WTA
Sevastova cerca il miracolo: batte Osaka, finale con Wozniacki
Prima finale in un Premier per Sevastova. Speranza Singapore, ma per rimanere in corsa dovrà superare Wozniacki che non fa sconti a Wang. Osaka si consola: da lunedì sarà numero 4 WTA.

OSAKA SALUTA LA CINA – Se ieri si diceva che Osaka fosse stata costretta a giocare contro i suoi demoni, oggi invece qualche spiritello si annidava nelle palle insidiose e tagliate che Sevastova (alla quarta vittoria stagionale contro una top10) le ha proposto. Per la giapponese è arrivata la seconda sconfitta del suo swing asiatico, dopo la finale persa contro Pliskova a Tokyo: un’opaca prestazione che sembra essere dettata principalmente da un naturale esaurimento di energie fisiche e soprattutto mentali, la conclusione di un processo iniziato nell’incontro precedente con Zhang.
LA PARTITA – La scioltezza con la quale Sevastova gioca i suoi colpi più improbabili, in questa semifinale si è estesa anche alla battuta, e con disinvoltura è riuscita a trovare ace e prime vincenti. Osaka invece a tratti è apparsa distratta e i suoi colpi potenti si andavano a scagliare contro le ottime scelte tattiche di Anastasija, che al settimo game è passata meritatamente in vantaggio. Naomi stessa riconosce di essere sotto tono e al primo faccia a faccia con il suo coach Sascha Bajin, la giapponese fa un po’ di autocritica: “Sto giocando in maniera terribile”. Ma riconoscere i propri limiti non basta ad abbassare il rendimento degli altri, e senza problemi la lettone chiude il primo set (proprio con un ace) per 6-4, facendosi bastare quell’unico break.
Nel secondo parziale la musica non cambia e non ci sono parole di Bajin che possano risollevare Osaka, mentre l’intervento della fisioterapista se non altro le dà lo slancio per giocare gli ultimi game. La numero 20 del mondo tentenna un po’ sul finale, ma con un altro 6-4 fa sua la sfida e raggiunge così la prima finale della carriera in un torneo categoria Premier. Questo risultato le permetterà anche di salire in classifica: sarà almeno numero 12 del mondo, posizione mai raggiunta prima. Tuttavia se vorrà essere presente a Singapore per le WTA Finals dovrà vincere anche il prossimo match, altrimenti sarà fuori dalla corsa (al momento è 11esima nella Race). Anche a Naomi alla fine non è andata così male: la semifinale raggiunta a Pechino le farà scalare due posti e da lunedì sarà numero 4.
WOZNIACKI CERCA IL BIS A PECHINO – Nonostante il grande incitamento del pubblico di casa, Qiang Wang non riesce a diventare la prima tennista cinese a raggiungere la finale del torneo di Pechino e si arrende contro Caroline Wozniacki, la quale su questi campi l’aveva già battuta in due precedenti occasioni, nel 2015 e nel 2017 (mentre il totale dei faccia a faccia era 3-1) ed era stata campionessa qui nel 2010.
LA PARTITA – Il sogno vissuto da Wang fino ad ora sul suolo cinese (dove aveva conquistato 17 vittorie stagionali a fronte di 2 sconfitte) in questa semifinale si è tramutato in un incubo e la principale artefice di questo cambio repentino è stata Wozniacki, autrice di una prestazione impeccabile. La numero 2 del mondo non si è mai distratta dal primo all’ultimo game e in quelle, rarissime, situazioni in cui la sua avversaria le spingeva prepotentemente sul dritto, lei trovava sempre il modo per cavarsi fuori dal buco. Nel primo set la danese ha sfruttato al massimo una partenza contratta della numero 28 del mondo chiudendo subito 6-1 e la strada si era messa in discesa anche nel secondo parziale. Entrambe le tenniste hanno come base fondante del loro stile di gioco la solidità da fondo ma con la differenza che la cinese riesce ad essere più pericolosa quando decide di giocare un colpo d’attacco, e le cose hanno iniziato ad andarle per il verso giusto nel momento di massimo pericolo. Sotto di un set e di un break, Wang ha trovato la forza per accennare una reazione ma una volta riagguantata la parità i suoi colpi sono tornati ad essere imprecisi e Caroline è riuscita a chiudere 6-1 6-3 sotto l’ora e mezza di gioco.
La danese quindi, al terzo posto tra le giocatrici ancora in attività per numero di tornei vinti su cemento dopo le sorelle Williams (20), raggiunge meritatamente la 53esima finale della carriera e contro Anastasja Sevastova, prossima avversaria, ha sempre vinto nei cinque precedenti, tuttavia l’ultima sfida tra le due, a Roma quest’anno, è stata la più equilibrata e anche l’unica in cui la lettone è riuscita a strappare un set all’ex-numero 1 del mondo. Il risultato della finale non è così scontato ed entrambe non hanno ancora perso un set in questo torneo.
Risultati:
A. Sevastova b. [8] N. Osaka 6-4 6-4
[2] C. Wozniacki b. [WC] Q. Wang 6-1 6-3
Flash
WTA Guadalajara: festa Sakkari! Interrotto il digiuno della tennista greca
Dopo quattro anni e mezzo conquista nuovamente un titolo la tennista greca, il più importante della sua carriera. La sorpresa Dolehide si arrende in due set

