Sofia Kenin scrive una lettera a Billie Jean King

Flash

Sofia Kenin scrive una lettera a Billie Jean King

La neo-campionessa Slam americana si siede faccia a faccia con la fondatrice della WTA per ringraziarla pubblicamente: “Hai aperto le porte per tutte noi”

Pubblicato

il

 

La figura di Billie Jean King è di straordinaria importanza nella storia del tennis e non solo per i 12 Slam vinti in singolare. La sua più grande opera è quella di aver fondato la Women’s Tennis Association e in questi giorni un’astro nascente del tennis femminile ha deciso di ringraziare pubblicamente Billie Jean con una lettera: si tratta di Sofia Kenin, recente vincitrice del suo primo Slam in Australia. La giovane americana ha scritto una lettera alla sua beniamina e l’ha poi letta in sua presenza.

“Cara Billie Jean, ti scrivo a nome di tutte le tenniste. I tuoi traguardi, il tuo attivismo e il tuo ottimismo hanno aperto le porte per tutte noi e per questo ti ringrazio. Sono immigrata dalla Russia quando ero una bambina e sia io che i miei genitori non parlavamo inglese, ma loro sapevano cosa fosse il sogno americano ed era quello che volevano per me. Mentre quello che volevo io da ragazzina era diventare la più forte tennista del mondo. Nel 1970 tu ed altre otto giocatrici firmaste un contratto da un dollaro per creare il primo circuito di tennis femminile, e onestamente io non voglio pensare a dove ci troveremmo adesso se voi non aveste fatto quel gesto di coraggio. Improvvisamente questa giovane ragazzina russa ha una vera eroina americana“.

Kenin ha poi passato in rassegna alcuni passaggi chiave della sua giovane carriera e ha sottolineato come spesso la pressione di entrare nella top 10 è insopportabile, ma come disse una donna saggia ‘la pressione è un privilegio’. Grazie per aver dimostrato a tutte le donne qual è il nostro valore e che vale la pena lottare per la nostra uguaglianza”. 

La parola poi l’ha presa Billie Jean King e rispolverando un po’ tra i suoi ricordi ha ammesso di aver molti avuto dubbi durante la sua carriera, ma l’ottimismo l’ha sempre salvata. “Ho sempre visualizzato quale fosse l’obiettivo per tutte noi. Venivamo chiamate le ‘Original 9’ e dopo aver firmato il contratto da 1$ ricevemmo lettere di sospensione. Pensammo che non avremmo mai più giocato Wimbledon ma non ci importava perché con quel gesto avevamo segnato il nostro confine”.Billie Jean passa poi ad elencare i tre obiettivi che le spinsero a fare quel primo passo: “Primo: ogni ragazza nata nel mondo, se è brava abbastanza, deve avere un luogo dove competere. Secondo: devi venire apprezzata per i tuoi traguardi, non per il tuo aspetto. Terzo: devi essere in grado di sostenerti finanziariamente”. E si può dire che già da tempo siano stati raggiunti con successo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement