Flash
Parigi-Bercy, il tabellone delle qualificazioni: sei italiani al via
Travaglia, Cecchinato, Caruso, Mager, Lorenzi e Giannessi cercano l’accesso al tabellone principale. La prima testa di serie è Fucsovics. Quattro le wild card francesi

Comincia dalle qualificazioni la spedizione azzurra al tradizionale appuntamento indoor di Parigi Bercy, l’ultimo Masters 1000 di questa sventurata stagione condizionata dalla pandemia di Coronavirus. Sono sei gli italiani impegnati nel tabellone cadetto. In ordine di classifica: Stefano Travaglia (testa di serie n.5), Marco Cecchinato (testa di serie n.7), Salvatore Caruso (testa di serie n.8), Gianluca Mager (testa di serie n.14), Paolo Lorenzi e Alessandro Giannessi.

Travaglia parte assolutamente da favorito contro il portoghese Pedro Sousa, n.110 del ranking ATP e molto poco meno a suo agio sui campi veloci. Al secondo turno, decisivo per la qualificazione, potrebbe sfidare in un derby Mager, qualora quest’ultimo sconfiggesse il colombiano Daniel Galan, n.132 della classifica mondiale. Un’altra sfida al secondo turno potrebbe essere quella tra Caruso e Lorenzi. Il siculo però dovrà fare attenzione all’australiano Marc Polmans, giocatore aggressivo e insidioso sul cemento. Il toscano a sua volta è nettamente sfavorito contro il rampante spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, terzo favorito del seeding, che dalla ripresa del tour vanta un notevolissimo bilancio di 13 vittorie e 4 sconfitte.
Marco Cecchinato, reduce dalla bella settimana al Sardinia Open, dove ha raggiunto la finale, affronta il cinese di Taipei Jason Jung, n.127 del ranking ATP. Un giocatore di spessore inferiore ma che è molto più abituato di Cecchinato a giocare sul veloce. Infine, Giannessi affronterà il moldavo Radu Albot, n.85 della classifica e testa di serie n.10 del tabellone cadetto, in un match abbastanza proibitivo sulla carta. A dimostrazione della qualità del field, la prima testa di serie, e quindi primo escluso dal main draw, è Marton Fucsovics, n.52 del mondo. Dovrebbe giocare contro il 18enne francese Arthur Cazaux, una delle quattro wild card di casa. Le altre sono Elliot Benchetrit, Antoine Cornut-Chauvinic e Arthur Rinderknech.
Il tabellone completo delle qualificazioni (con tutti i risultati aggiornati)
ATP
ATP/WTA Pechino, il programma di martedì 3 ottobre: Medvedev-Zverev alle 10:30, Sinner-Alcaraz alle 13:30 da seguire LIVE su Ubitennis
Nel femminile impegnate Pegula, Garcia, Sabalenka, Jabeur, Gauff, Kasatkina, Kudermetova, Swiatek, Rybakina e Sakkari. Paolini attende la vincente del match Sabalenka-Boulter

Mentre il torneo maschile sta per terminare con le due semifinali e la finale nella giornata di mercoledì, le danze a Pechino sono ancora pienamente aperte per quanto riguarda il WTA 1000. Tra gli uomini, dopo le faticose vittorie in tre set di Alexander Zverev e Danil Medvedev ai danni rispettivamente di Nicolàs Jarry e di Ugo Humbert, Carlos Alcaraz ha regolato facilmente il finalista del Roland Garros Casper Ruud, mentre al nostro Jannik Sinner sono servite due ore e mezza per eliminare il veterano Grigor Dimitrov. La prima semifinale in programma sarà quella tra il tedesco e il russo, che scenderanno in campo non prima delle 10:30 locali nel loro diciottesimo testa a testa (a condurre è Medvedev per dieci a sette). Quella tra lo spagnolo e l’italiano, invece, inizierà verso le 13.30 e sarà il loro ottavo incontro che li vedrà opposti ai due lati della rete (Alcaraz è in vantaggio quattro a tre, con una vittoria tra queste a livello Challenger). La sfida tra il n.1 italiano e il campione iberico si potrà seguire direttamente da Ubitennis con il LIVE che aggiornerà in tempo reale l’andamento del match. Le due semifinali verranno giocate entrambe nel Court Diamond e saranno visibili su SuperTennis e la relativa app SuperTennix.
