Voci e volti della vigilia. Gli occhi sono puntati su Madrid, dove la stagione WTA su terra prende definitivamente quota. Nel day 1 arriva però la notizia del forfait di Garbine Muguruza, una delle protagoniste più attese dopo la buona prima parte di stagione (un torneo vinto a Dubai e due finali). La spagnola contava di avviare in patria la sua campagna sulla terra europea, dopo il ritiro forzato da Charleston per un problema muscolare alla gamba sinistra e la pausa dovuta al recupero. Al media day aveva dato rassicurazioni sulla forma ritrovata, ma – a distanza di 24 ore – una nota del torneo ha comunicato il suo ritiro. L’auspicio è ritrovarla a Roma.

Anche lei reduce da settimane di stop (ma non per guai fisici), Naomi Osaka ritroverà invece una superficie su cui non mette piede dal Roland Garros 2019, con la sola parentesi – prima dello stop per il lockdown – di una sfortunata trasferta spagnola di Fed Cup. “Un torneo su clay non l’ho ancora vinto – ha ricordato la giapponese – e questo mi stimola molto, dandomi anche un po’ di pressione visto che ci tengo a far bene qui“.

Attesa all’esordio dall’incrocio con la connazionale Misaki Doi, la numero due del mondo rivede il campo dopo l’eliminazione ai quarti di Miami per mano di Maria Sakkari. Una sconfitta che stoppò la serie di 23 partite vinte consecutive (di cui sette all’Australian Open, sollevando il trofeo). Dopo Miami, ha deciso di allenarsi senza però allontanarsi dalla famiglia, dopo mesi di separazione forzata. “Di solito faccio sempre meglio quando non mi dico per forza di dover vincere un torneo – è il suo (non inedito) teorema -, in allenamento ho avuto buone sensazioni con la palla, ma il vero test sarà chiaramente la partita. Sono qui per divertirmi e per prepararmi nel migliore dei modi al Roland Garros“.

Con la tappa intermedia di Roma, dove troverà anche Simona Halep chiamata a difendere il titolo degli Internazionali conquistato a settembre per poi proiettarsi sullo Slam parigino. Nell’immediato, la romena alla Caja Magica è di casa, avendo sollevato il trofeo nel 2016 e nel 2017 (con due finali perse nel 2014 e nel 2019, ultima edizione disputata). Halep è reduce dalla semifinale della scorsa settimana a Stoccarda, partenza lanciata per il segmento della stagione che ama di più. Quest’anno però il suo ordine delle priorità sembra diverso: “A Madrid e Roma voglio far bene perché questi due tornei sono per me una seconda casa – ha raccontato a La Gazzetta dello Sport -, ma questa è anche la stagione in cui l’Olimpiade è per me obiettivo prioritario. Voglio portare una medaglia alla Romania e spero che tutto si possa svolgere regolarmente“.

Dal torneo tedesco è invece uscita vincitrice Ashleigh Barty, che si ritrova ad aver già superato il rodaggio sulla superficie: “Non ho tanto bisogno di recupero fisico o mentale – ha spiegato la numero uno WTA – ma di adeguare il mio gioco su terra passando da un torneo indoor a uno all’aperto e in altura. Le condizioni qui sono molto diverse rispetto a Stoccarda e sicuramente nella prima partita (troverà Shelby Rogers, ndr) servirà tempo per adattarsi. Le palline qui viaggiano più veloci e rimangono in volo più a lungo, i campi risentono molto dell’effetto che si dà ai colpi e cambiano a seconda delle condizioni meteo: più lenti se fa freddo e piove, più veloci se c’è il sole. Sarà importante sapersi adattare alle condizioni della giornata in cui si gioca“.