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Coppa Davis 2019: il sorteggio delle sfide del World Group I e II
Brasile, India e Repubblica Ceca (prime favorite del seeding nelle rispettive zone del Gruppo I) sfideranno Barbados, Pakistan e Bosnia. Il 14 febbraio alle 18 il sorteggio dei gironi delle Finali di Madrid

Si è tenuto mercoledì 6 febbraio, nella sede centrale della Federazione Internazionale Tennis di Londra, il sorteggio delle sfide del Gruppo I e II della Coppa Davis 2019. 24 tie complessivi che si disputeranno tra aprile e settembre, 12 nel Gruppo I e 12 nel Gruppo II, suddivisi in tre zone: Europa/Africa, America, Asia/Oceania. Il format sarà quello dei quattro singolari più un doppio da disputarsi nell’arco di due giorni, con le vincenti delle sfide del Gruppo I che si guadagneranno l’accesso ai match di qualificazione in vista delle Finali del 2020.
VERSO MADRID – Le sfide preliminari dell’1 e 2 febbraio hanno intanto stabilito i nomi delle 12 squadre che, insieme alla quattro semifinaliste dello scorso anno e le due wild card concesse dall’ITF, si contenderanno l’insalatiera nelle Finali di Madrid dal 18 al 24 novembre 2019. In attesa del sorteggio dei sei gironi che si terrà il 14 febbraio alle ore 18, l’ITF ha intanto comunicato le fasce (stabilite sulla base del nuovo ranking per nazioni): saranno teste di serie Francia, Croazia, Argentina, Belgio, Gran Bretagna e USA; in seconda fascia finiscono Spagna, Serbia, Australia, Italia, Germania e Kazakistan; in ultima fascia Canada, Giappone, Colombia, Olanda, Russia e Cile.
I risultati delle sfide di qualificazione
- Cina vs [12] Giappone 2-3
- India vs [4] Italia 1-3
- [3] Australia vs Bosnia ed Erzegovina 4-0
- [7] Kazakistan vs Portogallo 3-1
- [5] Germania vs Ungheria 5-0
- Uzbekistan vs [2] Serbia 2-3
- Slovacchia vs [11] Canada 2-3
- [10] Austria vs Cile 2-3
- [8] Repubblica Ceca vs Olanda 1-3
- [6] Svizzera vs Russia 1-3
- Brasile vs [1] Belgio 1-3
- Colombia vs [9] Svezia 4-0
GRUPPO I – La Bosnia ed Erzegovina, reduce dalla netta sconfitta in terra australiana nel turno preliminare, si giocherà l’opportunità di tornare a disputare le qualificazioni per le Finali del 2020 ospitando i primi favoriti del seeding della Repubblica Ceca, sconfitti nel primo turno in casa dall’Olanda. Nelle altre sfide, Svezia e Ungheria giocheranno tra le mura amiche rispettivamente contro Israele e Ucraina, l’Austria e la Svizzera voleranno in Finlandia e Slovacchia, e infine il Portogallo andrà in trasferta in Bielorussia. Nella zona “America”, si giocherà la prima sfida assoluta tra Brasile e Barbados, la dodicesima (ma prima in cinque anni) tra Venezuela ed Ecuador, mentre l’Uruguay ospiterà la Repubblica Dominicana. Nella zona “Asia/Oceania”, occhi puntati sul Pakistan, che proverà a sfatare il tabù India, mai battuta in sei sfide. Negli altri due tie, l’Uzbekistan volerà in Libano mentre Cina e Corea del Sud si incroceranno per la settima volta.