Per quanto riguarda il torneo femminile, gli altri due nomi che compaiono nel programma del Court Diamond sono quelli di Aryna Sabalenka – che, se uscirà vincente, incrocerà la racchetta con l’azzurra Jasmine Paolini -, fresca n.1 al mondo, di Cori Gauff, campionessa allo US Open qualche settimana fa, e per finire di Maria Sakkari in netta ripresa dopo il titolo a Guadalajara. Le prime due scenderanno in campo prima delle semifinali maschili, mentre il match della tennista greca verrà disputato a seguire di quello tra Alcaraz e Sinner. Sul Court Lotus si vedranno, poi, in ordine temporale Jessica Pegula, Daria Kasatkina, Iga Swiatek ed Elena Rybakina. Per finire, sul Court Moon si assisterà agli incontri di Caroline Garcia, Ons Jabeur e Veronika Kudermetova.
Qui sotto il programma completo della giornata con gli orari locali di Pechino (sei ore avanti rispetto all’Italia):
Flash
WTA Pechino: bene Gauff e Rybakina, Kasatkina avanti annullando match point, fuori Kvitova
Petra Kvitova è l’unica testa di serie a saltare nella terza giornata del WTA 1000 di Pechino. Jelena Ostapenko approfitta del Walkover di Linda Noskova

Anche la terza giornata del China Open femminile, WTA 1000 che si sta disputando a Pechino, è andata in archivio, dopo che questa mattina avevamo già parlato dei risultati che avevano aperto il programma. Ora è il momento di andare a vedere nel dettaglio come sono andati i match di altre teste di serie, da Gauff a Rybakina, passando per Kvitova, Ostapenko e Kasatkina.
[3] C. Gauff b. E. Alexandrova 7-5 6-3
Oltre a Iga Swiatek, la testa di serie più alta impegnata nel lunedì di Pechino era Coco Gauff, che con il successo al primo turno su Ekaterina Alexandrova ha infilato il tredicesimo risultato utile consecutivo. L’americana non perde un match da agosto – quando fu sconfitta da Jessica Pegula a Montreal – e anche a Pechino sembra voler dire la sua fin dall’inizio.
Contro la n° 20 al mondo, Coco è volata subito avanti per 4-0, poi si è fatta rimontare subendo due break consecutivi e ha chiuso solamente alla distanza per 7-5, ottenendo un nuovo break nel dodicesimo gioco. Nel secondo parziale, un singolo break ha fatto invece la differenza (dopo che ce n’erano stati ben 5 nel primo) e la testa di serie n° 3 è stata perfetta nell’annullare le due chance di strapparle la battuta concesse ad Alexandrova. Il 7-5 6-3 finale, oltre che valere, per la recente vincitrice dello US Open, il secondo turno contro Petra Martic, è anche una dolce rivincita del 6-4 6-0 subito dalla russa sull’erba di Berlino a giugno.
[5] E. Rybakina b. Q. Zheng 6-1 6-2
Una giocatrice molto attesa che ha avuto ancor meno problemi di Gauff nel superare il suo match di debutto è stata Elena Rybakina, capace di mandare al tappeto la resistenza – poca, per la verità – della n° 1 cinese Qinwen Zheng in appena un’ora con il netto score di 6-1 6-2. Zheng, e forse anche per questo non si è presentata in grande condizione a Pechino, ha appena vinto gli Asian Games femminili, e potrebbe essere approdata nel nuovo torneo scarica e appagata dalla prestigiosa medaglia d’oro da poco ottenuta.
