Wimbledon: Federer immacolato, tutto facile contro Lacko

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Wimbledon: Federer immacolato, tutto facile contro Lacko

Un’ora e mezza, nessuna palla break concessa. Terzo turno contro Struff. Brutta caduta per Pouille, sempre più in difficoltà negli Slam

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POUILLE, UN INCUBO DI NOME SLAM – Milos Raonic raggiunge il terzo turno, Lucas Pouille, invece, saluta il torneo. Non ci sarà il match di terzo turno tra il finalista di Wimbledon 2016 e il francese che, quello stesso anno, aveva disputato i quarti di finale sui campi di Church Road e, oggi, è stato eliminato dall’austriaco Dennis Novak (n. 171 ATP) partito dalle qualificazioni. Pouille (n. 19 ATP), dunque, come accaduto a Melbourne e Parigi non riesce a trovare, quest’anno, il giusto feeling con i tornei dello slam.

Il canadese (n. 32 ATP), invece, ha avuto bisogno di tre tie break (tutti chiusi con lo stesso punteggio) per chiudere l’incontro che lo ha visto opposto all’australiano John Millman (n. 56). Raonic è uscito dai momenti di difficoltà utilizzando il suo servizio (35 gli ace messi a segno in soli 3 set) e sfruttando la potenza del suo dritto. L’ex numero 3 del ranking mondiale è apparso lento negli spostamenti laterali e ha commesso qualche imprecisione di troppo soprattutto quando ha preso la via della rete. L’australiano ha provato ad allungare gli scambi cercando di spostare l’avversario ma non è riuscito a fare la differenza nei momenti chiave del tie break. Al terzo turno lo attenderà la sfida con l’austriaco Novak che dopo aver dominato il campo per i primi due set dell’incontro, ha subito la rimonta di Pouille prima di chiudere il match al set decisivo. L’austriaco, allenato da Gunter Bresnik e Wolfgang Thiem (padre di Dominic), non ha sfruttato due match point durante il tie break del terzo set e ha poi ceduto anche il successivo parziale. Nel quinto set, invece, è tornato a giocare come all’inizio del match: sempre in spinta e sfruttando tutti gli angoli del campo. Così facendo non ha dato punti di riferimento al francese e ha conquistato l’incontro più importante della sua carriera; Novak, che quest’anno ha disputato soprattutto Challenger e Futures, disputerà per la prima volta il terzo turno in un torneo dello slam.

ROGER THAT! – Nessun problema per l’otto volte vincitore del torneo Roger Federer che controlla senza particolari problemi il match contro Lukas Lacko, che ha giocato un buon primo set prima di cedere via via che il match proseguiva. I due giocatori si erano già affrontati in altri due tornei dello Slam, al primo turno in Australia 2011 e Roland Garros 2014 e lo slovacco aveva raccolto le briciole. Stavolta il momento di forma è decisamente migliore per lo slovacco, e a testimoniarlo c’è la finale giocata sabato scorso a Eastbourne. Federer però sul suo Campo Centrale si trova decisamente a suo agio e così, dopo una fase iniziale di studio durata qualche game, preme un attimo sull’acceleratore per prendere il vantaggio che serve a spezzare l’equilibrio e chiudere il parziale.

La pulizia del gioco dello svizzero è assoluta: mai un rischio al servizio con una percentuale di prime costantemente sopra al 70% (quasi 80% nel primo set). Copione identico anche nel secondo set con il break decisivo che arriva nel quinto gioco e a quel punto Lacko sembra ormai pronto a fare da comparsa nello show dello svizzero che delizia il pubblico anche con qualche smorzata di alta qualità. Chiuso il secondo set per 6-4 come il primo, il terzo diventa un allenamento agonistico dato che Federer ottiene il break in apertura. Si chiude dunque in meno di 90 minuti con finale in crescendo. Dopo i primi due turni del torneo Federer non ha ancora concesso una sola palla break, strappargli il servizio sembra utopia. Anche per il prossimo avversario (Struff) si prevedono tempi duri in risposta, nonostante il duro allenamento del secondo turno.

