Montecarlo: Hurkacz lotta e si guadagna Ramos-Viñolas vincente su Norrie. Avanti Goffin

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Montecarlo: Hurkacz lotta e si guadagna Ramos-Viñolas vincente su Norrie. Avanti Goffin

Il polacco Hurkacz guadagna fiducia continuando a vincere sulla terra, ora lo attende un’altro spagnolo. Goffin prova a sfruttare il buco lasciato Djokovic, e affronterà Davidovich

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David Goffin - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[11] Hurkacz b. Martinez 6-3 4-6 6-4 Giorgio Di Maio

Al di là del pronostico, e sembra assurdo dirlo parlando di un top 15 come Hubert Hurkacz, la sfida tra il polacco e Pedro Martinez, lui sì uno specialista della superficie, è molto più combattuta del previsto. Hurkacz rispetto alla scorsa, disastrosa, stagione sul rosso decide di mettersi con molta più voglia a remare da fondo campo, guadagnando la rete quando possibile. La differenza al servizio che il rosso non può annullare torna poi comoda durante i turni di battuta, in cui Hurkacz durante il primo set non concede mai chances al suo avversario. A quel punto basta un calo di tensione di Martinez da fondo, con Hurkacz sempre in posizione molto arretrata a “remare”, per prendersi il break nel sesto game e sostanzialmente il primo set.

Il secondo set sembra seguire la falsariga del primo, con Hurkacz intoccabile al servizio e Martinez che nello scambio non ha comunque vita facile, nonostante la differenza di rendimento sulla superficie tra tutti e due. Lo spagnolo sembra anche sul punto di capitolare nel settimo game, salvando con le unghie e con i denti due palle break che avrebbero mandato il polacco a servire per il match. Questa volta però la disattenzione al servizio è di Hurkacz, che sotto 4-5 cede servizio e secondo set al giocatore spagnolo.

La vendetta dell’ex numero nove del mondo si consuma in avvio di terzo set, sfruttando qualche errore di troppo da fondo dello spagnolo e portandosi subito un break avanti. Nel terzo game Hurkacz ha un’altra occasione per portarsi avanti, ma a differenza del primo set ora è anche lui a doversi salvare, ricorrendo al servizio nel secondo game e a uno smash praticamente da fondo campo estremamente complicato nel sesto per mantenere il vantaggio. Al momento di chiudere la mano del polacco non trema e si regala un ottavo di finale contro Albert Ramos, già finalista a Montecarlo nel 2017 e vincitore su Cameron Norrie in tre set.

A. Ramos-Viñolas b. [7] C. Norrie 6-4 2-6 6-4 Cipriano Colonna

Si affrontano per la quinta volta in carriera i due mancini Alberto Ramos-Viñolas e Camoron Norrie, con il veterano spagnolo avanti 3-1 (3-0 sulla terra). Il finalista dell’edizione 2017 continua a dimostrarsi un esperto di questa superficie, e a 34 anni ha fatto registrare il suo quarto titolo ATP a Cordoba e la semifinale a Santiago.

Il match tra due tennisti abili sulla terra battuta parte proprio come ci si aspettava: entrambi principalmente da fondo cercano di prendere il controllo degli scambi, Norrie puntando più sulla potenza, Ramos sulle variazioni e la ricerca degli angoli. Nonostante i due tennisti non fanno della battuta il loro punto forte, riescono agevolmente a tenere la battuta grazie alla solidità da fondo. Ramos-Viñolas si affida spesso alla palla corta con risultati soddisfacenti, mentre il britannico appare più attendista. Lo spagnolo sale di livello sul 3-3 quando si trova in risposta e, con un paio di passanti tanto spettacolari quanto efficaci, si porta di nuovo a palla break (dopo quella innocua del primo game). La palla corta di dritto in questa occasione volta le spalle a Ramos, in quale comunque rimane propositivo e aggressivo. La pressione del n. 37 del mondo a lungo andare paga, e arriva il break con un’incursione di dritto che non necessita neanche della volée successiva. Poco dopo lo spagnolo si trova a servire per il set. Il britannico non va oltre qualche lungo scambio da fondo, e così alla terza occasione Ramos può chiudere 6-4 in 53 minuti. A fare la differenza il rendimento con la seconda: 77% per l’iberico, solo il 26% per il britannico

