ATP Indian Wells: Nakashima e Paul fanno sorridere gli States. Ecco il primo avversario di Berrettini

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ATP Indian Wells: Nakashima e Paul fanno sorridere gli States. Ecco il primo avversario di Berrettini

Il ragazzo di casa ha la meglio in due su Mannarino. Tommy avanti con poco impegno, mentre Humbert racimola solo 5 game al rientro in campo. In doppio fuori Fognini e Bolelli

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Brandon Nakashima ad Atlanta 2021 (Credit: @nextgenfinals on Twitter)
 

Due ragazzi di casa dovevano onorare i campi di Indian Wells nella sessione serale della seconda giornata del torneo (qui il resoconto dei restanti match della giornata), uno puramente californiano, l’altro uno yankee che sta incantando ultimamente. Brandon Nakashima e Tommy Paul avevano l’onere della bandiera americana, contro avversari diversi, ma certamente Adrien Mannarino appariva più ostico di Mikhail Kukushkin, specie viste le condizioni attuali di Paul, in slancio dallo scorso autunno, quando ha vinto il primo trofeo in carriera a Stoccolma contro Shapovalov. Entrambi non hanno deluso le aspettative, e hanno vinto e convinto, oltre a divertire.

B. Nakashima b. A. Mannarino 6-2 7-6 (4)

Inizia fortissimo il californiano (nativo di San Diego), con break sul primo servizio di Mannarino, conquistato spingendo e rispondendo bene, e propiziato alla fine da un doppio fallo; conferma a 0, in un game senza storia, con velleità solo nell’ultimo scambio, molto bello, ma sempre nelle mani dell’americano che va a deciderlo imprimendo il rovescio. Brandon è poi costretto poi ai vantaggi nel quinto game, in cui ci sono due vincenti di Mannarino, che inizia a trovare confidenza col suo proverbiale rovescio, ma l’americano variando e spingendo riesce a tenerlo lontano. Con lo scorrere dei game il livello del tennis si va notevolmente alzando, sempre più vario e con colpi degni di nota, con Nakashima molto bene sul servizio. Nell’ottavo gioco crolla totalmente Mannarino, che si trova 0-40 con due doppi falli e un non forzato, e cede al terzo set point sotto le martellate dell’avversario, che conquista meritatamente 6-2 un primo set dominato dall’inizio alla fine, fatto di alti (rarissimi) e bassi del francese.

Il secondo set si apre con i due game più lunghi del match, nel primo dei quali Mannarino con merito ottiene il primo break del suo match, iniziando a mostrare il suo gioco; è poi costretto ai vantaggi, ma senza dover annullare palle break, con un Nakashima un po’ più falloso, ma che sembrava però aver rimesso in piedi il set, recuperando il break, complice anche qualche errore di troppo del francese, che subito dopo risale e trova un altro break, con risposte arcigne e una precisione goniometrica col rovescio. Nell’ottavo game un nuovo calo di un opaco Mannarino: doppio fallo, errori banali dopo scambi dominati e a campo aperto, e Nakashima senza neanche sforzarsi più di tanto per la seconda volta nel set recupera il break, riconfermato in scioltezza. Si veleggia poi fino al tie break, che segue la linea rocambolesca del secondo set: sul 3-2 Nakashima ottiene il mini break per penalty all’avversario, troppo plateale dopo un punto perso e che gli regala il successivo con un non forzato. Ma il californiano li perde entrambi (più per gli ultimi jolly di Mannarino che per demeriti suoi) per poi subito riprenderseli: risposta vincente di rovescio e grande, solida spinta che causano l’errore del francese. 6-2 7-6 in poco più di un’ora e mezza dunque, a favore di Brandon Nakashima, con merito; primo set senza storia, nel secondo entrambi hanno alti e bassi, ma Mannarino resta col rimpianto di essere stato avanti di un break per due volte e di non trovare mai la quadratura del cerchio. Il numero 80 al mondo affronterà in un derby statunitense la tds n.28 Frances Tiafoe al secondo turno, con un solo precedente ad Acapulco lo scorso anno, vinto in tre set da quest’ultimo, che anche in vista del match di domani appare favorito.

T. Paul b. [Q] M. Kukushkin 6-4 6-4

Ci si aspettava dovesse essere una partita alquanto facile per il padrone di casa, attuale numero 39 al mondo e protagonista di un ottimo inizio di stagione, e manco a dirlo arriva il break in apertura per Tommy Paul, a 30. E l’americano continua a giocare molto disinvolto, senza neanche strafare più di tanto e riuscendo ad ottenere una palla del doppio break sul servizio del kazako, bravo però finalmente a spingere un po’ di più e ad evitare un’emorragia; ma l’americano gioca un inizio di match semplicemente debordante, specie sul lato destro, e sembra proprio felice di giocare. Continua ad amministrare ad occhi chiusi il servizio, senza far neanche avvicinare Kukushkin, che da parte sua ci mette qualche errore di troppo. Paul si issa 3-5 0-40, con il set che sembra in archivio, ma il kazako getta il cuore oltre l’ostacolo, e non mollando nulla fa cinque punti di fila e resta aggrappato; il primo punto di questo game il più bello del match, chiuso con un dritto stretto in contropiede, Chiude 6-4 con qualche rompicapo in più del previsto Paul, perdendo due punti ma spingendo più dell’avversario, trova soprattutto profondità e precisione, e sul dritto risulta a tratti davvero ingiocabile, mentre il kazako appare un po’ in debito di lucidità, senza neanche una palla break in tutto il parziale.

