Wozniacki lotta e vince, Eastbourne è sua

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Wozniacki lotta e vince, Eastbourne è sua

Nove anni dopo il primo successo sulla sua erba preferita, la danese batte Aryna Sabalenka rimontandola nel finale di entrambi i set. Dopo l’Australian Open, un altro titolo vinto dopo aver annullato match point

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[1] C. Wozniacki b. A. Sabalenka 7-5 7-6(5)

L’esperienza, la continuità e la solidità fisica e mentale di Caroline Wozniacki. Sono stati questi gli elementi che hanno fatto la differenza nella finale del WTA Premier di Eastbourne e grazie ai quali la numero 2 del mondo Caroline Wozniacki ha potuto alzare al cielo il ventinovesimo titolo della carriera. Dall’altra parte della rete, la danese, ha dovuto contrastare l’esplosività e la potenza della tennista bielorussa Aryna Sabalenka (n. 45 WTA) alla sua terza finale persa nel circuito maggiore. La vittoria ad Eastbourne (anche lo scorso anno aveva fatto finale ma perse da Karolina Pliskova) rappresenta una iniezione importante di fiducia per la campionessa degli Australian Open 2018 che si prepara ad affrontare, adesso, il torneo di Wimbledon, unico slam in cui non è andata mai oltre gli ottavi di finale.

È stata una finale lottata, combattuta punto su punto e in cui la ventenne bielorussa non è riuscita a dare continuità al suo gioco fatto di rischi e accelerazioni vincenti che è andato ad abbattersi contro la solidità dell’ex numero 1 del mondo. Non è un caso che la maggiore tenuta fisica e mentale della danese sia emersa proprio verso la fine del primo set: e se il giorno precedente Caroline aveva annullato un match point nell’incontro di semifinale contro Angelique Kerber, questo volta, ha dovuto cancellare due set point prima di aggiudicarsi un primo parziale andato oltre l’ora di gioco. L’ex numero 1 al mondo ha iniziato il match in battuta e, sin dai colpi iniziali, è stata costretta a difendersi dalle pesanti accelerazioni della tennista bielorussa che ha avuto palle break già nel primo game. Wozniacki ha provato a spostare Sabalenka, cercando gli angoli stretti e del campo e grazie a due ottime prime di servizio è riuscita a fare suo il primo game.

 

Sabalenka ha lasciato andare il braccio e dopo un turno facile di battuta, grazie ad un dritto preciso e potente, ha strappato il break a 0. È stata la maggiore esplosività della numero 45 del mondo a fare la differenza in campo con Wozniacki che ha provato a restare attaccata nel punteggio cercando di non subire troppo il gioco dell’avversaria. Sotto 4-3 e 0-40 Wozniacki ha lasciato andare il braccio mettendo in campo soluzioni interessanti con il rovescio ma due brutti errori, su servizi molto solido di Sabalenka, hanno consegnato il game alla bielorussa. Caroline, a questo punto, è stata costretta a servire per allungare il parziale: nel game va segnalato un recupero in scivolata della bielorussa che ha finito poi per toccare la rete consegnando il punto all’avversaria. La ricerca costante del dritto di Wozniacki hanno offerto il primo set point dell’incontro che è stato annullato da un gratuito della bielorussa che, a sua volta, non ha approfittato del doppio fallo commesso dalla danese (era il secondo set point offerto) e affossato in rete un rovescio.

Annullati i due set point, Wozniacki ha tenuto la battuta e Sabalenka, nonostante la battuta a disposizioni e non è riuscita a chiudere il parziale. È stato questo punto che la numero 45 WTA ha avvertito un calo mentale e fisico mentre Wozniacki, colpo dopo colpo, ha trovato fiducia e soprattutto è stata brava a sfruttare le insicurezze dell’avversaria. La danese, forte della sua esperienza, ha messo in campo un gioco più angolato e, soprattutto, ha offerto palle lavorate all’avversaria che le hanno permesso di portarsi a condurre per 6 giochi a 5. Quando Sabalenka ha servito per portare il match al tie break ha avvertito la pressione del momento: i colpi da fondo sono stati meno precisi e incisivi; Wozniacki non si è fatta sfuggire l’occasione e alla prima possibilità grazie ad un bellissimo rovescio lungolinea ha chiuso il set per 7 giochi a 5.

