare poco e maluccio a causa dei problemi fisici. Tutti gli altri precedenti sono arrivati nella parte di carriera in cui Sinner aveva ancora nel proprio angolo il precedente team, quello capitanato da Riccardo Piatti: alle ATP Finals Torino 2021 (vinse Medvedev 6-0 6-7 7-6), a Marsiglia 2021 (Medvedev 6-2 6-4) e Marsiglia 2020 (Medvedev 1-6 6-1 6-2). Senza nulla togliere al lavoro fatto dal guru comasco, che ha sviluppato il talento di Sinner come pochissimi altri avrebbero saputo fare, è con il duo Vagnozzi-Cahill che Sinner sta trovando la quadratura del cerchio per essere davvero competitivo ai massimi livelli. Da segnalare poi che questa sarà la prima sfida tra i due che non si gioca indoor.

Sinner: “Cercherò di fare delle cose nuove e variare il gioco”

Sono quindi tre i set vinti da Sinner in cinque precedenti con il russo già numero uno del mondo. Abbastanza per poter dire che fin qui Daniil è uno dei pochi giocatori a partire favorito con Sinner. Ma Rotterdam ha dimostrato che la forbice tra i due, che non si amano troppo (basti ricordare l’atteggiamento provocatorio di Medvedev durante la partita di Torino nel 2021), si è ridotta. Come può riuscire allora Jannik a strappare la prima vittoria contro il russo nel momento che più conta? Sicuramente avrà un grande peso l’aspetto fisico: a Rotterdam Jannik pagò alla distanza lo sforzo fatto per vincere il primo set 7-5. Da questo punto di vista, entrambi hanno giocato molto nelle ultime settimane, essendo arrivati in fondo praticamente ad ogni torneo giocato. Medvedev ha però giocato di più nell’ultimo mese, contando anche Dubai sono 17 le partite giocate, di cui 16 vinte. Conterà ovviamente molto la lucidità mentale e Sinner arriva a questo match con una grande fiducia: quella che deriva dall’aver battuto il n.1 del mondo. “Cercherò di fare delle cose nuove che ovviamente non posso svelare, cercando di mescolare il gioco – ha detto Jannik -. E comunque, se anche non dovessi riuscire a batterlo nemmeno questa volta, avrò altre opportunità in futuro”. Giusto: il tennis sa sempre come stupire e regala ogni settimana una nuova chance. La partita di oggi ha però un peso specifico diverso. E tutta l’Italia non vede l’ora di godersi lo spettacolo, mentre i bookmakers non sanno indicare un chiaro favorito.

 

ATP Miami, finale: Sinner-Medvedev, ore 19, diretta tv Sky Sport e NOW TV, streaming Sky Go

NOTA PER I LETTORI DI UBITENNIS: Potremo seguire insieme la finale di Miami con la diretta scritta che verrà effettuata oggi a partire da pochi minuti prima delle 19.

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Quando un italiano vince sul numero 1: Sinner che batte Alcaraz vale il Panatta che battè Connors? [VIDEO]

Il direttore Scanagatta, a seguito della vittoria di Sonego su Djokovic, ripercorse tutti i 7 exploit italiani contro i n.1 del mondo. Da Barazzutti a Sonego, passando per Volandri e Fognini

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Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)

Con la vittoria su Carlos Alcaraz, Jannik Sinner non ha solamente raggiunto la seconda finale in un Masters 1000 della carriera ma ha anche battuto il numero 1 del mondo per la prima volta (risultato che tra l’altro costa allo spagnolo la prima posizione del ranking a partire dalla prossima settimana a favore di Djokovic). Battere il primo del ranking ATP ha sempre un sapore più speciale e nella storia del tennis italiano solamente altri sei giocatori sono riusciti nell’impresa in Era Open, in ordine cronologico: Barazzutti, Panatta, Pozzi, Volandri, Fognini e Sonego, a cui si aggiunge ora anche Sinner

Tornando indietro agli anni ’60, va segnalato che Nicola Pietrangeli battè Rod Laver nella finale degli Internazionali d’Italia a Roma nel 1961 (non c’è ufficialità sulla classifica di quel periodo, anche se Laver l’anno dopo compì il Grande Slam), e sempre in quegli anni Giuseppe Merlo battè sei giocatori campioni Slam.