[2] M. Sakkari b. C. Dolehide 7-5 6-3
Al termine di una settimana nella quale ha lasciato le briciole alle sue avversarie, non concedendo nessun set nella strada verso il successo, Sakkari conquista il titolo del Guadalajara Open AKRON. Il successo nel torneo WTA 1000 messicano arriva sconfiggendo per 7-5 6-3 la sorpresa del torneo, la statunitense Caroline Dolehide, numero 111 del ranking WTA.
Dopo quasi quattro anni e mezzo finisce il digiuno di Maria Sakkari. A Guadalajara è, infatti, giunto il momento giusto per festeggiare per la tennista greca. Sakkari ha dovuto attendere quasi un lustro per tornare a sollevare un titolo dopo il WTA International (ora WTA 250) conquistato a Rabat nel maggio 2019, unico alloro a livello WTA presente prima della trasferta messicana nel suo palmares. Sono poi arrivate sei sconfitte consecutive in finale, una delle quali proprio a Guadalajara nel 2022.
IL MATCH
La sfida comincia subito a favore della greca, brava ad identificare il rovescio della statunitense come il punto debole della numero 111 al mondo. Dolehide si salva ai vantaggi nel primo game., Deve però cedere il servizio nel terzo gioco, con Sakkari che piega il rovescio della statunitense al termine di una battaglia sulla diagonale. La greca non sfrutta il vantaggio, giocando un terribile ottavo gioco nel quale restituisce il favore alla sua avversaria riportando il set in equilibrio. Sul 5-5 Dolehide è ancora in difficoltà. Si trova a fronteggiare palla break e lo fa nel peggiore dei modi, commettendo un doppio fallo sanguinosissimo che concede il break che si rivelerà decisivo alla sua avversaria. Sakkari, infatti, punta ancora sul rovescio di Dolehide e un altro errore della statunitense le vale il primo set.
Sakkari continua la sua pressione anche ad inizio secondo set, conquistandosi subito un’occasione per il break in apertura. Sventato il pericolo, Dolehide avrebbe l’occasione per alimentare le sue speranze di titolo, ma la greca annulla la palla break a sfavore. Nel gioco successivo, attaccando ancora Dolehide sulla parte del rovescio, conquista il vantaggio che mai più cederà. La statunitense chiamata a servire per rimanere nel match va ancora sotto pressione e con un serve & volley mal eseguito regala a Sakkari il punto che dà il via alla festa per la greca.
Per Sakkari sono stati 19 i vincenti a fine match contro gli otto della statunitense. La greca ha convertito 4 delle undici palle break per portarsi a casa il titolo.
“È incredibile, sono senza parole“. Le parole rilasciate a caldo da Sakkari, dopo la partita. “Sono passati quattro anni e mezzo da quando ho vinto il mio primo titolo e finalmente sono riuscita a conquistare il secondo. Tutti i pensieri che mi sono passati per la mente in tutto questo tempo sono stati molto difficili da superare. Sono molto orgogliosa di me stessa per averlo fatto questa settimana.”
“Sento di non aver ancora realizzato davvero quello che ho fatto questa settimana” ha aggiunto la tennista greca. “Ci vorrà un po’ di tempo. Ma allo stesso tempo, voglio solo godermi davvero il momento oggi e domani, e continuare a lavorare sodo, perché sono sicura che arriveranno altri titoli in futuro.”
Sakkari è la prima tennista a conquistare un WTA1000 in stagione senza cedere un set e la prima a farlo in un “1000” sul duro da marzo 2022, quando Swiatek fece percorso netto a Miami.
Per la greca arriva anche un salto in classifica dalla posizione 9 salirà sino al numero 6. Passo in avanti anche nella race verso Cancun. Sakkari si attesta ora alla posizione numero 9 a poco più di 300 punti di distanza dalla tunisina Jabeur, ottava in classifica.
Per Sakkari il tempo di festeggiare è breve, dato che l’attende un viaggio attorno al mondo direzione Tokyo, per il WTA500 giapponese. Torneo nel quale esordirà al secondo turno grazie ad un performance bye.
Dolehide dal canto suo avrà comunque qualcosa per cui festeggiare. La settimana da sogno in Messico le permette una scalata nel ranking WTA che le permette di entrare per la prima volta in carriera in top 50. La venticinquenne statunitense, infatti, sinora vantava come best ranking la posizione 99.
Flash
WTA Ningbo, il tabellone: guidano Jabeur e Kvitova, Bronzetti ottava testa di serie
Al via una top 10 e la n.14 al mondo. Lucia unica italiana presente

Se il top del movimento tennistico si sposta verso il Giappone, comunque neanche la Cina sta a guardare. Dopo il torneo di Guangzhou, ecco infatti subito un altro evento in quel di Ningbo, il Ningbo Open, un torneo di categoria WTA250. E, nonostante ciò, può comunque contare su un tabellone niente male. La prima favorita, che ha bisogno di un filotto di vittorie per ritrovare il suo meglio, è Ons Jabeur. La tunisina, dopo la delusione a Guadalajara, aprirà la sua campagna cinese contro Parry, con lo sguardo verso un quarto tutt’altro che impossibile contro la settima testa di serie Katie Boulter. Oppure, e lì la situazione potrebbe farsi certo più intrigante, con la giovane russa Elina Avanesyan, che cerca continuità di rendimento dopo l’exploit al Roland Garros. L’eventuale semifinale, per Jabeur, sarebbe contro la rinata Sorana Cirstea, terza forza del seeding, il cui quarto sarebbe con la tds n.5 Varvara Gracheva, russa naturalizzata francese. Quest’ultima potrebbe però doversela vedere, non certo in una passeggiata, con Xiyu Wang, forse la vera mina vagante del torneo dopo quanto mostrato a Guangzhou.
Scorrendo verso il basso, sale l’interesse, dato che nel terzo quarto è presente la nostra Lucia Bronzetti, ottava testa di serie. La riminese esordirà contro una qualificata, per poi trovare una tra Yuan e Baindl. Tabellone accessibile almeno fino ai quarti, presidiati dalla tds n.4 Anna Blinkova, che dovrà però tenere d’occhio Linda Fruhvirtova, sua probabile avversaria di secondo turno. Un sorteggio in ogni caso fattibile per Lucia, se troverà fiducia e costanza nel suo tennis.
A chiudere la parte bassa c’è poi la seconda testa di serie, la giocatrice più temibile in tabellone, se in giornata, e cioè Petra Kvitova. La ceca, dopo un ottimo inizio di 2023, sta vivendo un periodo non proprio brillante, e la scelta di venire a Ningbo è probabilmente proprio per riaccendere una certa fiamma. Dopo l’esordio con una qualificata, avrà un secondo turno non proprio agevole contro Saville o Putintseva, per arrivare ai quarti dove dovrebbe attenderla Arantxa Rus, tds n.6. Ma, in argomento di mine vaganti, nello spicchio c’è un’altra giovane russa, un diavoletto da fondo, Diana Shnaider, che potrebbe arrivare a contendere a Petra la semifinale. Bronzetti, fatto il suo compito, starà di certo alla finestra, in qualità di unica azzurra in tabellone.

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WTA Tokyo, il tabellone: si rivede Swiatek, prima favorita. Presenti Pegula, Rybakina e Samsonova. Non ci sono italiane
Presenti la n.4 e la n.5 del mondo, oltre alla polacca, che guida le prime tre teste di serie, e alla campionessa uscente. Neanche un’azzurra

Il Toray Pan Pacific Open è uno degli eventi di punta dell’autunno tennistico, con la città di Tokyo pronta ad ospitare, a partire da lunedì, il celebre WTA500, a cui più tardi farà seguito la stessa categoria di torneo, ma nel circuito ATP. Una competizione ricca di spettacolo e sempre garante di partecipazioni importanti, come dimostra la presenza di ben cinque top 10 ai nastri di partenza, tra cui Iga Swiatek, per la prima volta in campo dopo lo US Open. E non è andata neanche così bene alla polacca, dal punto di vista del sorteggio: la tds n.1 ha infatti lo spicchio di tabellone che va ad incrociarsi con quello presidiato da Elena Rybakina, giocatrice che lei soffre non poco, in cui è presente anche la campionessa uscente Liudmila Samsonova, forte della settima testa di serie. Iga però, dopo un esordio contro una qualificata o la padrona di casa Hibino, dovrà prima avere ragione di Veronika Kudermetova presumibilmente. La russa, ottava forza del tabellone, raggiunse la semifinale qui lo scorso anno e, nonostante una stagione molto difficile, può essere un’avversaria insidiosa su questi campi.
Non che la parte bassa del tabellone possa definirsi una passeggiata. La seconda favorita è Jessica Pegula, giocatrice che raramente esce di scena prima del venerdì ai tornei. Esordirà contro la spagnola Bucsa o una qualificata, in attesa di un quarto che, rispettando le attese, dovrebbe vederla opposta alla tds n.6 Daria Kasatkina, che anche quando non vive grandi periodi può essere insidiosa. La semifinale dovrebbe invece vedere come avversaria una tra le tds n.4 e n.5, Maria Sakkari e Caroline Garcia, affrontatesi in semifinale a Guadalajara con la vittoria della greca.
Proprio in virtù del loro arrivo così in fondo al torneo messicano potranno entrambe usufruire di un bye al primo turno. La francese potrebbe poi esordire contro una giocatrice in ottima forma come Krueger, opposta a Kalinina, mentre la n.6 al mondo dovrebbe vedersela con la mai doma Petra Martic. Da segnalare, infine, l’assenza della finalista uscente Qinwen Zheng, oltre che dei colori azzurri: nessuna italiana infatti, neanche tentando le qualificazioni, sarà presente in Giappone.
