Wimbledon, lo Slam dell’esperienza? - Pagina 4 di 4

Al femminile

Wimbledon, lo Slam dell’esperienza?

Dopo la cancellazione del 2020, il tennis torna finalmente a giocare sull’erba: tantissime incognite e poche certezze alla vigilia dei Championships femminili

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Simona Halep e Serena Williams - Wimbledon 2019
 

Le teste di serie dalla 17 alla 32 e oltre
Nell’ultimo Roland Garros ai quarti di finale sono approdate sei teste di serie, e cinque di queste erano oltre la posizione numero 16. Con diverse Top 10 in condizioni di forma precaria, non sorprende che a sostituirle nei turni decisivi di Parigi ci fossero tenniste “di rincalzo”.

Vediamo allora chi si presenta a Wimbledon tra le posizioni 17 e 32. Il nome di maggior prestigio è quello di Angelique Kerber, vincitrice nel 2018 a Londra e ottima interprete dei prati. Ma ci altre giocatrici che hanno già dimostrato di sapersi esprimere bene su erba. Citerei Pavlyuchenkova, Muchova, Gauff, Jabeur, Martic. Una giocatrice da erba è sicuramente Alison Riske, che però ha saltato il Roland Garros per un problema al piede e non è detto che sia pronta per Wimbledon.

Attenzione anche alle quattro “K” attorno alla posizione 30: Keys, Kontaveit, Konta e Kudermetova. Keys e Konta vantano nel passato titoli su prati come Eastbourne e Birmingham (Keys) o Nottingham (Konta). oltre che semifinale e quarti di finale a Wimbledon. Al limite dell’ingresso nelle teste di serie abbiamo, al momento, Kasatkina, Alexandrova e Zhang Shuai. Ricordo che sia Kasatkina che Zhang vantano nel loro curriculum a Wimbledon anche un quarto di finale.

Oltre le teste di serie hanno ottenuto risultati importanti a Wimbledon anche Kuznetsova, Ostapenko, Strycova, Stephens, Giorgi, Kanepi. Tutte capaci di raggiungere almeno i quarti di finale. Sono più remoti i grandi risultati a Wimbledon di giocatrici più anziane come Flipkens (semifinalista nel 2013) e Zvonareva (finalista nel 2010). E se riuscirà a entrare in tabellone ricordo anche Tsvetana Pironkova (semifinalista nel 2011). Tutto questo senza dimenticare la wild card che gli organizzatori hanno dato a una leggenda del tennis su erba come Venus Williams (cinque titoli a Londra), che dovrà dimostrare di saper combattere il declino legato alla carta di identità.

Rispetto ad altre superfici è molto più difficile prevedere come si comporteranno le tenniste più giovani, perché mancano dati sufficienti per capire come si adatteranno all’erba. Per questo potrebbero andare incontro a possibili exploit ma anche ad alcune controprestazioni.

Infine per quanto riguarda le giocatrici italiane, ricordo che, oltre alla già citata Camila Giorgi, hanno la classifica per la ammissione diretta Jasmine Paolini e Martina Trevisan. Dovranno provare a superare le qualificazioni Sara Errani, Giulia Gatto-Monticone e Martina Di Giuseppe.

Le quote dei bookmaker
Per chiudere ecco cosa ne pensano i bookmaker. Queste sono le valutazioni di una nota agenzia di scommesse (quote di lunedì 21 giugno):

Curiosamente le prime tre favorite della vigilia sono le stesse tre preferite del 2019, ultima edizione disputata: allora Ashleigh Barty era data a 3,5, Serena a 6 (esattamente come oggi), e Kvitova a 10. Ma a vincere sarebbe stata Halep, quotata a 18.

P.S. Come già in occasione dei precedenti Major, questa rubrica si ferma durante lo Slam. Ritornerà martedì 13 luglio.
Buon torneo a tutti.

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