Paire duro contro l'ATP: "Voglio sapere se vuole difendere i giocatori o la Russia"

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Paire duro contro l’ATP: “Voglio sapere se vuole difendere i giocatori o la Russia”

“I russi causano il problema e tutti i giocatori ne pagano il prezzo”. Benoit Paire si fa sentire: “Se è una guerra tra ATP e Wimbledon, non è bello per noi”

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Benoit Paire – ATP Santiago 2021 (foto via Twitter @chile_open)
 

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Spesso dover affrontare una conferenza stampa per i tennisti è visto più come un impegno lavorativo che come una chance per dire la propria opinione, e dunque quando perdono il loro match sono ancor più lieti di poter evitare questa incombenza. Tuttavia non è stato affatto questo il caso di Benoit Paire, sconfitto al primo turno dal bielorusso Ivashka in quattro set. Il n.78 del mondo ha espressamente chiesto di poter parlare ai giornalisti e il motivo è stato subito chiaro: “Vorrei parlare di Wimbledon. Vorrei sapere se l’ATP difende più giocatori o la Russia ha detto il francese appena sedutosi davanti ai giornalisti.

Il riferimento ovviamente è alla decisione da parte dell’ATP di non concedere punti per lo Slam londinese: Quando alcune persone hanno avuto il COVID, non abbiamo detto: ‘oh ok, dovremmo annullare del tutto il torneo’. Ma poi abbiamo tre o quattro giocatori russi, incluso Medvedev, e ci stiamo mobilitando contro Wimbledon. Penso che sia un peccato, perché se dovessimo ascoltare tutti i giocatori, i giocatori non capiscono questa decisione. Il 99% dei giocatori vuole ottenere punti e giocare il torneo com’era prima. Quindi voglio sapere se l’ATP vuole difendere i giocatori o la Russia“. Sul tema è stata chiesta una dichiarazione anche a Medvedev, e l’attuale n.2 ha sottolineato come ci sia più logica dietro il ragionamento dell’ATP che quello degli organizzatori di Wimbledon.

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Ovviamente questa dura presa di posizione di Paire, non implica affatto un forfait nei confronti del torneo: “Andrò lì per ottenere il mio premio in denaro, come farei per un torneo di esibizione. Ma la domanda è: perché non hanno parlato con i giocatori a monte? Quando dicono che c’è stato un consiglio che ha votato, nessuno ce ne ha parlato. Se è una guerra tra ATP e Wimbledon, non è bello per noi, perché vogliamo giocare normalmente. Mi dispiace per la Russia e i russi, ma sono loro che causano tutti i problemi. E tutti i giocatori ATP stanno effettivamente pagando il prezzo. Medvedev sarà il n.1 ed è assurdo. Noi dovremmo prendere una posizione a favore di tutti i giocatori del mondo e non è quello che stiamo facendo”.

Ieri, tra gli altri innumerevoli tennisti a cui è stato chiesto di esprimersi al riguardo, anche Jelena Ostapenko ha detto la sua: “Deve essere equo per tutti. Ovviamente noi giocatori possiamo esprimere le nostre opinioni, ma sento che ancora non siamo noi a prendere la decisione. Ci sono molte voci e si fanno discorsi, ma penso che forse cambieranno idea. Penso che molte cose potrebbero accadere entro la prossima settimana o due settimane. Questa è la mia opinione personale. Non lo so. Forse sto sbagliando. Ma vedremo cosa accadrà. Se non ci saranno punti, non sono davvero sicuro di cosa farò. Perché sento che è un po’ ingiusto giocare il torneo quando non ci sono punti e in un certo senso puoi vincere il torneo e poi non salire in classifica. Quindi è un po’ strano”.

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