Il primo a farcela nell’Era Open (cioé dal 1972 in poi) è stato Corrado Barazzutti, nel 1974, ai quarti di Monaco di Baviera sulla terra rossa battendo il romeno Ilie Nastase, sconfitto 3-6 7-6 6-1 dal tennista di Udine. Successivamente fu Adriano Panatta addirittura due volte vincitore sul numero 1 del mondo. Prima nella finale di Stoccolma 1975, sul cemento con l’americano Jimmy Connors che soccombe 6-4 6-3, poi il bis del romano un paio d’anni più tardi, ancora contro Connors, battuto 6-1 7-5 al secondo turno del torneo di Houston (terra) nel 1977.

 

Si cambia millennio per arrivare al 15 giugno del 2000, durante il terzo turno del Queen’s su erba, quando il barese Gianluca Pozzi ha sfruttato al massimo le condizioni fisiche non perfette dello statunitense Andre Agassi, il quale perso il primo set 6-4 si ritira sul vantaggio di 3-2 nel secondo set. Sette anni dopo tocca a Filippo Volandri, al terzo turno degli Internazionali di Roma: il 10 maggio del 2007 il livornese supera 6-2 6-4 Roger Federer con una partita a dir poco memorabile per la storia recente del tennis italiano.

Roma palcoscenico di un altra vittoria azzurra sul numero 1 mondiale, il 16 maggio del 2017, impresa messa a segno da Fabio Fognini che ha sconfitto al 2° turno per 6-2 6-4 lo scozzese Andy Murray. Infine torniamo alla storia recente: 30 ottobre 2020, ATP 500 di Vienna, semifinale. Un Lorenzo Sonego strepitoso batte il numero 1 del mondo Novak Djokovic lasciandogli appena tre giochi e infliggendogli la peggior sconfitta in carriera nei match giocati al meglio dei tre set a livello ATP. Un 6-2 6-1 incassato dal serbo dopo aver acquisito matematicamente la posizione in cima al ranking anche al termine di quella stagione.

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evidenza

ATP Miami, Sinner batte Alcaraz: “Ti diverti a giocare così. Ci vogliono due tennisti per fare questi punti”

“Dopo la sconfitta di Indian Wells ho cambiato qualcosa, ma non dico cosa” così Jannik Sinner dopo la vittoria sul n.1 del mondo Carlos Alcaraz. “Anche contro Medvedev dovrò mischiare le carte”

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Tre ore e un minuto ha impegato Jannik Sinner per battere Carlos Alcaraz in rimonta, nella semifinale del Masters 1000 di Miami, con una prestazione spettacolare che abbinata al grande tennis dello spagnolo ha dato vita ad un match memorabile. Di seguito la conferenza stampa dell’altoatesino.

D: Jannik, ben fatto. Come classifichi questa vittoria tra le migliori della tua carriera?
JANNIK SINNER: Oh, di sicuro è una delle migliori vittorie. Ovviamente è stata una partita molto dura contro Alcaraz. Penso che entrambi abbiamo giocato una partita di altissimo livello. Da parte mia, penso di aver cambiato un paio di cose da Indian Wells a qui, cosa che ero obbligato a fare, e sono andate per il verso giusto. Non dirò esattamente cos’ho cambiato (sorride) ma penso che anche lui se ne sia accorto e la prossima volta cambierà qualcosa, quindi dovrò essdere pronto. Sono felice della prestazione. Ovviamente domenica sarà un’altra partita (con Medvedev). Partita molto, molto diversa. Non ho mai vinto contro Daniil, quindi vediamo come va. Anche in quel caso dovrò cambiare qualcosa nel mio gioco, mischiare le carte.

D: Si è visto un tennis straordinario giocato da entrambi. Riesci a divertirti giocando una partita del genere quando sei nel bel mezzo della battaglia, o è solo dopo che riesci ad apprezzare davvero il tipo di tennis che è stato giocato?
JANNIK SINNER: No, penso che quando entrambi i giocatori giocano a tennis in questo modo, è anche molto bello giocare. Lo senti, no? Anche con la folla. Penso ci sia stata una grande energia con tutto. È semplicemente bello far parte di questo tipo di partite, in primo luogo, e in secondo luogo, ti senti come se dovessi cambiare sempre qualcosa durante la partita. Penso che sia stato così oggi. Sì, di sicuro ti diverti, perché è meglio avere una partita come questa piuttosto che pochi scambi e penso che qui puoi vedere del buon tennis.