Rybakina ha così trovato terreno fertile per imporre la sua superiorità, non concedendo mai una palla break per l’intero incontro e vincendo 4 games sul servizio altrui, due per set. Al prossimo turno la attende Tatjana Maria, tennista che non ha mai affrontato in carriera.
[13] J. Ostapenko b. L. Noskova per Walkover
Non ha dovuto invece nemmeno scendere in campo Jelena Ostapenko, che ha approfittato del Walkover di Linda Noskova per avanzare riposata agli ottavi di finale. Lì, la testa di serie n° 13 attende una tra Jessica Pegula e Anna Blinkova. Per Noskova, grande promessa e già in prepotente ascesa, una semplice indisposizione che non le dovrebbe far saltare altri tornei.
[11] Daria Kasatkina b. Mayar Sherif 1-6 6-4 7-6(8)
Daria Kasatkina, tra le teste di serie che hanno vinto, è stata senza dubbio quella che ha dovuto faticare di più per rimanere nel torneo. In realtà, possiamo anche dire che è stata davvero a un soffio dalla sconfitta contro Mayar Sherif, sia quando si è ritrovata sotto per 3-5 nel set decisivo, sia quando nel tie-break finale ha dovuto annullare un match point sul 6-7, prima di chiudere per 10 punti a 8.
La n° 13 del mondo aveva iniziato l’incontro in modo molto negativo, racimolando un solo game nel primo parziale, poi è stata sotto di un break anche nel secondo set (4-2), fino a rimontare e a pareggiare i conti sul 6-4. La russa è poi rimasta con la testa sott’acqua per gran parte del parziale conclusivo, per spuntarla solo all’ultimo respiro in una partita che ha comunque esaltato il pubblico e ha regalato punti spettacolari da ambo i lati. Scampato il pericolo, Daria tenterà di battere al secondo turno anche la padrona di casa Xinyu Wang.
L. Samsonova b. [12] P. Kvitova 6-4 7-5
Abbiamo lasciato per ultima, e non a caso, Petra Kvitova, che non ha invece, tra le tenniste seeded, rispettato i favori del pronostico, perdendo con la n° 22 WTA Liudmila Samsonova per 6-4 7-5. In realtà, non è che ci sia un abisso in classifica tra le due (Petra è 14), e anche se l’unico precedente, risalente però all’inizio del 2020, aveva visto la ceca imporsi nettamente, non è che questo risultato sorprenda più di tanto.
La due volte vincitrice di Wimbledon aveva infatti già sofferto parecchio al primo turno (giocato meno di 24 ore prima) contro Xiyu Wang, spuntandola solo a terzo set, e non sta di certo attraversando un momento di forma sfavillante, tanto più che dopo gli ottavi di finale ai Championships non ha mai superato il terzo turno in nessun altro torneo.
Contro Samsonova, pur lottando, Kvitova non è mai stata vicina alla vittoria di un set, esponendosi complessivamente a 4 break. Per Liudmila ora un ottavo di finale con un’avversaria da definire tra Ons Jabeur e Marta Kostyuk.
ATP
ATP Pechino: Sinner fatica, supera un malessere e raggiunge Alcaraz in semifinale (ore 13:30, SuperTennis)
Si complica la vita Jannik, che più volte nel secondo set ha l’opportunità di brekkare il bulgaro. Rimedia con un ottimo terzo parziale e chiude in due ore e mezza il match. Sarà almeno n.6 del mondo dalla prossima settimana

[6] J. Sinner b. G. Dimitrov 6-4 3-6 6-2

Può tirare un sospiro di sollievo Jannik Sinner dopo questa vittoria sofferta contro il bulgaro Grigor Dimitrov n.19 al mondo. L’azzurro è stato autore di un primo set molto solido; nel secondo ha continuato con lo stesso andazzo, ma si è fatto sfuggire le palle break una dietro l’altra, permettendo così all’avversario di acquisire fiducia nei suoi colpi. Nel terzo parziale l’altoatesino è riuscito a strappare la battuta a Dimitrov molto presto e di cuore è stato bravo a tenere questo preziosissimo break, nonostante qualche tentata reazione dello sfidante. Chiude, quindi, per 6-4 3-6 6-2 in due ore e trentadue minuti di tennis molto buono, parecchio potente, intelligente nella costruzione dei punti e con dei vistosi miglioramenti al servizio, che molte volte lo ha tirato fuori da situazioni scomode sia con la prima che con la seconda. Sinner si riporta così in vantaggio per 2-1 nei precedenti con Dimitrov e raggiunge il rivale-amico Carlos Alcaraz in semifinale.
