Clicca qui per guardare il video intero!
Spesso dover affrontare una conferenza stampa per i tennisti è visto più come un impegno lavorativo che come una chance per dire la propria opinione, e dunque quando perdono il loro match sono ancor più lieti di poter evitare questa incombenza. Tuttavia non è stato affatto questo il caso di Benoit Paire, sconfitto al primo turno dal bielorusso Ivashka in quattro set. Il n.78 del mondo ha espressamente chiesto di poter parlare ai giornalisti e il motivo è stato subito chiaro: “Vorrei parlare di Wimbledon. Vorrei sapere se l’ATP difende più giocatori o la Russia“ ha detto il francese appena sedutosi davanti ai giornalisti.
Il riferimento ovviamente è alla decisione da parte dell’ATP di non concedere punti per lo Slam londinese: “Quando alcune persone hanno avuto il COVID, non abbiamo detto: ‘oh ok, dovremmo annullare del tutto il torneo’. Ma poi abbiamo tre o quattro giocatori russi, incluso Medvedev, e ci stiamo mobilitando contro Wimbledon. Penso che sia un peccato, perché se dovessimo ascoltare tutti i giocatori, i giocatori non capiscono questa decisione. Il 99% dei giocatori vuole ottenere punti e giocare il torneo com’era prima. Quindi voglio sapere se l’ATP vuole difendere i giocatori o la Russia“. Sul tema è stata chiesta una dichiarazione anche a Medvedev, e l’attuale n.2 ha sottolineato come ci sia più logica dietro il ragionamento dell’ATP che quello degli organizzatori di Wimbledon.
Il tabellone maschile del Roland Garros 2022
Ovviamente questa dura presa di posizione di Paire, non implica affatto un forfait nei confronti del torneo: “Andrò lì per ottenere il mio premio in denaro, come farei per un torneo di esibizione. Ma la domanda è: perché non hanno parlato con i giocatori a monte? Quando dicono che c’è stato un consiglio che ha votato, nessuno ce ne ha parlato. Se è una guerra tra ATP e Wimbledon, non è bello per noi, perché vogliamo giocare normalmente. Mi dispiace per la Russia e i russi, ma sono loro che causano tutti i problemi. E tutti i giocatori ATP stanno effettivamente pagando il prezzo. Medvedev sarà il n.1 ed è assurdo. Noi dovremmo prendere una posizione a favore di tutti i giocatori del mondo e non è quello che stiamo facendo”.
Ieri, tra gli altri innumerevoli tennisti a cui è stato chiesto di esprimersi al riguardo, anche Jelena Ostapenko ha detto la sua: “Deve essere equo per tutti. Ovviamente noi giocatori possiamo esprimere le nostre opinioni, ma sento che ancora non siamo noi a prendere la decisione. Ci sono molte voci e si fanno discorsi, ma penso che forse cambieranno idea. Penso che molte cose potrebbero accadere entro la prossima settimana o due settimane. Questa è la mia opinione personale. Non lo so. Forse sto sbagliando. Ma vedremo cosa accadrà. Se non ci saranno punti, non sono davvero sicuro di cosa farò. Perché sento che è un po’ ingiusto giocare il torneo quando non ci sono punti e in un certo senso puoi vincere il torneo e poi non salire in classifica. Quindi è un po’ strano”.