Durante la off-season il modo più semplice per sopperire alla mancanza di tennis in diretta è quello di volgere lo sguardo indietro e ricordare i grandi campioni del passato. Ecco allora che vogliamo ricordare cosa successe 44 anni fa… Il 2 dicembre del 1973 nasceva infatti a Novi Sad, nella ex-Jugoslavia, Monica Seles. È proprio sotto la bandiera della Jugoslavia che Monica vinse il maggior numero di Slam (8 – Australian Open 1991, 1992, 1993. Roland Garros 1990, 1991, 1992. US Open 1991 e 1992) mentre l’ultimo, l’Australian Open del 1996, arrivò quando Seles aveva già acquisito la cittadinanza statunitense (1994). La sua carriera è, purtroppo, anche ricordata per l’aggressione subita nell’aprile del 1993 ad Amburgo, quando venne accoltellata alla spalla da un fan squilibrato, il famigerato Günter Parche.
Un equilibrio che si spezza, un incubo che sembra non avere fine per Monica, che negli anni successivi viene travolta dalle conseguenze soprattutto psicologiche di quella brutale aggressione. Complice anche la malattia del padre (Karolj morirà di cancro nel 1998), Seles si rifugia nel cibo, contro il quale combatterà una lunga battaglia: “Era l’unico modo per mettere a tacere i miei demoni”, scriverà Monica nella sua autobiografia. La rinascita, lenta e tortuosa, arriva quattro anni dopo, quando Seles torna ad alzare un trofeo in singolare, il 40esimo della sua carriera. Si ritirerà a 34 anni, con all’attivo 53 titoli in singolare (6 in doppio), un best ranking alla posizione numero 1 raggiunta per la prima volta nel marzo del 1991 (saranno 178 le settimane complessive passate da Monica in vetta alla classifica mondiale), una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney 2000, 3 WTA Tour Finals e 3 Federation Cup vinte con gli Stati Uniti (1996, 1999, 2000).