Primo set: Sinner strappa il servizio a Dimitrov in apertura e si tiene stretto il break fino alla fine
Jannik inizia il suo dodicesimo quarto di finale in stagione col piede giusto, manovrando bene gli scambi sin dalla risposta. Con un fendente di dritto, poi, arriva a palla break già nel primo game. Dimitrov, però, non si fa intimidire dalle prime chance del tennista altoatesino e lasciando andare il braccio cancella abilmente due opportunità di break. Ma Sinner non ci sta, continua a essere aggressivo dalle prime ribattute e alla quarta opportunità strappa il servizio all’avversario in apertura. Confermato il break a 0 con una sbalorditiva solidità su tutti i fronti tecnico-tattici, il n.1 d’Italia è costretto a subire un ottimo game al servizio del bulgaro, che si mette in tasca il suo primo game dell’incontro ma è ancora costretto a inseguire nel punteggio. Alzando il ritmo sia dal lato del dritto che da quello del rovescio il 32enne di Haskovo si procura due palle break; Jannik si fa trovare pronto e le annulla con un dritto incrociato vincente e con una smorzata da manuale. A seguire chiude il game con facilità e avanza sul 3-1. Nel quinto game Sinner parte bene portandosi subito sul 30-0, ma un eccesso di confidenza lo porta a compiere un paio di brutti errori. Con freddezza, però, rimedia al danno fatto tenendo il gioco al servizio e portandosi sul 4-3, potendo ancora contare sul break di vantaggio. Nel suo turno di battuta Jannik continua e tenere le redini dello scambio imponendo il suo gioco d’attacco, e Dimitrov non può far altro che cercare di variare il ritmo o chiamarlo a rete. Tentativi, fino a questo momento, senza successo. Sul 5-4 il 22enne di Sesto Pusteria va a servire per aggiudicarsi il primo parziale; è proprio la battuta a catapultarlo a questo obiettivo, che arriva con lo score di 6-4 dopo cinquanta minuti di tennis molto solido.
Secondo set: Entrambi si procurano chance importanti, ma è Dimitrov ad approfittarne. Sinner non concretizza otto palle break e viene portato al terzo
Questa volta Dimitrov non commette l’errore del primo set, ma anzi lascia le briciole all’avversario nel primo gioco e per la prima volta mette la testa avanti nel punteggio di un set. Jannik, dal canto suo, continua la sua ottima performance al servizio e segue il giocatore bulgaro nel punteggio. Nel terzo gioco il campione del 1000 di Toronto mette i piedi dentro al campo e obbliga lo sfidante a un pericoloso 30-30; Dimitrov, però, non si lascia sorprendere e si porta sul 2-1. Poco più tardi tornano i problemi in battuta per il tennista bulgaro, che spesso si trova a giocare indietreggiando a causa della profondità dei colpi del giocatore azzurro. Concede, dunque, due pericolose palle break, ma le cancella con maestria e continua a tenere il timone del set. In seguito, Dimitrov impensierisce il suo avversario in risposta, ma quest’ultimo reagisce da campione con una prima dopo l’altra e si garantisce così il 3-3. Questa volta è Sinner a fare voce grossa con le sue pesanti cartucce e in men che non si dica si procura tre possibilità consecutive di break. Il finalista dell’ATP di Ginevra con coraggio viene a rete e le annulla tutte una dopo l’altra, con Sinner che, a parte in un’occasione dove poteva calibrare meglio il passante di rovescio, non riesce a essere il padrone dello scambio ed è costretto alla