Flash
Zverev: “Io non sono più Next-Gen e Sinner neppure. Alcaraz invece sì… A 20 anni io ero n.3 del mondo”
Il direttore Scanagatta chiede a Zverev di confrontare Sinner a Alcaraz e a lui stesso. “Il livello dei top10 di oggi è migliore di quello del 2017”

Sasha Zverev arriva in sala stampa – anche se noi lo vediamo solo via Zoom in modo virtuale – visibilmente soddisfatto per il 6-3 6-3 inflitto a Carlos Alcaraz (che ha giocato un pochino meno bene che contro Berrettini…forse era anche un po’ stanco): “Oggi ho giocato decisamente meglio che nei giorni scorsi quando da fondocampo non mi ero piaciuto. Ieri mi sono allenato dopo il match con Aliassime e ho fatto bene perché ho trovato il giusto ritmo e così oggi ho scambiato molto meglio…però non mi chiamate più Next-Gen. Next-Gen non lo sono più. Ho ormai 24 anni, sono stato nel circuito per un bel po’, ho vinto 300 match e oltre. Next Gen è Carlos che ha 18 anni, non penso che Yannick ad essere onesto sia più next Gen…perché quando hai 20 o 21 anni non lo sei più, non è Next-Gen neppure Frances (Tiafoe) ma è bello vedere, per il tennis, che i più giovani stanno andando avanti e giocano nel modo in cui stanno giocando”.
Scanagatta: “Che differenze vedi fra Sinner e Alcaraz, ora che hai vinto senza perdere un set con lo spagnolo, così come non avevi perso un set con Sinner all’US Open e a Colonia… (il direttore di Ubitennis non ha citato la vittoria di Sinner al Roland Garros perché la terra rossa è superficie ben diversa…)
“Jannik è due anni di più, per cominciare ed è già una gran differenza, ogni singolo anno è molto importante a quell’età.”
“Jannik sta giocando un gran tennis, ha ancora buone chance di qualificarsi per le finali ATP, è già un “very established player” nel Tour. Carlos sta venendo su, è già uno dei più grandi talenti, anzi direi il più grande talento che sta emergendo. Entrambi stanno cercando di giocare in modo assai aggressivo. Carlos ha già oggi uno dei migliori dritti del circuito, Jannik cerca di essere aggressivo da tutte e due le parti, dritto e rovescio…Sono due grandi giocatori, ma sono a un diverso stadio della loro carriera. Di nuovo Jannik non è più allo stesso stadio di uno che ha 18 anni e non può avere troppe aspettative. Ora le aspettative invece ci sono anche su lui, Jannik, perché sarà top-ten la settimana prossima e sta vincendo diversi tornei, insomma la loro situazione è molto diversa.”
Scanagatta: -Quando tu avevi 20 anni eri più vicino come livello a quello di Sinner o a 18 a quello di Alcaraz?
“Quando avevo 20 anni vinsi 2 Masters series, quell’anno vinsi anche 5 tornei ed ero n.3 del mondo…”
Scanagatta_ “Well, quindi …eri più forte!”
Zverev ridendo: “Ah ah…beh a essere davvero onesto il tennis di oggi è migliore adesso di quello che era nel 2017. Penso che i top-ten sono migliori oggi di quanto lo fossero allora. Nel 2017 avevamo Roger, Rafa, Novak, io, Dominik, e poi giocatori … che entravano e uscivano dai top-ten. E c’era un gap fra i primi e tutti gli altri…Oggi invece abbiamo giocatori tutti solidamente top-ten, con Djokovic quelli della nuova generazione, gli Tsitsipas, un Medvedev che sono tutti in grado di giocare allo stesso livello. Ora anche Jannik appartiene a questo livello…”
Flash
In corso a Parma i Campionati Europei under 16
La città emiliana si conferma capitale italiana del tennis, tra il WTA 125 appena terminato e l’importante manifestazione giovanile

Da lunedì 25 settembre Parma è stata invasa da 150 giovani tennisti, equamente ripartiti tra maschi e femmine, che si stanno dando battaglia per conquistare il titolo di Campione Europeo under 16. Nella manifestazione sarà coinvolto tutto il territorio cittadino perché i 22 campi necessari per lo svolgimento del torneo saranno messi a disposizione, in sinergia tra loro, da TC Parma, TC President Montechiarugolo, Circolo del Castellazzo e Sporting Club Parma. Dai quarti di finale in poi tutte le partite saranno centralizzate al TC Parma, dove tra l’altro è da poco terminato il WTA 125 ‘Parma Ladies Open’, organizzato da MEF Tennis Events.
Le giovani promesse cercheranno di iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che solo negli ultimi dieci anni può vantare nomi illustri come Carlos Alcaraz e Andrej Rublev. Ma risalendo a ritroso di qualche anno troviamo anche il nostro Fabio Fognini, Yannick Noah, Mats Wilander e Stefan Edberg, non male eh? Per non parlare del torneo femminile che ha visto vincere giovani tenniste come Simona Halep e Daria Kasatkina, mentre l’attuale n.2 Iga Swiatek dovette accontentarsi della finale.
All’Italia il record dei partecipanti in quanto, come nazione ospitante, potrà schierare quattro ragazzi (Pierluigi Basile, Andrea De Marchi, Jacopo Vasamì e Antonio Marigliano) e quattro ragazze (Galatea Ferro, Ilary Pistola, Carolina Gasparini e Lucrezia Musetti). Al momento in cui scriviamo tutti i nostri ragazzi sono ancora in corsa, a parte Ilary Pistola che nel secondo turno ha perso col punteggio di 4-6 7-6(2) 6-3 una partita combattutissima contro la svizzera Sarina Schnyder. Ricordiamo che i vincitori dell’evento emiliano riceveranno l’invito a partecipare al Tennis Europe Junior Masters che si terrà dal 2 al 5 novembre sui campi del Country Club di Montecarlo.
ATP
ATP Zhuhai: trionfa la testa di serie numero 1 Karen Khachanov, battuto Nishioka
Il 27 enne russo batte il giapponese Yoshito Nishioka per 7-6(2) 6-1, tornando a vincere un titolo in singolare dal 2018

K. Khachanov b. Y. Nishioka 7-6(2) 6-1
Karen Khachanov vince il quinto torneo della sua carriera. Il russo attuale numero 15 del mondo, ha battuto nella finale dell’ATP 250 di Zhuhai il giapponese Yoshito Nishioka per 7-6(2) 6-1 centrando il quarto alloro a livello 250, interrompendo un digiuno che durava dall’ottobreo 2018 quando trionfò al Masters 1000 di Bercy. Il tennista russo ora ha un giorno di “riposo”, prima di volare in direzione Pechino, dove affronterà al primo turno l’italiano Lorenzo Musetti (qui il tabellone del 500 cinese).
Khachanov ha raggiunto questa finale giocando solo tre turni, essendo la prima testa di serie. In questi tre match ha avuto la meglio su Alex Bolt, Mackenzie Mcdonald e Sebastian Korda. Yoshito Nishioka, invece, ne ha dovuti giocare quattro, essendo la testa di serie numero otto. Ha avuto qualche difficoltà solo nel primo turno con il francese Terence Atmane, che ha sconfitto in rimonta 0-6 6-4 6-2. Negli altri turni ha sconfitto in scioltezza Lloyd Harris, Jan-Lennard Struff e Aslan Karatsev, prima di arrendersi al russo in quella che era la quinta finale della carriera (due vinte e tre perse).
Priomo set: Karen piazza l’allungo nel tiebreak
L’inizio del primo set è caratterizzato da un grande equilibrio tra i due giocatori che nei primi quattro game non concedono palle break. Il tennista giapponese classe 1995, inizia a subire l’aggressività in risposta del numero 15 della classifica mondiale, che gioca molto profondo costringendo Nishioka ad accorciare la preparazione dei suoi colpi. Khachanov riesce dunque a strappare il servizio al tennista giapponese, confermando poi il suo turno in battuta grazie alla sua prima di servizio, che non è assolutamente mancata nel primo set (7 ace). Yoshito Nishioka non si vuole arrendere e riesce a riprendere il break portando il set al tiebreak. Nel tiebreak il tennista russo vince 6 punti di fila e porta a casa il set con il punteggio di 7-6(2).
Secondo set: il russo prende il largo contro il mancino giapponese
Nel secondo parziale Karen Khachanov gioca un tennis pulito, sbagliando poco ed aggrappandosi ai tanti errori del tennista giapponese, che, dopo aver tenuto il servizio nel primo game del set, inizia a subire i colpi del russo sulle due diagonali. Il rovescio di Khachanov riesce a fare molto male al dritto del mancino nipponico. Nishioka perde due volte il servizio, portando il set sul parziale di 5-1 e concedendo l’occasione a Khachanov di servire per il torneo. Il russo si fa trovare pronto e al secondo match point chiude con il punteggio di 7-6(2) 6-1.
Renato Nunziante
ATP
ATP Pechino, il tabellone: Sinner torna in campo, possibili duelli con Rune e Alcaraz. Ci sono anche Musetti e Sonego
Tra gli altri protagonisti spiccano Medvedev, Rune, Tsitsipas e Rublev: il 500 cinese è di altissimo livello

Giovedì 28 settembre avranno inizio le sfide del tabellone principale dell’ATP 500 di Pechino, che torna a far parte del circuito dopo 3 anni di assenza. Ai nastri di partenza troviamo molti giocatori di alto livello, con ben 8 dei primi 10 tennisti del mondo (Djokovic e Fritz unici assenti). Gli italiani direttamente in tabellone sono Jannik Sinner, testa di serie numero 6, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Inoltre, Matteo Arnaldi affronterà l’ultimo turno delle qualificazioni per raggiungere i connazionali nel tabellone principale, che vede moltissimi primi turni davvero interessanti.
La testa di serie numero uno sarà Carlos Alcaraz, che esordirà contro un qualificato, mentre il numero due sarà Daniil Medvedev, impegnato subito in una sfida sulla carta molto difficile contro Tommy Paul.
L’ultimo a trionfare in questa competizione è stato Dominic Thiem nel 2019, avendo la meglio su Stefanos Tsitsipas nella finale. Il recordman di titoli è Novak Djokovic, con ben 6 trionfi. Gli unici altri tennisti in attività a vantare almeno un titolo a Pechino sono Rafael Nadal, che sarà ancora assente per qualche mese dal circuito, Andy Murray, che esordirà contro Alex De Minaur, e Nikoloz Basilashvili, sceso al numero 357 del ranking ATP.
Per quanto riguarda gli azzurri, Jannik Sinner torna in campo a tre settimane di distanza dal ko allo US Open contro Zverev. In mezzo, le note polemiche per la sua assenza dalla Coppa Davis. Jannik farà il suo esordio contro il britannico Daniel Evans. Seguendo le posizioni di classifica, si prospetta per lui un quarto di finale contro Holger Rune. Il danese dovrà vedersela però al primo turno con Felix Auger-Aliassime, e sta attraversando un momento di forma tutt’altro che positivo. Sempre ipoteticamente, Sinner potrebbe incrociare in semifinale Carlos Alcaraz, che però prima potrebbe incrociare Lorenzo Musetti, il quale si trova nel primo quarto di tabellone. Il carrarino affronterà Karen Khachanov in un primo turno ostico. Il suo probabile avversario nel secondo turno sarebbe ancora più ostico, visto che si parla appunto di Alcaraz. Nell’ultimo quarto di tabellone troviamo invece Lorenzo Sonego, che se la vedrà con Ugo Humbert per arrivare ad un possibile scontro con Rublev. Nel possibile quarto di finale, il suo avversario più quotato sarebbe Daniil Medvedev.
