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È già (quasi) 2019: ecco le entry list di Doha e Pune. C’è Djokovic
Il n.1 del mondo riparte da Doha con Thiem, presenti anche tre italiani. A Pune poche star, Anderson in cerca di rivincite

A pochi giorni dalla chiusura della stagione ATP, è già tempo di guardare alla nuova stagione. In attesa di scoprire la nazione che alzerà al cielo la Coppa Davis domenica 25 novembre, gli ATP 250 di Doha, Pune e Brisbane hanno pubblicato le prime entry list della stagione 2019 (settimana che va dal 31 dicembre al 6 gennaio).
In Qatar guida la lista Novak Djokovic, che tornerà a giocare a Doha dopo il forfait dell’ultima edizione. Nelle due precedenti Djokovic ha vinto il titolo, battendo Nadal nel 2016 e Monfils nel 2017. Sarà presente anche il campione del torneo di Bercy, Karen Khachanov (t.d.s 3) e anche Dominic Thiem. La quarta testa di serie è azzurra: Marco Cecchinato farà la sua seconda apparizione a Doha dopo quella non memorabile della stagione 2016. Hanno scelto il Medio Oriente per iniziare l’annata 2019 anche Andreas Seppi e Matteo Berrettini. Appare curioso come il finalista uscente Andrey Rublev non sia nella lista, dopo un 2018 al di sotto delle aspettative, ma trovi posto soltanto nell’elenco degli alternates. In testa al gruppo c’è Stan Wawrinka, che potrebbe accedere di diritto al tabellone principale se qualche atleta deciderà di cancellarsi dal torneo.
ATP 250 Doha
1 DJOKOVIC, Novak
2 THIEM, Dominic
3 KHACHANOV, Karen
4 CECCHINATO, Marco
5 BASILASHVILI, Nikoloz
6 GOFFIN, David
7 BAUTISTA AGUT, Roberto
8 GASQUET, Richard
9 VERDASCO, Fernando
10 KOHLSCHREIBER, Philipp
11 FUCSOVICS, Marton
12 SEPPI, Andreas
13 MANNARINO, Adrian
14 JARRY, Nicolas
15 DZUMHUR, Damir
16 LAJOVIC, Dusan
17 HAASE, Robin
18 KUKUSHKIN, Mikhail
19 BERRETTINI, Matteo
20 HERBERT, Pierre-Hugues
21 PELLA, Guido
22 GOJOWCZYK, Peter
23 COPIL, Marius
24 LOPEZ, Feliciano
25 RAMOS-VINOLAS, Albert
26 [WC]
27 [WC]
28 [WC]
29 [Q]
30 [Q]
31 [Q]
32 [Q]
Alternates
1 WAWRINKA, Stan
2 RUBLEV, Andrey
3 POSPISIL, Vasek
4 BERDYCH, Tomas
5 MARTERER, Maximilian
6 KLAHN, Bradley
7 ANDREOZZI, Guido
8 BASIC, Mirza
9 GARIN, Christian
10 TIPSAREVIC, Janko
ATP 250 Pune
È molto meno nobile l’entry list dell’ATP di Pune, dove non figura nessun tennista italiano. Lorenzo Sonego e Paolo Lorenzi sono stati tagliati fuori per poche posizioni e sono rispettivamente secondo e quarto nella lista degli alternates. In cima alla graduatoria c’è Kevin Anderson, neo semifinalista al Masters di Londra. Il sudafricano ha giocato la finale nella passata edizione, perdendo contro Gilles Simon, che tornerà in India come quarta testa di serie. A completare il quartetto di testa, saranno presenti anche Marin Cilic e Hyeon Chung. Quanto alla linea verde, presenti due recenti protagonisti delle Next Gen Finals di Milano, Hubert Hurkacz e Jaume Munar.