 

D: Tornando alla partita di oggi, puoi dire qualche parola sul punto, il secondo punto sul 4-2 nel terzo set che è stato fantastico, incredibile?
JANNIK SINNER: Sì, è stato anche un punto lungo. Era un punto fisico, di sicuro. È iniziato con il dropshot, e poi dopo io sono andato incrociato penso. Poi sono tornato con il diritto. In alcuni punti sono andato di rovescio lungo linea e lui era praticamente sdraiato, ma è risalito così velocemente. Volevo andargli dietro, no, ma lui era lì. E poi, dopo, ho provato questo tiro, perché prima volevo fargli un pallonetto ma la palla era troppo bassa. Quindi sono andato incrociato, che è stata la scelta giusta. Tuttavia, è stato un punto molto fisico. Ho perso in game dopo quello. Ma sì, come ho detto, hai sempre bisogno di due giocatori per fare questo tipo di punti.

D. Quando hai perso a Indian Wells, quella sconfitta è rimasta con te per molto tempo o ti sei ripreso — parlo mentalmente — ti sei ripreso abbastanza velocemente e hai iniziato a pensare a questo torneo e ad apportare modifiche, come hai detto, e stai pensando alla prossima volta che lo affronterai?
JANNIK SINNER: No, quando abbiamo perso a Indian Wells, il giorno dopo siamo partiti per venire qui. Ho avuto un giorno libero e poi ho iniziato ad allenarmi. Fin dalla prima sessione di allenamento, abbiamo cercato di migliorare alcune cose, di mescolare un po’ meglio il gioco, per prepararci alla prossima possibile sfida contro Carlos. Ma anche per usarlo contro gli altri giocatori. Penso di aver iniziato a fare un po’ di più contro Grigor Dimitrov nel match del secondo turno. Poi anche dopo contro Andrey Rublev è stata una bella partita. Sai, penso che l’intero torneo che ho giocato fino ad ora sia stato qualcosa di buono per me, perché ho cercato di inserire alcune cose nuove, e questo è tutto al momento e ne sono felice, ma ovviamente ci sono cose anche dalla partita di oggi che posso prendere per migliorare.

D: All’inizio del terzo ha faticato un po’ fisicamente. Sembrava avessi i crampi. Prima di tutto, hai avuto problemi fisici del genere? Inoltre, come hai affrontato questo per non distrarti?
JANNIK SINNER: Sì, ne ho avuti un po’. Quando ero sopra di un break nel secondo, ho avuto anche un po’ di crampi ma non così tanto. Sapevo che dovevo andare avanti, aspettando il momento giusto. Sul 4-3 quando stavo servendo nel secondo set, ero in difficoltà, perché lui aveva un paio di palle break. Se mi avesse preso il servizio lì, sarebbe stato difficile tornare. Ma quel game mi ha dato molta fiducia, no? Poi dopo sono rientrato molto bene. Nel terzo set l’ho visto faticare. Ho cercato di spingere lì, specialmente nel primo gioco, perché sapevo che era l’ultimo turno in cui stava servendo con le palline usate, quindi è un po’ più facile rispondere e cercare di rimanere concentrato su me stesso, cosa che penso di aver fatto molto bene, soprattutto nel terzo set.

Terminate le domande in inglese, Sinner ha parlato in esclusica col nostro inviato Vanni Gibertini, e queste sono le sue risposte in italiano:

D: Mentalmente la parte più difficile qual è stata?
SINNER: Sapevo di avere le mie chance soprattutto nel primo set che poi non sono riuscito a sfruttare, sul 4-1 ad esempio potevo andare 15-40 e poi ho sbagliato qualche palla facile. Però comunque ti danno un po’ di fiducia perché sei lì nel punteggio e provi a dare il massimo. Nel secondo set sono partito bene brekkandolo subito ed era di nuovo una partita 50 e 50. Nel terzo ho provato a restare lì nel presente e sono contento di come ce l’ho fatta.

D: Quando lui dava segni di fatica che aggiustamenti hai fatto?
SINNER: Sempre continuare a spingere perché con lui anche se metti la palla in campo tira molto molto forte e veloce, e imprevedibile. Io sono rimasto sul mio gioco e sul presente e sono contento di quella parte lì.

D: In finale trovi Daniil Medvedev, l’ultima partita in finale a Rotterdam hai giocato un ottimo primo set.
SINNER: Da Rotterdam prendo tanti insegnamenti e anche lì dovrò fare del mio meglio e apportare qualche modifica al mio gioco. Sono pronto, sono di nuovo in finale. Il torneo non è finito, sono qua per provare a fare del mio meglio poi vedremo

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