Musetti, k.o. senza pensieri: "Giornata storta, può capitare. A Parigi già da venerdì"

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Musetti, k.o. senza pensieri: “Giornata storta, può capitare. A Parigi già da venerdì”

Archiviata la sconfitta contro Nishioka, il numero 76 del mondo avvia la spedizione verso il suo primo Slam in carriera. “Ci arrivo con buone sensazioni, mi farà bene respirare quell’aria”

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Lorenzo Musetti - Acapulco 2021 (via Twitter, @atptour)
 

Archiviare, subito. “Testa al Roland Garros, guardiamo avanti“. Ha poco senso per Lorenzo Musetti rimuginare sul ko – un po’ inatteso, almeno nelle proporzioni – rimediato a Parma contro Yoshihito Nishioka. Una giornata no che può capitare, al cospetto di un giocatore fisiologicamente più esperto e solido. “Nei primi game ero partito col piede giusto, 3-1 con due break consecutivi – ha raccontato l’allievo di Simone Tartarini -, ho usato molto il dritto e lui ne soffriva. Poi la partita è cambiata. Non ci avevo mai giocato contro, non è il mio antagonista come caratteristiche, ma è stato più bravo e ha meritato di vincere“.

Il giapponese è numero 60 del mondo e ha 25 anni, tanto basta per non doversi crocifiggere più di tanto dopo una sconfitta. In ottica costruttiva, l’analisi di Musetti scende comunque al livello di ciò che non ha funzionato al meglio: “Non ho servito bene – la sua ammissione -, a differenza di quanto invece mi era riuscito contro Mager al primo turno. Lì avevo anche trovato le energie per far girare la partita, quelle che oggi mi sono mancate. I colpi di inizio gioco non li considero punti deboli, ma certamente aspetti su cui continuare a lavorare quotidianamente“.

VERSO PARIGI – Senza costituire un alibi, la cornice della giornata negativa ha anche enfatizzato le difficoltà di adattamento alle condizioni di gioco: “Le palline non sono quelle del Roland Garros con cui si è giocato a Lione (dove è arrivato in semifinale, ndr) e il campo non è veloce – ha spiegato -, ma sono situazioni alle quali nella giornata precedente avevo saputo adattarmi, sfruttando tanto il servizio e dritto“. Il riflesso positivo della sconfitta è, innegabilmente, quello di poter avviare in anticipo la spedizione parigina.

Partiremo venerdì – ha spiegato il carrarino -, una giornata se ne andrà tra test e quarantena obbligatoria all’arrivo, poi da sabato mi allenerò, devo capire ancora con chi. È l’appuntamento più importante e mi farà bene respirare già in questi giorni l’aria dello Slam. Perdere una partita così, in una giornata negativa, è capitato e capiterà ancora. Tutto ciò non scalfisce le buone sensazioni con cui arriverò a Parigi“. Oggi, alle 16.30, conoscerà il suo primo avversario nel sorteggio. Ultimo flash, per chi avesse qualche dubbio sul senso della fascia coprente ormai fissa sul braccio destro: non un vezzo o una moda, nemmeno un infortunio, “serve solo per prevenzione”. Meglio così.

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