Nel secondo set Sabalenka ha provato a cancellare le occasioni sprecate nel primo set e ha ripreso a martellare da fondo campo provando, in alcune circostanze, anche palle corti e discese a rete. Wozniacki ha continuato ad imporre il suo gioco, come ne ha avuto l’occasione, ha spostato Sabalenka andando a cercare i gratuiti. Nell’ottavo game è stata la bielorussa a strappare il break e proprio come accaduto nel primo parziale si è trovata, ancora una volta, a servire per portare l’incontro al terzo set. E se il braccio di Sabalenka ha ripreso a tremare è stata Caroline ad approfittare delle incertezze dell’avversaria e a riportare il match in parità. Questa volta l’epilogo, però, è stato deciso dal tie break: Sabalenka ha provato subito a scappare salendo 5 punti a 2 ma, ancora una volta, Caroline, ha riportato il match nella sua direzione. Wozniacki si è esaltata in difesa, ha costretto all’errore Sabalenka e rimesso in parità il tie break è riuscita subito dopo a chiudere grazie ad un ottimo rovescio lungolinea. Un risultato che le ha permesso di ottenere il ventinovesimo titolo della carriera alla cinquantatreesima finale disputata.

Per Sabalenka, nonostante la sconfitta, si tratta di un risultato importante che le permetterà di fare un balzo importante in classifica: dall’attuale posizione numero 45 potrà portarsi fino alla numero 32 (suo best ranking), Wozniacki conferma, invece, il numero 2. Entrambe settimana prossima entrambe saranno impegnate sui campi di Church Road: per la danese c’è la statunitense Varvara Lepchenko, mentre per Sabalenka l’impegno con la romena Mihaela Buzarnescu.

Il tabellone completo del torneo

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WTA Ningbo: Jabeur sul velluto. Vanno ko Cirstea e Blinkova

Ons avanza nel torneo in Cina. Sarà Linda Fruhvirtova l’avversaria di Lucia Bronzetti

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @wta)

Dopo il successo della nostra Lucia Bronzetti, prosegue al Ningbo Open il cammino della testa di serie n.1 Ons Jabeur: la tunisina regola in due set la tedesca Korpatsch. A proposito di teste di serie: si fermano agli ottavi di finale i percorsi della n.3 del tabellone, la rumena Simona Cirstea ( sconfitta in due set contro la Siniakova), assieme a quello della n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set dalla ceca Linda Fruhvirtova.

[1] O.Jabeur b. T. Korpatsch 6-3 6-2

Dicevamo tutto facile per la tunisina Jabeur contro la tedesca Korpatsch sconfitta 6-3 6-2 in 1 ora e 24′. Solito tennis brillante per la n.2 del seeding, ricco di variazioni e quindi imprevedibile. Da sottolineare per Jabeur l’ottima prestazione al servizio (71% di prime giocate) e l’aggressività in risposta, specie sulla seconda palla (70% di punti vinti). Così il primo set è deciso da due break, che la tunisina conquista nel quinto e nel nono gioco, che si rivelerà anche l’ultimo del primo parziale. Nella ripresa la Korpatsch affonda assieme alla sua seconda di servizio, con cui è tropo vulnerabile, lasciando ampio margine di manovra a Jabeur. Due break anche nella ripresa proiettano la testa di serie n.1 ai quarti di finale dove se la vedrà con la sorpresa Zvonareva.

K. Siniakova b. [3] S. Cirstea 6-3 7-5

Una giornata nera quella di Sorana Cirstea a Ningbo, sconfitta in due set dalla ceca Katerina Siniakova (6-3 7-5). Non una partita ad alto tasso di spettacolarità, ma sicuramente imprevedibile e con tanti break (15 in totale!). Un match deciso sostanzialmente nei turni in risposta data la difficoltà delle due interpreti a mantenere i game al servizio. Nel primo set ci sono ben 6 break, tre dei quali nei primi tre game. La maggior efficacia con la seconda palla premia la Siniakova che con freddezza conquista il nono gioco che le vale il primo set.

Nella ripresa Cirstea si aggrappa alla partita, ma la sua prestazione al servizio è insufficiente per poter sperare di ribaltare l’inerzia del match. Nel secondo set i break piovono a cascata, dopo i 6 del primo si assiste ai 9 del secondo. Inizialmente è la rumena ad ergersi sul 3-0 prima di venire rimontata dalla Siniakova che impatta sul 4-4. Dopo altri due break (uno per parte) la ceca si conquista i quarti di finale nel dodicesimo gioco al terzo match point utile. Per lei adesso un quarto di finale opposta a Nadia Podoroska.