1 ANDERSON, Kevin
2 CILIC, Marin
3 CHUNG, Hyeon
4 SIMON, Gilles
5 JAZIRI, Malek
6 PAIRE, Benoit
7 CARBALLES BAENA, Roberto
8 MUNAR, Jaume
9 ANDUJAR, Pablo
10 HURKACZ, Hubert
11 VESELY, Jiri
12 DARCIS, Steve
13 IVASHKA, Ilya
14 ISTOMIN, Denis
15 DJERE, Laslo
16 GULBIS, Ernests
17 GRANOLLERS, Marcel
18 DONSKOY, Evgeny
19 KARLOVIC, Ivo
20 ALBOT, Radu
21 MMOH, Michael
22 [WC]
23 [WC]
24 [WC]
25 [Q]
26 [Q]
27 [Q]
28 [Q]
Alternates
1 SOUSA, Pedro
2 SONEGO, Lorenzo
3 AUGER-ALIASSIME, Felix
4 LORENZI, Paolo
5 RUUD, Casper
6 LACKO, Lukas
7 MONTEIRO, Thiago
8 BEMELMANS, Ruben
9 GUNNESWARAN, Prajnesh
evidenza
Sinner come Marco Polo: in Oriente scopre il suo best ranking
Sinner raggiunge Panatta come best ranking raggiunto da un italiano nell’era moderna del tennis. In campo femminile il record appartiene a Francesca Schiavone

Il libro del tennis azzurro scrive un nuovo capitolo straordinario. Lo fa in un pomeriggio in cui in Italia l’autunno sembra non esser mai cominciato. 3 ottobre 2023 la data in cui Jannik Sinner ha raggiunto Adriano Panatta come best ranking mai toccato prima, ovvero la posizione n. 4. Lascia da parte rancori e inquietudini interne ed esterne legate a quelle maglie che difendono l’Italia alla conquista della Coppa Davis e si posiziona accanto a un’icona della storia come Adriano Panatta.
Il tutto in una serata cinese, in cui nella capitale della Cina, l’ex recente numero 1 al mondo, Carlos Alcaraz, guarda annichilito la reazione dell’altoatesino che rischia di finire sotto di due break nell’incipit della gara ma che poi reagisce, vince il tie-break del primo set e chiude 6-1 al secondo parziale.
A due passi dalla “Città Proibita”, il tempio del tennis cinese issa Jannik Sinner a quello che da lunedì sarà il suo nuovo gradino della “scala reale” del tennis. Sarà numero quattro come lo è stato Adriano Panatta, unico italiano nell’era moderna a raggiungere questo obiettivo. Nel tennis a noi noto con la classifica computerizzata, uno dei più grandi talenti del tennis italiano fu quarto in classifica dal 24 agosto 1976 sino al 12 settembre 1976, nell’epoca in cui dominavano Connors, Borg e Vilas. Per Panatta quello fu anno d’oro segnato dalle vittorie di Panatta al Roland Garros, agli Internazionali d’Italia e in Coppa Davis.
Giganti del tennis difficili da paragonare a quelli attuali, ma risulta anche essere superfluo il raffronto tra queste epoche.
Sinner diventa n. 4 al mondo, l’85° tennista della storia a riuscirci, ma con un obiettivo che lo regalerebbe ulteriormente alla storia di questo tennis. Qualora dovesse riuscire a chiudere il 2023 da 4 del ranking sarebbe l’unico italiano a riuscirci. Record che devono dare al giovane Jannik quella fiducia in sé stesso che spesso è mancata, quella cattiveria che servirebbe a girare le partite in cui non gioca benissimo. L’obiettivo resta sempre lo Slam, ma adesso questo record parziale potrebbe essergli di grande aiuto per riabbracciare l’Italia intera e lasciare a casa i dubbi, i rancori, le perplessità e le delusioni che hanno segnato i chilometri precedenti al viaggio in Cina.
Un po’ come Marco Polo ha trovato la sua fortuna in un viaggio in Oriente, adesso tocca alla sua mente completare il giro del Mondo.
Il best ranking di Matteo Berrettini attualmente è stato il n. 6 centrato con la semifinale all’Australian Open nel 2022. Fu il primo italiano ad arrivare tra i primi sei al mondo da quel famoso 1976. Corrado Barazzuti, invece, fu n. 7 al mondo il 21 agosto 1978 grazie alla semifinale raggiunta in quell’anno al Roland Garros. Fabio Fognini, invece, raggiunse la posizione n. 9 il 15 luglio 2019. Era il tennis dei Fab-Four che ancora non aveva conosciuto la pandemia. Quell’anno vinse il Masters1000 di Monte Carlo che gli diede lo slancio per salire in classifica.
In campo femminile, invece, con la quarta posizione raggiunta nel 2011 è Francesca Schiavone l’italiana ad aver raggiunto la posizione più alta di sempre. Almeno una volta ai quarti in tutti gli Slam, trionfatrice del Roland Garros 2010, la “leonessa milanese” è stata icona azzurra specie su terra battuta. Francesca Pennetta, vincitrice dell’Us Open 2015, è stata numero 6 del ranking mondiale in singolare e numero 1 in doppio. Un gradino più su riuscì a piazzarsi Sara Errani, il n. 5 il suo best ranking. Roberta Vinci, finalista perdente contro Pennetta allo US Open è arrivata al N.7.
