Becker è tornato in Germania: adesso è un uomo libero (Lenzi)

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Becker è tornato in Germania: adesso è un uomo libero (Lenzi)

La rassegna stampa di venerdì 16 dicembre 2022

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Becker è tornato in Germania: adesso è un uomo libero (Claudio Lenzi, La Gazzetta dello Sport)

Libero. E sollevato, come forse solo quella volta che a 17 anni decise di scioccare il mondo del tennis, da più giovane vincitore del tabellone maschile di Wimbledon. Boris Becker non è più in prigione, ieri pomeriggio è stato rilasciato dal carcere di Londra in cui si trovava da oltre otto mesi ed estradato in Germania. «Ha scontato la sua pena e non è soggetto ad alcuna restrizione» ha dichiarato in un comunicato il suo avvocato Christian-Oliver Moser. Becker era stato condannato lo scorso 8 aprile a due anni e mezzo di prigione per aver violato le norme sulla bancarotta fraudolenta, nascondendo beni e prestiti per un totale di 2,5 milioni di sterline (3,1 milioni euro) ed evitare così di pagare debiti per 60 milioni di euro. In Germania Becker ha beneficiato di una norma inglese fast-track che prevede l’estradizione di un detenuto nel Paese d’origine se determinate condizioni vengono soddisfatte, come il non essere cittadino britannico e l’essere stato condannato a una pena superiore ai 12 mesi. Una volta lasciato l’istituto detentivo di Huntercombe, vicino a Oxford, riservato agli stranieri in attesa di espulsione, il vincitore di 6 tornei dello Slam ha fatto ritorno in Germania nel più stretto riserbo. Non un con un jet privato offerto da una tv tedesca che avrebbe pagato una somma generosa per raccontare la sua storia, come riportato inizialmente. A offrigli un passaggio, piuttosto, potrebbe essere stato un amico secondo la Bbc. Dubbi anche sulla destinazione del volo, che potrebbe essere atterrato a Monaco di Baviera o a Stoccarda. In ogni caso, Becker dovrebbe trascorrere alcuni giorni a Francoforte, ospite di amici, per la gioia della 87enne madre Elvira, che ha definito la scarcerazione del figlio «il più bel regalo di Natale che mi potesse capitare». L’intera vita di Becker è un romanzo di successi, cadute e vicende tormentate. Nel 2002 aveva già ricevuto una condanna a due anni di carcere con la condizionale e una multa di 500 mila euro dopo una lunga controversia con le autorità fiscali tedesche. Come raccontato nella sua autobiografia “Il giocatore”, Becker è diventato troppo presto una superstar, finendo per essere travolto dai rapporti tumultuosi con gli allenatori, dalle vicende sentimentali, dai ricattatori, dai mitomani e dai paparazzi. Eccessi che ha provato a cancellare con sonniferi e alcool, e che lo hanno portato a dilapidare la fortuna guadagnata fulmineamente con il tennis, del quale è stato uno dei più grandi interpreti di sempre.

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Il sogno di Nadal in doppio con Alcaraz (Bertellino). Federer da collezione (Crivelli)

La rassegna stampa di venerdì 22 settembre 2023

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Il sogno di Nadal in doppio con Alcaraz (Roberto Bertellino, Tuttosport)

E’ un Rafael Nadal loquace quello che ha concesso ai media spagnoli due interviste ravvicinate ribadendo alcuni concetti. Sulle sue condizioni fisiche ha manifestato fiducia definendole in buona evoluzione ma questo non significa che gli consentiranno di raggiungere il livello sperato non appena riprenderà la racchetta in mano in modo regolare: «La stagione prossima – ha esordito – potrebbe essere per me l’ultima ma non è detto. Dipenderà da quanto potrò essere competitivo. Sinceramente non mi interessa fare come Murray, cioè giocare e non vincere. Vedremo, potrei anche non tornare del tutto se non mi riprenderò davvero, ma spero proprio di no». Non sono mancate le considerazioni su Djokovic che secondo Rafa è senza dubbio davanti a tutti per i tornei vinti e per i numeri ma non ci sono solo quelli: «Tutto il resto appartiene al campo delle considerazioni, vedi la quantità maggiore di infortuni che ho avuto, le sensazioni che si trasmettono agli appassionati, anche i gusti personali, l’ispirazione. Io sono pienamente soddisfatto per quanto ho saputo fare». Non mancano nuovi sogni nella testa del grande campione: «La Spagna è stata eliminata in Davis – ha detto – altrimenti avrei potuto farmi trovare pronto per novembre. Non sarà ovviamente così. Le Olimpiadi mi piacerebbe a giocarle, ricordando lo splendido clima trovato avendone già fatto parte. Per quanto riguarda un doppio con Carlos Alcaraz, non ne abbiamo ancora parlato, sarebbe molto bello poter partecipare alla mia ultima Olimpiade con la stella nascente di questo sport». Ieri ha esordito nel 250 ATP di Zhuhai il sanremese Matteo Arnaldi, numero 48 del mondo. Si è dovuto inchinare al risso Asian Karatsev che lo ha superato in rimonta dopo tre ore e 12 minuti. Non mancano i rimpianti all’azzurro che dopo aver conquistato il primo set al tie-break nel secondo si è trovato per due volte avanti di un break, una anche sul 5-4m ,ma non è stato sufficientemente cinico e l’ex numero 14 del ranking (oggi numero 63) ha pareggiato i conti per poi concludere alla distanza con un netto 6-2. Karatsev al prossimo turno troverà Andy Murray. […] Impresa della toscana Martina Trevisan nel WTA 1000 di Guadalajara. L’azzurra ha sconfitto al termine di un confronto serrato la due volte finalista di Wimbledon e prima testa di serie del torneo messicano, Ons Jabeur (6-7 7-5 6-3). Ora troverà l’americana Dolehide. Sono i secondi quarti di finale raggiunti dalla Trevisan in stagione a livello di WTA 1000. […]

