La vecchia Davis va in archivio con i suoi record definitivi

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La vecchia Davis va in archivio con i suoi record definitivi

Dall’anno prossimo niente più match al meglio dei cinque set e tie su tre partite: i record cristallizzati in centodiciotto anni di storia resteranno eternamente imbattuti

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I manager dei tennisti hanno ucciso la Davis più di Haggerty (Scanagatta)

Il lob vincente con cui Marin Cilic ha convertito il match point per il tre a uno Croazia nella finale della Davis 2018 ha chiuso un’era geologica iniziata nel 1900 e chiusasi tra le braccia alzate dei ragazzi a scacchi bianchi e rossi e le lacrime di Lucas Pouille, ultimo sconfitto dell’ormai pensionato campionato a squadre per nazioni vecchia maniera. Quel che avverrà è certo solo sulla carta, dove sono stati vergati i rivoluzionari ammodernamenti che faranno scomparire i cinque set e sintetizzeranno in mini-tie da tre partite il nuovo super concentrato tennistico da sorbire in una settimana senza repliche. Il lob di Marin, scostatosi finalmente dal ricordo collettivo del dramma andato in scena nella finale del 2016 a Zagabria, entrerà a suo modo nella storia e vi entrerà insieme a tanti numeri rilevanti; numeri che sono record e record che rimarranno imbattuti nei secoli dei secoli. Così sia.

21 ore e 37 minuti – La durata del più lungo tie di Coppa Davis della storia. Il barrage tra Romania ed Ecuador nel 2003 a Quito, vinto per 3-2 dai romeni in trasferta grazie alle erculee imprese di Florin Mergea e Horia Tecau; del mitico Victor Hanescu e di Razvan Sabau. Sia detto che per la determinazione di questo record si considerano le edizioni disputate a partire dall’introduzione del tie break nei primi quattro set, ossia dal 1989.

327 – Il maggior numero di giochi in un singolo tie di Davis. India-Australia nella finale del gruppo zonale asiatico 1974, interminabile scontro tra due grandi tradizioni tennistiche. Bob Gilitinan, John Alexander, Colin Dibley, Jasjit Dingh e i fratelli Vijay e Anand Amritraj se le diedero di santa ragione. Senza riportare la sequenza degli incontri, lasciamo il palcoscenico a quella dei giochi: 11-9, 9-11, 12-10, 8-6, 14-12, 17-15, 6-8, 6-2, 17-15, 6-8, 6-3, 16-18, 6-4, 8-6, 6-4, 6-3, 6-1, 5-7, 6-4, 6-4. Estenuante anche solo a leggerla.

93 – Maggior numero di presenze. A vantare il record è il sammarinese Domenico Vicini, insegnate di tennis nato nel 1971 a Finale Ligure e noto, tra gli altri motivi, per essere diventato il primo giocatore del piccolo stato ad avere un ranking ATP. Le porte gli vennero aperte dalla finale al Challenger di Genova conquistata nel torneo di doppio insieme a Stefano Galvani. Considerando solo i più alti livelli della competizione, l’alloro va a Nicola Pietrangeli, il quale vanta sessantasei rispettabilissime apparizioni.

6 ore e 43 minuti – L’incontro di singolare più lungo della storia. Quello tra Leonardo Mayer e Joao Souza in un caldissimo Argentina-Brasile nel 2015 a Buenos Aires, che Leo condusse in porto convertendo l’undicesimo match point a disposizione e di conseguenza abbattendo lo storico, precedente record fino ad allora appartenuto a John McEnroe e Mats Wilander, protagonisti di una mitica sfida andata in scena nel 1982 e durata ventuno minuti in meno.

120 – Il maggior numero di punti portati da un giocatore alla propria nazionale. Ritorna a fare capolino Nicola Pietrangeli, che con settantotto successi in singolare e quarantadue in doppio ha foraggiato la causa patria come nessun altro. Pietrangeli è seguito in classifica da Ilie Nastase, capace di infilare 109 successi complessivi tra il 1966 e il 1985.

25 – Numero record (e massimo) di set in un tie di Davis. Curiosamente in centodiciotto anni di storia solo due volte tutti e cinque i match in programma si sono conclusi in cinque set. La circostanza si è verificata in un Francia-Jugoslavia del 1946 e nel già citato Ecuador Romania del 2003.

13 – Maggior numero di match vinti al quinto set. Il maratoneta più vincente della storia è Nicolas Lapentti, capace di conquistare ben tredici incontri sulla lunghissima distanza. Lo segue il moschettiere Henri Jean Cochet a una sola lunghezza di ritardo.

7 ore e un minuto – La durata dei doppi più lunghi. Altro fatto piuttosto curioso, benché sia spaccato al minuto, il record è condiviso dalle battaglie tra gli argentini Nalbandian-Arnold e i russi Safin-Kafelnikov nel 2002 e tra i cechi Berdych-Rosol e gli svizzeri Wawrinka-Chiudinelli nel 2013.

8 – Il record di doppi vinti al quinto set. A svettare qui è Ivan Ljubicic, croato al pari degli ultimi vincitori della Davis come ce la ricorderemo, se ce la ricorderemo, tra molto molto tempo. Il cerchio si chiude dunque, nella speranza che il futuro ci conceda altre imprese iperboliche degne di essere annotate nel Guinness dei nuovi primati.

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