Subito break per Paul nel secondo, sulla falsariga del primo, stavolta addirittura a 0, che sembra dare ormai la sua chiara impronta al match, ma arriva la pronta reazione del kazako: sfrutta l’unico mini passaggio a vuoto di Paul, e alla terza palla break concessa lo porta a casa, anche grazie a un certo coraggio. Nel game dopo è costretto a fronteggiare due consecutive palle per un altro break, ma stavolta grazie al servizio, senza aiuti, sopravvive. Nel settimo game l’equilibrio si rompe di nuovo: ripristina il vantaggio di un break l’americano, tornando a far pressione col proprio dritto e martellando Kukushkin per impedirgli di variare più di tanto, comandando completamente lo scambio e attaccando più possibile. Costretto ai vantaggi l’americano nell’ottavo gioco, ma senza rischiare; ha poi due match point per archiviare la pratica, ma Kukushkin non vuole saperne di perdere e si gioca tutti i jolly fino alla fine di cuore, annullandoli entrambi con due rovesci vincenti lungolinea e alla fine con un paio di regali di svogliatezza di Paul chiude il game. Chiude subito dopo Paul, regalandosi e regalandoci un ultimo brivido con il kazako che va a 0-30 causa un erroraccio e un dritto vincente, ma poi arrivano servizio e incisività da destra a consegnare il match al numero 39 al mondo. Partita gestita dall’inizio alla fine, con il doppio 6-4 giusto e che rende giustizia anche a una prova generosa di Kukushkin, nella quale comunque però emergono troppi limiti. Al secondo turno l’americano affronterà in un match interessante il numero 3 del mondo Sascha Zverev, protagonista (purtroppo in negativo) delle ultime settimane; l’unico precedente vi fu proprio ad Acapulco, il torneo che ha visto il tedesco protagonista di una clamorosa sfuriata, ma 2 anni fa, vinto 6-3 6-4 da Paul agli ottavi.

Da segnalare altri due match giocati nella notte, entrambi legati all’Italia. Nel singolare è uscito fuori l’avversario di Matteo Berrettini, tds n.6, al secondo turno: il danese NextGen Holger Rune, che ha banchettato su Ugo Humbert vincendo 6-2 6-3 senza il minimo problema. Il francese era al rientro nel circuito dopo un mesetto per alcuni problemi fisici, e era apparso molto contento e carico alla vigilia, salvo arenarsi poi sulla solidità di Rune, avversario meno spumeggiante e di cartello del mancino francese, ma non certamente uno da prendere sottogamba per Matteo, a maggior ragione perché è la prima volta che si sfidano, e dovrà quindi prendergli anche le misure. L’altro match appartiene invece al torneo di doppio, ed era il primo turno per Fabio Fognini e Simone Bolelli, freschi vincitori a Rio de Janeiro, con già una finale all’attivo qui in California (seppur risalente al 2015, anno d’oro della coppia in cui vinsero anche l’Open d’Australia). Scesi in campo contro le teste di serie numero 7 Wesley Koolhof e Neal Skupski, gli azzurri sono stati agevolmente regolati, soccombendo 6-4 6-4, dalla favorita coppia anglo-olandese, che salvo un brutto inizio di secondo set dove va sotto anche 4-2 è sempre in controllo della partita, lasciando le briciole ai doppisti azzurri e avanzando meritatamente nel torneo. Fabio si può consolare nel singolare, con il record di italiano con più vittorie di sempre sul circuito; al secondo turno affronterà Basilashvili in un match molto intrigante.

ATP Indian Wells, i risultati di venerdì 11 marzo
J. Thompson b. D. Goffin 4-6 7-5 7-5
D. Koepfer b. B. Paire 6-2 5-7 6-4
M. Kecmanovic b. (Q) L. Broady 6-4 4-6 6-4
(Q) H. Rune b. U. Humbert 6-3 6-2
(LL) J. Millman b. J. Struff 7-6 6-4
F. Bagnis b. H. Laaksonen 6-3 7-6
S. Johnson b. D. Altmaier 6-3 7-6
K. Majchrzak b. A. Bedene 6-1 7-5
B. Van de Zandschulp b. (Q) T. Sandgren 6-4 6-3
(WC) S. Querrey b. T. Griekspoor 6-7 6-2 6-4
(qui per leggere la prima parte del resoconto di giornata con altri risultati)

Il tabellone maschile completo di Indian Wells 2022

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