Canadian Open: annunciate le entry list. Pesanti restrizioni per pubblico e giocatori

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Canadian Open: annunciate le entry list. Pesanti restrizioni per pubblico e giocatori

Nutritissime le entry list del Canadian Open, ex Rogers Cup ora National Bank Open. Cinquemila spettatori a Montreal, incerta la situazione di Toronto

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L'IGA Stadium di Montreal al tramonto
 

Presentati in contemporanea a Toronto e Montreal i Canadian Open versione maschile e femminile sotto la nuova denominazione “National Bank Open presented by Rogers”. Dopo 20 anni di sponsorizzazione da parte del gigante delle telecomunicazioni canadese, ora il titolo di main sponsor sarà rivestito dalla National Bank of Canada per le prossime 10 edizioni.

La versione femminile del torneo in programma a Montreal, che nonostante sia un WTA 1000 non gode però dell’obbligatorietà dell’iscrizione delle migliori, ha presentato una entry list di tutto rispetto, con 18 delle prime 20 giocatrici del mondo. Assenti solamente Simona Halep e Serena Williams, entrambe per infortunio. A Toronto, invece, iscritti d’ufficio tutti i primi 37 della classifica mondiale (ultimo ammesso Alexander Bublik), più Kei Nishikori che ha usufruito del ranking protetto. La prima wild card è stata ufficialmente assegnata a Vasek Pospisil, n. 61 del ranking ATP, con altri due inviti da distribuire più un eventuale Special Exempt e sei posti riservati ai qualificati per un tabellone che sarà da 48 giocatori.

A livello femminile l’ultima ammessa in tabellone è la svizzera Victoria Golubic (n. 48 WTA), con una wild card già attribuita alla n. 73 Leylah Fernandez e altri quattro lasciapassare ancora da distribuire più otto posti riservati alle qualificate per completare il tabellone da 56 giocatrici.

Tutto questo ovviamente prima delle inevitabili defezioni che arriveranno all’ultimo minuto, sia a causa delle Olimpiadi di Tokyo che si disputano solo otto giorni prima e a 13 fusi orari di distanza, ma anche per le condizioni “di vita” che saranno piuttosto pesanti

Le restrizioni sanitarie, infatti, in Canada saranno piuttosto pesanti: i giocatori potranno entrare in Canada (al momento sono ai canadesi è consentito entrare nel Paese) ed evitare la quarantena standard di 14 giorni, ma saranno tenuti ad osservare una bolla molto rigida, con spostamenti esclusivamente tra l’hotel e la sede di gara in maniera molto simile a quello che era accaduto allo US Open 2020. Non potranno uscire dall’albergo per nessun motivo che non sia quello di andare a giocare e ad allenarsi all’impianto, e tutti i pasti dovranno essere consumati in questi due luoghi.

A Montreal è in fase di approvazione definitiva, prevista nei prossimi giorni, un protocollo sanitario che prevederà la presenza di 5000 spettatori a sessione per tutta la durata del torneo. Agli spettatori sarà consentito solamente di accedere al campo centrale, mentre sui campi laterali si giocherà senza pubblico. Limitatissime le attività collaterali per evitare assembramenti, e cibo e bevande saranno consegnate al posto oppure ritirate in alcuni punti di ristoro intorno allo stadio, sempre per favorire il distanziamento. Ci saranno due sessioni al giorno, una a partire dalle ore 11 locali con tre incontri e un’altra a partire dalle 19 con due incontri.

A Toronto la situazione è meno definita, ed esiste il concreto rischio che si debba giocare a porte chiuse. Permane il protocollo ATP e WTA che prevede la totale assenza on-site dei mezzi di informazione (ad eccezione delle televisioni), che potranno vedere le partite e parlare con i giocatori solamente attraverso i video.

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