America
[1] Brasile vs Barbados
Venezuela vs [2] Ecuador
Uruguay vs [3] Repubblica Dominicana
Asia/Oceania
Pakistan vs [1] India
Libano vs [2] Uzbekistan
[3] Cina vs Corea del Sud
Europa/Africa
Bosnia ed Erzegovina vs [1] Repubblica Ceca
[2] Svezia vs Israele
Finlandia vs [3] Austria
[4] Ungheria vs Ucraina
Slovacchia vs [5] Svizzera
Bielorussia vs [6] Portogallo
GRUPPO II – Dodici i tie che si giocheranno anche nel World Group II, sei quelli relativi alla zona “Europa/Africa”, con Romania e Zimbabwe che si ritroveranno dopo 19 anni. Sudafrica, Marocco ed Egitto ospiteranno rispettivamente Bulgaria, Lituania e Slovenia, mentre Georgia e Turchia se la vedranno in trasferta contro Norvegia e Danimarca. Nella zona americana, Perù ed El Salvador si sfideranno a nove di distanza dal loro primo ed unico confronto diretto (vinto a Lima dai padroni di casa), il Paraguay affronterà il Messico in casa, la Bolivia giocherà in trasferta in Guatemala. Infine, nella zona “Asia/Oceania”, Thailandia e Filippine si affronteranno per il terzo anno consecutivo (due vittorie su due per i thailandesi), mentre Indonesia e Hong Kong avranno il vantaggio del fattore campo contro Nuova Zelanda e Taipei.
America
El Salvador vs [1] Perù
Paraguay vs [2] Messico
[3] Guatemala vs Bolivia
Asia/Oceania
[1] Thailandia vs Filippine
Indonesia vs [2] Nuova Zelanda
Hong Kong vs [3] Taipei
Europa/Africa
[1] Romania vs Zimbabwe
[2] Sudafrica vs Bulgaria
[3] Danimarca vs Turchia
Marocco vs [4] Lituania
[5] Egitto vs Slovenia
[6] Norvegia vs Georgia
ATP
ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo
Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.
Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).
Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.
Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003, che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.
Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti | Nato nel | Classifica ATP |
1 | Alcaraz | Spagna | 8175 | 2003 | 2 |
2 | Rune | Danimarca | 3055 | 2003 | 4 |
3 | Shelton | USA | 1455 | 2002 | 20 |
4 | Musetti | Italia | 1345 | 2002 | 18 |
5 | Fils | Francia | 953 | 2004 | 44 |
6 | Van Assche | Francia | 597 | 2004 | 69 |
7 | Stricker | Svizzera | 576 | 2002 | 90 |
8 | Michelsen | USA | 518 | 2004 | 110 |
9 | Medjedovic | Serbia | 485 | 2003 | 120 |
10 | Cazaux | Francia | 474 | 2002 | 125 |
11 | Cobolli | Italia | 453 | 2002 | 122 |
12 | Atmane | Francia | 376 | 2002 | 147 |
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WTA Ningbo: Jabeur sul velluto. Vanno ko Cirstea e Blinkova
Ons avanza nel torneo in Cina. Sarà Linda Fruhvirtova l’avversaria di Lucia Bronzetti

Dopo il successo della nostra Lucia Bronzetti, prosegue al Ningbo Open il cammino della testa di serie n.1 Ons Jabeur: la tunisina regola in due set la tedesca Korpatsch. A proposito di teste di serie: si fermano agli ottavi di finale i percorsi della n.3 del tabellone, la rumena Simona Cirstea ( sconfitta in due set contro la Siniakova), assieme a quello della n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set dalla ceca Linda Fruhvirtova.
[1] O.Jabeur b. T. Korpatsch 6-3 6-2
Dicevamo tutto facile per la tunisina Jabeur contro la tedesca Korpatsch sconfitta 6-3 6-2 in 1 ora e 24′. Solito tennis brillante per la n.2 del seeding, ricco di variazioni e quindi imprevedibile. Da sottolineare per Jabeur l’ottima prestazione al servizio (71% di prime giocate) e l’aggressività in risposta, specie sulla seconda palla (70% di punti vinti). Così il primo set è deciso da due break, che la tunisina conquista nel quinto e nel nono gioco, che si rivelerà anche l’ultimo del primo parziale. Nella ripresa la Korpatsch affonda assieme alla sua seconda di servizio, con cui è tropo vulnerabile, lasciando ampio margine di manovra a Jabeur. Due break anche nella ripresa proiettano la testa di serie n.1 ai quarti di finale dove se la vedrà con la sorpresa Zvonareva.