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ATP 1000 Shanghai, il programma di mercoledì 4 ottobre: Fognini trova Kokkinakis
Fabio Fognini torna a giocare un match nel main draw di un torneo del circuito maggiore: scenderà in campo intorno alle 8 ora italiana

Era il 2019, e Daniil Medvedev aveva la meglio su Alexander Zverev, conquistando così il suo secondo titolo 1000. Quattro anni dopo, è ancora quello l’ultimo match disputato nel prestigioso master 1000 di Shanghai, cancellato nelle ultime tre stagioni a causa delle stringenti misure anti covid delle autorità cinesi. Da quest’anno, il più importante torneo asiatico potrà contare su un tabellone allargato a novantasei giocatori, sei dei quali italiani.
Di questi uno scenderà in campo sul centrale nella giornata di inaugurazione dell’edizione 2023: si tratta di Fabio Fognini, oggi sceso al numero 129 del ranking, in gara grazie ad una wildcard. Il ligure torna a giocare nel main draw di un torneo del circuito maggiore per la prima volta da luglio, quando perse al primo turno a Gstaad. In particolare, non vince un match di questo tipo dal secondo turno del Roland Garros. Il suo avversario sarà Thanasi Kokkinakis. L’estroso australiano, numero 71 del mondo, parte favorito: ha vinto tutti e tre i precedenti con Fabio, l’ultimo in Australia, quest’anno. In ogni caso, ci sono tutte le premesse per una partita interessante fra due giocatori molto talentuosi. Il match è il secondo in programma sul campo centrale, a seguire della sfida fra Dusan Lajovic e Stan Wawrinka, impegnati a partire dalle 6:30 ora italiana.
A seguire, chiuderanno il programma sul centrale i veterani Gasquet (impegnato col giocatore di casa Zhizhen Zhang) e Murray, che sfida Roman Safiullin. Qualche match da tenere d’occhio sui campi secondari: Mackenzie McDonald affronta il francese Moutet; Daniel Altmaier trova il giapponese Nishioka.
Ecco il programma completo (Diretta TV SKY Sport Tennis)
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ATP/WTA Pechino: la finale fra Sinner e Medvedev mercoledì alle 13:30 (SuperTennis)
Jannik Sinner, nuovo numero quattro del mondo gioca la sua quarta finale stagionale, la terza contro Daniil Medvedev

Mercoledì è giornata inusuale per una finale di torneo nel tour professionistico. Tuttavia, questo swing asiatico – il primo dal 2019 – ci ha già abituato ad alcune variazioni sul tema, fra match conclusi a notte fonda (questa, in realtà, sta diventando sempre più spesso la norma) e date di inizio e fine dei tornei inconsuete.
Nel 2019, un giovanissimo Sinner perdeva il primo dei suoi sette confronti con un ragazzino spagnolo, Carlos Alcaraz. Sono passati quattro anni e sul Diamond Court di Pechino quelli che erano due ragazzini si sono affrontati per un posto in finale come numero due e numero sette del mondo. Il divario è destinato ad accorciarsi ulteriormente: col prossimo aggiornamento della classifica, Sinner sarà ufficialmente numero quattro, tennista italiano più in alto del ranking da quarantasette anni, da quel 24 agosto 1976 in cui numero quattro lo fu Adriano Panatta.
Jannik affronterà in finale la sua nemesi: Daniil Medvedev. Il russo e Jannik si sono affrontati sei volte, e in tutti e sei i casi è stato l’attuale numero tre del mondo ad avere la meglio. Due di quei sei confronti si sono disputati quest’anno, e rappresentano i due terzi delle finali disputate da Sinner in questa stagione: quelle perdenti, a Rotterdam prima e poco dopo a Miami. Eravamo nel momento migliore dell’annata del russo, ripresosi dopo mesi di appannamento con una lunga serie di vittorie consecutive. A Miami, in particolare, Sinner aveva eliminato proprio Alcaraz per raggiungere la sua seconda finale in un mille.
Mercoledì 4 ottobre si riaffronteranno alle 13.30 ora italiana, l’orario della sessione serale (là sono le 19.30) di Pechino. Negli ultimi giorni, l’indicazione è stata più volte disattesa: ciò ha portato a match (uno su tutti quello fra Alexander Zverev e Davidovich Fokina) conclusosi ben oltre la mezzanotte. Questa finale, comunque, dovrebbe iniziare all’ora prevista, essendoci un solo match femminile prima della sfida italo-russa: si tratta di Pegula-Ostapenko, incontro di terzo turno che inizierà alle 6.00 ora italiana.
Il programma completo a Pechino di mercoledì 4 ottobre: