Giornata colma di astri nel cielo di Adelaide, dove si sta svolgendo il “500” al femminile che, per qualità media del parterre, meriterebbe di essere insignito del titolo di torneo della settimana, ATP Cup a parte. Ricchissimo il programma andato in archivio: le vedette impegnate hanno perlopiù superato l’ostacolo d’esordio con relativo agio, fatta eccezione per Elina Svitolina, cacciata da Anastasia Gasanova. La ventiduenne di Saratov conferma la propria innata predisposizione a sgambettare le favorite, nonché a presentarsi in forma smagliante all’inizio dell’anno: nel 2021, di questi tempi, sorprese Karolina Pliskova ad Abu Dhabi, e il suo record contro le prime 45 del mondo continua a migliorare. Con l’upset di oggi siamo sull’immacolato 4-0: prima di Elina Svitolina in Monfils erano finite nella rete della numero 130 WTA anche Anastasia Pavlyuchenkova e Jil Teichmann, oltre alla Pliskova destrimane, s’intende.

Nessun problema invece per Iga Swiatek né tantomeno per Coco Gauff, brave a sbarazzarsi senza complicazioni delle qualificate Daria Saville e Ulrikke Eikeri, mentre la giornata in ufficio è stata senz’altro più impegnativa per l’ex campionessa dell’Open d’Australia Sofia Kenin, costretta a ricorrere a due long set per avere ragione della nostra Lucia Bronzetti, alla fine sconfitta con un doppio 7-5. Molto buona, in ogni caso, la prestazione della romagnola da Villa Verucchio, attesa a un ulteriore passettino in avanti dopo il discreto salto compiuto nel 2021.

Detto dei successi di Marie Bouzkova (6-3 6-0 a Despina Papamichail), Shelby Rogers (6-1 6-3 a Maddison Inglis) e Misaki Doi (6-3 3-6 -1 a Kristina Kukova), il match di cartello era senza dubbio quello che metteva Victoria Azarenka di fronte a Paula Badosa nella rivincita della clamorosa finale andata in scena in ottobre a Indian Wells, che tutti gli appassionati ricordano come il vero match dell’anno a livello WTA. Ci si aspettava una partita tirata, invece è stata una mattanza, con Vika in versione vintage e la spagnola costretta al ruolo di comparsa. Avanti due volte di un break agli albori dell’incontro, dal 3-2 Badosa ha subito un terrificante parziale di quattro giochi a zero, durante il quale qualche buon vincente non è bastato a salvarla dalla furiosa pressione da fondocampo imposta dalla bielorussa.

Andazzo simile nel secondo set, ma l’equilibrio è durato ancora meno: dall’uno pari, stavolta il parziale è stato di cinque a uno, con Azarenka pure prodottasi in una manciata di pregevoli chiusure di tocco nei pressi della rete. “Se c’era una persona al mondo che non si aspettava una prestazione simile, quella ero proprio io” – ha dichiarato Vika in conferenza stampa. “La preparazione alla nuova stagione è stata la più caotica che io ricordi, per mille motivi, ed ero terrorizzata dalla possibilità di non essere pronta. Sono molto contenta, e altrettanto sorpresa“. Al secondo turno l’ex numero uno del mondo affronterà la wild card Priscilla Hon, che ieri aveva sgambettato Kvitova, e la sua corsa proseguirà anche nel tabellone di doppio proprio insieme a Paula Badosa. Le due sono grandi amiche e l’affinità elettiva sembra spiccata anche quando si tratta di condividere la stessa metà del campo: al primo turno, tanto per ben iniziare, hanno battuto molto nettamente Shuko Aoyama ed Ena Shibahara, che erano arrivate nell’Australia del Sud come prime favorite.

Risultati, primo turno:

S. Rogers b. [Q] M.Inglis 6-1 6-3
A. Gasanova b. [8] E. Svitolina 5-7 6-4 6-3
C. Gauff b. [Q] U. Eikeri 6-2 6-1
[6] S. Kenin b. [Q] L. Bronzetti 7-5 7-5
[5] I. Swiatek b. [Q] D. Saville 6-3 6-3
M. Doi b. K. Kucova 6-3 3-6 6-1
[Q] M. Bouzkova b. [Q] D. Papamichail 6-3 6-0
V. Azarenka b. [4] P. Badosa 6-3 6-2