K. Siniakova b. [3] S. Cirstea 6-3 7-5
Una giornata nera quella di Sorana Cirstea a Ningbo, sconfitta in due set dalla ceca Katerina Siniakova (6-3 7-5). Non una partita ad alto tasso di spettacolarità, ma sicuramente imprevedibile e con tanti break (15 in totale!). Un match deciso sostanzialmente nei turni in risposta data la difficoltà delle due interpreti a mantenere i game al servizio. Nel primo set ci sono ben 6 break, tre dei quali nei primi tre game. La maggior efficacia con la seconda palla premia la Siniakova che con freddezza conquista il nono gioco che le vale il primo set.
Nella ripresa Cirstea si aggrappa alla partita, ma la sua prestazione al servizio è insufficiente per poter sperare di ribaltare l’inerzia del match. Nel secondo set i break piovono a cascata, dopo i 6 del primo si assiste ai 9 del secondo. Inizialmente è la rumena ad ergersi sul 3-0 prima di venire rimontata dalla Siniakova che impatta sul 4-4. Dopo altri due break (uno per parte) la ceca si conquista i quarti di finale nel dodicesimo gioco al terzo match point utile. Per lei adesso un quarto di finale opposta a Nadia Podoroska.
GLI ALTRI INCONTRI – Nei restanti match si assiste alla caduta di un’altra testa di serie, stavolta la n.4 Anna Blinkova, sconfitta in tre set (6-3 3-6 6-1) dalla ceca Linda Fruhvirtova, che sfiderà la nostra Lucia Bronzetti ai quarti. Come detto l’argentina Nadia Podoroska accede ai quarti di finale sconfiggendo in rimonta la tennista russa Valeria Savinykh con il punteggio di 4-6 6-0 6-2. Infine si registrano la vittoria in due set (6-3 6-2) di Diana Shnaider contro Kamilla Rakhimova; e la vittoria per ritiro (6-4 1-0) di Vera Zvonareva contro la danese Clara Tauson.
ATP
Novak Djokovic a Roma protagonista alla Ryder Cup
Il serbo si è cimentato sul green: con lui altre celebrità del mondo dello sport

Profumo di golf nella capitale. A Roma, infatti, è tempo di Ryder Cup e l’evento è stato celebrato dalla presenza di vip e sportivi. Il Marco Simone Golf & Country Club ha accolto i “campioni” per l’All Star Match cominciato all’ora di pranzo.
Non sarà l’erba di Wimbledon, ma rischia di trovarsi comunque a suo agio: Novak Djokovic, tennista più vincente nella storia dei tornei del Grande Slam, è tra i protagonisti della giornata romana. Con lui anche il calciatore Gareth Bale, Leonardo Fioravanti, surfista italiano qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024, lo youtuber Garrett Hilbert e il numero uno mondiale degli atleti paralimpici, l’inglese Kipp Popert.
Uno show unico nel quale si affrontano le squadre guidate dallo scozzese Colin Montgomerie e dallo statunitense Corey Pavin, rispettivamente alla guida del Team Europe e del Team Usa alla Ryder Cup del 2010 quando in Galles i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, fecero il loro debutto vincente nel torneo.
Nole è stato inserito nel “Team Montgomerie“.
Fanno parte del “Team Pavin”, Carlos Sainz, pilota della Ferrari, Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004, Victor Cruz, ex giocatore di football americano, l’attrice hollywoodiana Kathryn Newton e l’altro giocatore paralimpico, Tommaso Perrino, numero 6 del ranking e CT della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della Federazione Italiana Golf.
L’ultimo mese di Novak Djokovic è stato a dir poco straordinario. Un campione totale protagonista nel tennis, spettatore nel basket e adesso sul green del golf. Aveva celebrato l’impresa dell’Arthur Ashe Stadium ricevendo dai suoi concittadini una grande testimonianza di affetto in patria assieme alla nazionale di pallacanestro, finalista ai mondiali di basket. Dopo aver portato la Serbia alle Finals di Coppa Davis, adesso si dedica al suo amato secondo sport.