difesa. Dimitrov, invece, cancella un’ulteriore palla break e resta avanti nel punteggio nonostante qualche rischio, sventato però con freddezza e con il suo immancabile tocco. L’ago della bilancia torna quindi a pendere per il n. 19 ATP, che sposta bene il suo avversario ed è lui questa volta a procurarsi tre chance di fila per strappare il servizio a Sinner. Il tennista altoatesino riesce ad annullare le prime due, ma alla terza viene sorpreso da una buona risposta di rovescio del bulgaro, che poi con un dritto chiude il punto, gli strappa la battuta e va a servire per il set. Nel nono game Dimitrov avanza sul 30-0 e si ritrova a due punti dal set; Jannik non si dà per vinto, inizia a costruirsi i punti con calma e arriva a palla break. È il bulgaro, nuovamente, a cancellargliela con astuzia, poi Sinner se ne procura un’altra ma questa la spreca lui con un brutto dritto a metà rete. Troppe chance, troppe occasioni non sfruttate per il tennista azzurro, che dopo quarantanove minuti di set viene portato al terzo. Bravo Dimitrov a rimanere concentrato: 6-3 e tutto si deciderà nel parziale decisivo.
All’inizio del terzo set Sinner sembra stare parecchio male e, infatti, durante un cambio campo vomita in un bidone della spazzatura.

Terzo set: Sinner prende subito il largo e di cuore tiene il vantaggio fino alla fine
È Sinner questa volta a partire alla battuta e lo fa con qualche incertezza, poi risolta da un’ottima smorzata e da un dritto dei suoi. Il n.1 italiano decide di prendersi qualche rischio in più e viene ripagato in men che non si dica; con un rovescio incrociato reagisce alle tante occasioni di break non sfruttate in precedenza e strappa il servizio al giocatore bulgaro, che presto si trova sotto 3-0. Ma il campione delle Finals 2017 non molla e con coraggio si procura una palla break grazie a stupendi colpi di rovescio di una plasticità unica. Sinner risolve a modo suo la situazione, di potenza: dritti pesanti e (la maggior parte delle volte) vincenti in uscita dal servizio gli permettono di continuare a condurre nella frazione decisiva. 4-1 in suo favore. Non soddisfatto di un break solo, Jannik insiste con l’aggressività soprattutto dal lato del dritto e Dimitrov non è in grado di reggere il ritmo dettato dall’avversario. L’azzurro arriva ancora a palla break, ma questa volta il bulgaro non gli permette di comandare lo scambio e a seguire tiene la battuta nonostante qualche sbavatura. Ci prova Grigor a mettere alle strette il giocatore italiano trovando delle soluzioni in corsa niente male; con scambi di un’intensità non trascurabile si arriva ai vantaggi nel settimo game e Sinner inciampa sul 40-40 mettendo a segno il suo primo doppio fallo dell’incontro. Arriva, quindi, la palla del contro-break per il n.19 al mondo, che spedisce un dritto a metà rete e non sfrutta l’occasione. La chance gli ricapita anche poco dopo, ma nello stesso modo la butta via e l’azzurro non perdona: dopo uno scambio logorante infila un passante di dritto incrociato da applausi e con un’eccellente prima si salva e si garantisce l’opportunità quantomeno di servire per il match. Non serve, però, perché con un gioco in battuta pessimo di Dimitrov si chiude il sipario dopo due ore e trentadue minuti. Sinner festeggia il suo 6-4 3-6 6-2 ai danni del bulgaro e raggiunge il suo rivale e amico Carlos Alcaraz in una semifinale che sarà tutta da vedere.