Amburgo: Cecchinato si arrende a Monfils ma convince ancora

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Amburgo: Cecchinato si arrende a Monfils ma convince ancora

Penalizzato dal sorteggio e dalla programmazione dopo il successo a Umago, l’azzurro cede solamente 6-4 al terzo contro il francese

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PECCATO CECK! – Non basta la buona prova di carattere di Marco Cecchinato per avere la meglio su Gael Monfils: indietro di un set e un break, l’azzurro rientra nel match ma cede sul finale del terzo, con un ruolo determinante giocato dalla stanchezza fisica e mentale peraltro messa in preventivo (“La prossima settimana giocherò ad Amburgo il mio ultimo torneo sulla terra, ma sicuramente arriverò stanco” aveva dichiarato dopo la vittoria a Umago) e che gli ha negato la quinta vittoria di fila in sette giorni. L’incontro inizia con una fase di studio in cui Ceck si fa applaudire per i punti vinti con le smorzate, mentre Monfils, a parte uno dei suoi acrobatici smash, raccoglie alterne fortune con le sporadiche accelerazioni.

L’azzurro, al servizio, apre il quinto game sbagliando l’esecuzione di tre colpi (rovescio, dritto e drop shot) per quanto tatticamente corretti – era in comando del gioco e gli avrebbero dato quasi certamente il punto. Il break, che arriva inevitabile su una smorzata stavolta poco convinta, è sufficiente a Monfils che vince il set dovendo ricorrere a una sola seconda su 26 punti al servizio mettendo a dura prova la risposta di rovescio del siciliano che fatica a trovare il tempo per coprire efficacemente il colpo con la palla che gli sale sopra la linea delle spalle. Uno smash non chiuso in apertura di secondo parziale che gli costa subito il break sembra dimostrare la mancanza di lucidità dell’azzurro, ma altrettanto evidente è la voglia di combattere e, sotto 2-3, un game di soli vincenti lo porta finalmente a 40 in risposta: è la svolta. Come già aveva fatto vedere in più occasioni a Umago, Cecchinato cambia marcia e, con cinque giochi consecutivi, porta il match al terzo dove, pur continuando a giocare meglio, non riesce a trovare l’allungo decisivo. È invece Gael a riuscirci, pur senza fare nulla: un pessimo game di servizio sul 4-5 costa l’incontro a Ceck. Per Monfils, secondo turno contro Leo Mayer.

THIEM E GLI ALTRI – Come aveva approfittato dell’ATP 250 di Lione per ritrovare fiducia dopo un rientro non del tutto convincente sul rosso seguito all’infortunio occorso a Indian Wells, così Dominic Thiem si riaffaccia a distanza di due anni alla parentesi terraiola nel pieno dell’estate dopo il problema che lo aveva costretto al ritiro contro Marcos Baghdatis al primo turno di Wimbledon. E fa bene perché evidenzia una certa mancanza di continuità che lo costringe per oltre un set a faticare più del dovuto (oltre che letteralmente, cosa che gli piace) per superare il diciannovenne Corentin Moutet in un match per lunghi tratti divertente. Proveniente dalle qualificazioni, il parigino di 175 cm mette in scena grandi recuperi e passanti, per non parlare di alcuni ottimi contrattacchi con accelerazioni penetranti e smorzate, ma la sua leggerezza dovrebbe (e, alla fine, risulterà) essere insostenibile sul rosso di fronte a Thiem. In ogni caso, l’austriaco chiude in due set prendendo il sopravvento nel secondo con un parziale di 6 giochi consecutivi dopo lo 0-2 iniziale.

Bastano 52 minuti a Nicolas Jarry per liquidare Peter Gojowczyk, trovando anche il tempo di lasciare tre game al tedesco che, dopo il ritiro durante il primo turno a Parigi costatogli anche una multa, aveva giocato solo a Wimbledon sconfitto all’esordio da del Potro. Il numero 7 del seeding Richard Gasquet supera in due Benoit Paire: un primo parziale che si risolve solo al dodicesimo gioco, poi due errori in uscita dal servizio e un doppio fallo del barbuto di Avignone quando serve sul 3-4 spianano la strada al finalista di Bastad. Se Fernando Verdasco si salva al tie-break del terzo contro Dusan Lajovic, si registrano i passi falsi di Gilles Simon, che si fa sorprendere dal lucky loser Thiago Monteiro, e di Philipp Kohlschreiber con Nikoloz Basilashvili in un match dall’andamento altalenante in cui il georgiano rimonta il break ottenuto in apertura e agguanta il primo set nel finale grazie a due ottime risposte e un doppio fallo avversario; l’abilità di Kohli nelle variazioni gli permette di dilagare nel secondo parziale e salire 3-1 nel terzo, poi “Basil” rientra prepotentemente in partita e chiude, mentre Kohlschreiber recrimina per un brutto gratuito di rovescio nell’ultimo game che l’avrebbe rimesso in corsa.

Michelangelo Sottili

Risultati:

[8] F. Verdasco b. D. Lajovic 6-3 4-6 7-6(5)
N. Jarry b. P. Gojowczyk 6-1 6-2
[LL] T. Monteiro b. G. Simon 7-6(2) 6-2
[7] R. Gasquet b. B. Paire 7-5 6-3
P. Cuevas b. M. Fucsovics 6-3 6-2
G. Monfils b. [6] M. Cecchinato 6-4 3-6 6-4
A. Bedene b. [SE] H. Laaksonen 6-3 1-6 6-4
J. Millman b. J.L. Struff 7-5 6-3
[Q] N. Basilashvili b. [5] P. Kohlschreiber 7-5 1-6 6-4
[1] D. Thiem b. [Q] C. Moutet 6-4 6-2

Il tabellone completo

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