GLI ALTRI INCONTRI – Nei restanti match si assiste alla caduta di un’altra testa di serie, stavolta la n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set (6-3 3-6 6-1) dalla ceca Linda Fruhvirtova, che sfiderà la nostra Lucia Bronzetti ai quarti. Come detto l’argentina Nadia Podoroska accede ai quarti di finale sconfiggendo in rimonta la tennista russa Valeria Savinykh con il punteggio di 4-6 6-0 6-2. Infine si registrano la vittoria in due set (6-3 6-2) di Diana Shnaider contro Kamilla Rakhimova; e la vittoria per ritiro (6-4 1-0) di Vera Zvonareva contro la danese Clara Tauson.

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WTA Tokyo: Swiatek rischia grosso, Pegula senza problemi

La polacca numero uno del tabellone fatica non poco contro la giapponese Hontama, mentre la statunitense lascia solo tre game a Busca

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Iga Swiatek – WTA Cincinnati 2023 (foto via Twitter @CincyTennis)

Terminati i primi incontri di ottavi di finale al WTA 500 di Tokyo, con tre delle quattro teste di serie impegnate che passano ai quarti di finale. Pegula, dopo aver usufruito di un bye al primo turno, sconfigge in un match senza storia la spagnola Cristina Busca, numero 79 WTA, per 6-1 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Nel derby russo tra la testa di serie numero sette Ljudmilla Samsonova e Ekaterina Alexandrova è quest’ultima a imporsi per 6-4 6-2, sfruttando anche la giornata negativa al servizio dell’avversaria. Vittoria anche per un’altra russa, Veronika Kudermetova, ottava forza del tabellone, contro l’americana Kayla Day per 6-3 6-3. Match complicato, invece, per Iga Swiatek, che, nel caldo umido del pomeriggio giapponese, combatte per oltre due ore contro la tennista di casa Mai Hontama, prima di avere la meglio per 6-4 7-5. Nel dettaglio la crona del match.

[1] I. Swiatek b. [q] M. Hontama 6-4 7-5

Inizio da dimenticare, poi Swiatek rientra e chiude il primo set

Partenza lenta per la numero due del mondo, che fatica a trovare la misura dei colpi – stecche e colpi fuori di metri in manovra-, mentre Hontama gioca senza nulla da perdere di fronte al pubblico di casa e carica di fiducia per le sei vittorie nelle ultime sette partite disputate. La giapponese cerca da subito di tenere alto il ritmo degli scambi e trovare profondità, cosa che rende evidenti le difficoltà di Swiatek. La polacca perde il servizio nel terzo gioco, ma grazie a due rabbiose risposte nel game successivo si procura due palle dell’immediato contro break. Bucata dai passanti di Hontama su due discese a rete e poco reattiva di fronte ai colpi della nipponica, Swiatek non sfrutta le chance e vede l’avversaria allungare sul 3-1. Un vortice di errori sembra aver inghiottito la polacca che sprofonda con il servizio e si trova indietro di due break sul 4-1. A questo punto si vede la stoffa della campionessa: pur continuando ad essere evidentemente scontenta del proprio gioco, la numero uno del tabellone trova il modo di scuotersi e trovare pian piano il miglior tennis a sua disposizione.

 

Swiatek riesce a recuperare un break di svantaggio e tiene successivamente il servizio. Errori e ottime soluzioni si alternano -pregevoli alcune discese a rete ben eseguite per tempi e chiusure al volo -, ma consentono alla polacca di completare la rimonta. Sul 4-4 tiene la battuta, costringendo Hontama a servire per restare nel parziale indietro 4-5. La giapponese, dopo essere stata avanti per tutto il set, prova a non scomporsi e a continuare il pressing da fondo e le difese a oltranza, ma Swiatek trova finalmente spinta e precisione, procurandosi e trasformando il primo set point.