Ramos-Vinolas non accenna a diminuire la propria spinta da fondocampo, in particolare con il suo dritto uncinante con il quale costantemente prova ad incidere sulla diagonale sinistra per colpire il diritto del britannico (sicuramente il fondamentale più vulnerabile di Cameron). Il piano tattico del finalista del torneo nel 2017 paga tutti i dividenti, con Norrie che perde totalmente le misure dal lato sinistro e commettendo 6 gratuiti si fa strappare la battuta in apertura nonostante fosse avanti 40-15; permettendo così a Ramos d’involarsi sul 2-0. Il dato più significativo dell’incontro fino ad ora è il numero degli unforced, da una parte il veterano iberico ne ha commessi solamente 8 dall’altra il tennista di origini sudafricane più del doppio rispetto al suo avversario (18). Il 34enne di Barcellona regala anche alcuni punti spettacolari, come quello andato in scena sul 2-0 e 15-0 sul servizio Norrie, in cui il n. 5 di Spagna esegue magnificamente quasi scherzando il povero Cameron un doppio schema, smorzata-pallonetto, messo sul campo per due volte consecutivamente nello stesso quindici. A questo punto, abbastanza incredibilmente, visto l’andamento del secondo set sino a quel momento, l’inerzia si capovolge totalmente. Ramos-Vinolas si distrae, pensando di avere già in tasca il match e non riesce ad essere più preciso con il diritto; diversamente la tds n. 7 finalmente fa prevalere la sua maggiore potenza. Il n. 10 del ranking comanda molto bene con il dritto, che adesso è ficcante e in un batter d’occhio siamo 4-2 per lui. Parziale da quattro giochi consecutivi, che viene chiuso da un dritto lungo di Ramos-Vinolas che rispecchia perfettamente come la frazione sia girata proprio sull’efficacia della parte sinistra dei due giocatori. Nel settimo game, il n. 37 ATP prova a rifarsi sotto e a ricucire lo strappo. Le occasioni le avrebbe pure, va sul 15-40 ma spreca malamente. Se ne guadagna una terza con uno straordinario passante di diritto anomalo (che doveva per forza essere vincete, altrimenti il britannico avrebbe giocato una comoda volée a campo aperto) ed una quarta per uno sventaglio in corridoio del nativo di Johannesburg. Sulla prima è chirurgico Norrie con una prima vincente, ma sulla seconda la dea bendata va contro Albert. Il suo diritto lungo-riga in avanzamento viene deviato dal nastro e cade ben oltre gli ultimi centimetri di campo disponibili. E’ l’ultimo squillo della frazione, poiché nel gioco che segue il top 10 di sua maestà chiude il set breakkando per la terza volta nel set.

Norrie continua indomito anche nel parziale finale, il filotto di giochi vinti consecutivamente giunge a sette. Ciò perché avendo messo in cascina il secondo set in risposta, il campione d’Indian Wells 2021 ha avuto l’opportunità di partire con il proprio turno di battuta anche nel terzo (come era già accaduto nel primo). Ramos, nel frattempo, mostra segni di cedimento, anche fisico – prima che iniziasse il terzo set ha chiamato il medico ed il fisio per un problema alla schiena – ed è in totale balia del suo avversario. Riesce a mettere quantomeno un punto alla serie positiva di Cameron, interrompendo l’emorragia. In seguito cancella anche la prima (e pericolosissima) palla break del set sul 2-3, grazie all’ottima combinazione servizio-dritto incrociato. Questa chance annullata alla tds n. 7, si rivelerà la slide-indoor del match visto che nel gioco che segue (il settimo) Ramos-Vinolas ritrova d’incanto il suo tennis, – che non si vedeva dal 2-0 del secondo set – breakkando a 15 il suo avversario spentosi improvvisamente. Nel decimo game, sul 5-4 lo spagnolo tornando a far frullare il drittone verso gli angoli più disparati e riportando in auge la palla corta si qualifica per il terzo turno dopo oltre due ore e mezza di gioco.

[WC] Goffin b. Evans 7-6(3) 6-2 Giorgio Di Maio

Sconfitta pesante in termini di classifica per il britannico Daniel Evans, che perdendo da David Goffin non riesce a difendere la pesante cambiale in termini di classifica della semifinale raggiunta lo scorso anno. Una vendetta invece con Goffin, che proprio lo scorso anno spalancò le porte della semifinale di Montecarlo ad Evans perdendo nei quarti di finale da un set di vantaggio. A condannare Evans è stato il servizio, cruciale nel corso di un primo set lunghissimo, più di un’ora, è molto equilibrato. Il tennista britannico è stato molto bravo a respingere gli assalti di Goffin in un sesto game interminabile, in cui il tennista belga ha avuto ben cinque chances per passare avanti ma senza mai riuscire a sfruttarle. Una leggerezza al momento di chiudere che rischiava di costare cara a Goffin, che nell’undicesimo game deve salvare una palla break per portare il primo set al tie-break. L’ex numero sette del mondo è il più freddo nel parziale decisivo, breakkando Evans per ben quattro volte e chiudendo un primo set meritato.

Il contraccolpo psicologico colpisce Evans nel secondo set, con il britannico che cede il servizio per due volte in avvio e vanifica anche il primo controbreak arrivato per qualche errore di troppo da fondo di Goffin. Il belga a quel punto spezza definitivamente la resistenza di Evans breakkandolo in un quinto game lunghissimo in cui il semifinalista dello scorso anno manca quattro occasioni per chiudere. Con due break di vantaggio la partita non ha più niente da dire e Goffin chiude comodamente, continuando con una buona vittoria un periodo di netta ripresa, coronato dal titolo a Marrakech, dopo due anni da incubo. Il tennista belga sfiderà Davidovich-Fokina, giustiziere di Djokovic al primo turno, per un posto nei quarti di finale di Montecarlo.

Il tabellone completo di Montecarlo

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