Sinner: “La svolta a Bergamo, ora me la gioco con tutti”. E firma con StarWing Sports

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Sinner: “La svolta a Bergamo, ora me la gioco con tutti”. E firma con StarWing Sports

Obiettivi, confronti, amici e famiglia in un’intervista al quotidiano La Stampa del diciottenne azzurro

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Jannik Sinner - Anversa 2019 (foto via Twitter, @EuroTennisOpen)
 

A coronamento di una stagione in continuo crescendo, Matteo Berrettini è entrato in top ten e, a un torneo dalla fine del Tour, difende l’ultimo posto disponibile per andare alle ATP Finals. Anche Fabio Fognini si è regalato (e ci ha regalato) grandi soddisfazione quest’anno e, seppur da una posizione meno vantaggiosa, può giocarsi le sue possibilità per un appuntamento che non vede partecipazione azzurre dal 1978, anno in cui si qualificò Corrado Barazzutti. Eppure, in un momento in cui il tennis maschile evoca ricordi in bianco e nero nella promessa di un roseo futuro, c’è almeno altrettanto spazio per Jannik Sinner, il più giovane italiano di sempre a sfondare il muro – per tanti inscalfibile – della top 100. Intervistato da Stefano Semeraro per La Stampa, Jannik non ha deluso nelle risposte, caratterizzate da quella consapevolezza senza filtri, tipica della giovane età e della rapidissima ascesa, di cui aveva già dato un assaggio al microfono del nostro Luca Baldissera.

BERGAMO-NY SOLO ANDATA – Se adesso anche i migliori devono giocare alla grande per battere Berrettini, il diciottenne altoatesino è appena da meno: “Diciamo che me la gioco con tutti. Poi, dipende dalla giornata, ma con Monfils e Wawrinka mi sentivo al loro livello”. Ciò che gli ha fatto capire di poter arrivare qui, il vero punto di svolta, è stata la vittoria al Challenger di Bergamo lo scorso febbraio. “Per la prima volta, ho avuto la sensazione di aver vinto qualcosa che contava. E ho deciso che volevo provarla di nuovo”. Detto fatto, tra un risultato e l’altro, è arrivato a qualificarsi per il tabellone principale dello US Open, il primo Slam che vorrebbe vincere perché “è il primo che ho visto in TV. Ricordo la finale tra Federer e del Potro” nel 2009, con la vittoria al quinto dell’argentino.


L’obiettivo del 2020, tuttavia, non sono i grandi tornei, non direttamente almeno, “l’obiettivo è migliorare. Ho alle spalle un grande team, i risultati spero arriveranno. Negli Slam si gioca tre su cinque e serve una gestione matura del gioco. Però quest’anno con Wawrinka a New York ho vinto un set, me la sono cavata”. Non gli piace invece la metropoli statunitense (”troppo casino”) a cui preferisce Vienna e Anversa; ma “anche a Umago si sta bene”, aggiunge colui che secondo il coach Riccardo Piatti assomiglia a Novak Djokovic. È il momento di fare un passo indietro? Neanche per sogno. “Tennisticamente ci sta, anche Novak è più forte di rovescio che di dritto; però penso di poter servire meglio di lui, ci sto lavorando molto. Come persone, invece, siamo molto diversi”.

CHI GLI STA VICINO – Se, insieme a Piatti, si ritrova a cena con “una ragazza molto semplice” di nome Maria Sharapova e un tipo “molto divertente” come Marat Safin, i suoi amici nel circuito sono Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. Considera Matteo Berrettini “un ragazzo onesto, gioca in maniera fantastica ed è bravo anche nelle interviste, come mentalità siamo molto simili” anche se, a dispetto dell’età, conosce meglio Andreas Seppi che è delle sue parti e “mi dice sempre cose giuste. Ho fatto amicizia anche con Wawrinka, è molto simpatico e ora chiedo consigli anche a lui”.

Per chi ha dovuto lasciare casa a tredici anni, non può mancare la riconoscenza verso mamma e papà che “hanno capito subito che il tennis è la cosa che voglio fare nella vita e mi danno tutto quello che un genitore può dare”. La mancata convocazione per le finali di Coppa Davis ha fatto storcere il naso a qualche appassionato, ma Jannik analizza l’episodio con grande maturità e obiettività e approva la decisione di capitan Barazzutti: Ha fatto bene a scegliere gente più esperta. Il livello ce l’ho, ma non sono pronto ad affrontare certe pressioni”.

IMMEDIATO FUTURO – Sinner si prepara ora per l’appuntamento delle Next Gen ATP Finals in partenza il 5 novembre, il primo torneo da cliente dell’agenzia di management StarWing Sports che, tra gli altri, rappresenta Wawrinka, Monfils, Khachanov, Vekic, Mladenovic e Sakkari. Il freschissimo numero 93 ATP, infatti, ha appena firmato con la società di Lawrence Frankopan. “Siamo emozionatissimi di iniziare questo rapporto con Jannik” sono le prime parole del proprietario e CEO Frankopan, che pochi mesi fa gli aveva riservato una wild card per il torneo di Umago, di cui è direttore. “Stiamo seguendo i suoi progressi da un bel po’ di tempo ormai e siamo rimasti molto impressionati da lui, in campo e fuori. Alla sua età, sta già dimostrando un potenziale fantastico, una personalità unica e un grandissimo spirito combattivo, tutte caratteristiche di un vero campione.

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