Set sulle montagne russe per Swiatek, tra un’altra falsa partenza, largo vantaggio e brivido finale

Le difficoltà non abbandonano la testa di serie numero due: Hontama riparte più agguerrita che mai, dopo il parziale perso, e strappa di nuovo il servizio alla polacca nel primo game. Il copione sembra sinistramente ricalcare quello del primo set, ma Swiatek questa volta non si lascia assorbire da un vortice di errori. Hontama è piegata dal ritmo e dalla precisone dei colpi della polacca, perde per il servizio e vede scappare la sua avversaria sul 3-1. Iga ingrana definitivamente, nonostante qualche sbavatura e gesto di stizza, e riesce ad essere più continua. Sul 5-1, il match sembra finito, con Swiatek che ha a disposizione il servizio per chiudere. Hontama non ci sta e riapre la partita. Recupera entrambi i break di svantaggio, annullando con la battuta due match point alla polacca, costretta così a uno sforzo extra. Swiatek doma la frustrazione – quasi un lancio di racchetta su una delle due chance di chiudere la partita – e inserisce la marcia più alta a sua disposizione in questo match. Servizio che trema, ma le consente di salire 6-5 e muro difensivo sugli ultimi attacchi di Hontama per il definitivo 7-5

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WTA Ningbo: Bronzetti domina e vola ai quarti di finale

Lucia gioca un match semplicemente perfetto e si sbarazza in due set dell’ucraina Baindl

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[8] L. Bronzetti b. K. Baindl 6-3 6-3

Lucia Bronzetti elimina in due comodi set Kateryna Baindl (29 anni, ucraina, numero 88 del ranking WTA) e raggiunge il secondo quarto di finale consecutivo dopo quello a Guangzhou della scorsa settimana.

Per la 24enne nata a Rimini quello del Ningbo Open sarà il nono quarto di finale della carriera a livello WTA, il terzo sul veloce: affronterà la vincente del match tra Blinkova e Fruhvirtova. 

 

Bronzetti, dopo un esordio faticoso con Teichmann ha completamente cambiato faccia nel corso del match di secondo turno, contenendo al minimo il numero degli errori gratuiti e sfoderando una prestazione al servizio praticamente perfetta: tre ace, 85% di punti vinti con la prima palla in campo, 74% con la seconda. 

Il match di fatto non è mai cominciato, con la numero 65 del ranking che fin dai primi scambi ha colpito benissimo di dritto, alternando sapientemente gli angoli del campo, con l’obiettivo di far muovere il più possibile la sua avversaria. 

Nel corso delle ultime settimane Bronzetti ha trovato grande continuità anche sui campi rapidi, i quarti nel WTA 250 di Ningbo arrivano dopo la semifinale a Chicago, il terzo turno allo US Open e i quarti di Guangzhou.

Primo set: Bronzetti completamente in controllo del gioco e del punteggio

La numero 5 d’Italia comincia alla grande la partita con un parziale di otto punti a due e il break in apertura le consente di giocare con il braccio sciolto: Lucia sembra in effetti completamente un’altra giocatrice rispetto al match di primo turno con Teichmann, si muove più rapidamente, i suoi colpi sono più penetranti e soprattutto gli errori gratuiti rarissimi. 

Bronzetti nel corso del primo set non concede nemmeno una palla break, perde solamente due punti con la prima di servizio (12 su 14) e in generale riesce a far correre a vuoto la sua avversaria grazie ad una serie di dritti carichi, molto profondi, propedeutici alla costruzione dello scambio: Bronzetti non cerca il vincente diretto, ma sceglie di lavorare ai fianchi la sua avversaria. 

È la strategia perfetta, e infatti dopo il break in apertura arriva anche il break in chiusura di set (6-3), con Baindl che negli ultimi punti commette una serie di errori abbastanza grossolani, quasi in preda ad una crisi di nervi.

Secondo set: la storia non cambia, è una Bronzetti praticamente perfetta

Nel secondo parziale la frattura arriva sull’uno pari, con Bronzetti che strappa la partita grazie ad un parziale di dodici punti a uno (4-1).

Il copione resta esattamente lo stesso del primo set, con Lucia che però riesce addirittura a migliorare i suoi numeri al servizio (da questo punto di vista si tratta verosimilmente di una delle migliori prestazioni della carriera) : in tutto il secondo set perde tre punti in cinque turni di battuta, chiudendo la partita con tredici punti consecutivi al servizio. 

Baindl nel frattempo è passata dalle lamentele al sorriso amaro, sembra continuare la partita solamente per inerzia, non ha davvero armi per contrastare l’italiana, che invece dal canto suo continua a martellare col dritto. 

C’è in teoria un solo break di differenza, ma tennisticamente il gap tra le due giocatrici in campo è a dire il vero abissale e infatti la 24enne di Rimini dopo un’ora e diciannove minuti chiude la partita in totale scioltezza con un game sontuoso (6-3): servizio vincente, ace, e ancora due dritti vincenti. 

Jacopo Gadarco

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