AD OLTRANZA – L’oltranza si abbatte su due sfide del tabellone maschile, McDonald-Jarry e Karlovic-Struff. Quest’ultima è investita di un ruolo discretamente importante poiché mette in palio un posto sul centrale di fronte a Roger Federer. Se lo conquista Struff, che ha già affrontato Federer quest’anno a Melbourne, in virtù di una prova di encomiabile resistenza al cospetto dei 61 ace di Ivo Karlovic, che già pregustava una sfida da oltre 76 anni complessivi sul Centre Court. 13-11 il punteggio del quinto set in favore del tedesco, che è risalito da uno svantaggio di due set e soprattutto è riuscito in un’impresa non indifferente: pur vincendo due tie-break di fila e il quinto set a oltranza, ha dovuto annullare un solo match point. Complessivamente l’incontro ha visto solo due break, uno per parte; decisivo quello di Struff in occasione dell’ultimo game. Più equilibrato l’andamento tra McDonald e Jarry, che si sono scambiati i primi quattro set prima che lo statunitense prevalesse per 11-9 nel quinto parziale. Ne aveva già giocato uno a oltranza quest’anno, a Melbourne contro Dimitrov, ma l’impresa non gli era riuscita.

CHI CONVINCE IN ORBITA FEDERER – Medvedev e Querrey, tutti variamente nell’orbita del campione in carica. Il russo si è sbarazzato agilmente di Garcia-Lopez e affronterà Mannarino proprio per guadagnarsi un probabile ottavo di finale con Federer. Lo statunitense ha spuntato l’aggressività di Stakhovsky nel primo set, vinto al tie-break, e poi l’ha relegato nella zona grigia di un doppio 6-3. Per lui le possibilità di ripetere il quarto di finale dello scorso anno sembrano molto concrete, mentre per eguagliare la semifinale – venne sconfitto da Cilic – servirebbe con ogni probabilità l’impresa delle imprese, ovvero battere Roger Federer. Intanto è bene arrivarci.

TO BE CONTINUED – È un match a due facce quello tra Tsitsipas e Donaldson. Nei primi due set, Stefanos (testa di serie numero 31) riesce a sfruttare al meglio le peculiarità che la superficie offre giostrando con maestria variazioni in back e attacchi in controtempo, aiutato da un’altissima percentuale di prime. A metà terzo set Donaldson chiama il fisio per controllare il ginocchio fasciato da inizio partita e interrompe l’inerzia positiva del greco. Da quel momento, Tsitsipas perde brillantezza, si inchioda sulla linea di fondocampo e lascia spazio all’avversario, che sfrutta i suoi solidi fondamentali per agguantare il terzo parziale e portarsi avanti di un break nel quarto set prima della sospensione per pioggia. Nel frattempo, Muller e Kohlschreiber seguono invece pedissequamente i turni di servizio e portano entrambi i set giocati al tiebreak: nel primo, il lussemburghese viene tradito due volte dal dritto in uscita dal servizio, mentre nel secondo viene portato sull’orlo del baratro dall’ottimo rovescio del tedesco, che risponde con efficacia alle “bisce” mancine avversarie prima della sospensione del match sul 5-3 per il tedesco nel gioco decisivo.

hanno collaborato Luca De Gasperi, Bruno Apicella e Niccolò Masiero

Risultati:

[1] R. Federer b. L. Lacko 6-4 6-4 6-1
[13] M. Raonic b. J. Millman 7-6(4) 7-6(4) 7-6(4)
[11] S. Querrey b. [WC] S. Stakhovsky 7-6(4) 6-3 6-3
[Q] D. Novak b. [17] L. Pouille 6-4 6-2 6-7 (8) 3-6 6-2
G. Monfils b. P. Lorenzi 3-6 6-3 7-6(5) 7-6(3)
M. McDonald b. N. Jarry 7-6(5) 5-7 3-6 6-2 11-9
[22] A. Mannarino b. R. Harrison 7-5 7-5 7-6(4)
J.L. Struff b. I. Karlovic 6-7(5) 3-6 7-6(4) 7-6(4) 13-11
D. Medvedev b. G. Garcia-Lopez 6-3 6-4 6-2
R. Albot b. A. Bedene 6-2 4-6 7-6(3) 5-7 6-3
[Q] T. Fabbiano vs S. Wawrinka 7-6(7) 6-3 5-6 sospesa
[25] P. Kohlschreiber vs G. Muller 7-6(6) 6-6(5-3)
[8] K. Anderson vs A. Seppi 6-3 6-7(5) 6-3 1-1 sospesa
[3] M. Cilic vs G. Pella 6-3 6-1 3-4 sospesa
[31] S. Tsitsipas vs J. Donaldson 6-3 6-2 3-6 3-4 sospesa
[Q] R. Bemelmans vs [9] J. Isner 1-6 4-6 7-6(6) 7-6(3) 4-3 sospesa

Il tabellone maschile 

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