Federer da collezione. Il suo completo dell’ultimo Slam va all’asta e diventa un cimelio (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

 

Un giorno magari lo esporranno in un museo, come un’opera d’arte post-moderna. D’altronde, secondo un trend ormai consolidato da un paio d’anni, collezionare cimeli sportivi, i cosiddetti memorabilia, rappresenta un lungimirante investimento senza rischi d’impresa, quasi come possedere una tela o una scultura di enorme valore. Perciò, neppure un simbolo iconico dello sport di questo millennio come Roger Federer poteva indirettamente sottrarsi alla corsa al prezioso accaparramento: da due giorni, e fino all’8 ottobre, la casa d’aste «Prestige Memorabilia», tra le più autorevoli del settore, mette all’incanto il completo Nike (maglietta, pantaloncini e scarpe) con cui il Divino vinse gli Australian Open 2018, l’ultimo Slam, il 20°, di una carriera leggendaria. La base d’asta è di 35.000 dollari (33.000 euro), ed ha già stabilito un primato per il tennis, perché supera di gran lunga i 20.500 euro della maglietta con cui Nadal si impose al Roland Garros del 2019 e venduta in beneficenza l’anno dopo. E’ assai probabile, peraltro, che alla chiusura dell’offerta il valore si issi ben oltre quella cifra, rimanendo tuttavia lontanissimo dai record stabiliti da altri indumenti appartenuti a grandissimi campioni. Non è in discussione, ovviamente, il mito di Federer, perché nessuno come lui negli ultimi vent’anni, se si eccettuano Messi e Cristiano Ronaldo, ha saputo coagulare passioni planetarie, ma il collezionismo sportivo, seppur diffusissimo in tutto il mondo, ha il suo core business negli Stati Uniti e dunque legato soprattutto alle loro discipline elettive. Non a caso, il cimelio di vestiario più caro della storia è la maglietta indossata da Michael Jordan in gara-1 (persa) delle Finali Nba 1998 contro gli Utah Jazz: Sotheby’s la mise all’asta nel settembre di un anno fa valutandola dai tre ai cinque milioni di euro, e alla fine venne battuta per più del doppio, 10 milioni e centomila euro. Subito dietro, un capo che non c’entra nulla con gli States, ma che è stato a suo modo protagonista di uno degli eventi più celebri della storia: si tratta della «camiseta» dell’Argentina che Diego Maradona portava nella partita contro l’Inghilterra dei Mondiali 1986, quella della «mano de dios» e del gol del secolo. In molti avanzarono addirittura il sospetto che non fosse quella originale, ma Sotheby’s assicurò di aver condotto tutte le verifiche necessarie e alla fine la piazzò per quasi nove milioni di euro. […] Quotazioni all’apparenza folli (ma per una figurina si è arrivati a pagare più di 12 milioni ..), che tuttavia si giustificano secondo le leggi di un mercato in grande espansione […].

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Arnaldi: “Il mio segreto è la sconfitta con Alcaraz” (Strocchi). Fognini cerca il rilancio in Austria (Bertellino)

La rassegna stampa di giovedì 21 settembre

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Arnaldi da salvatore della patria in Davis alla Cina. «Il segreto? La sconfitta con Alcaraz» (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Da ruota di scorta a salvatore della patria tennistica. È cambiato in fretta il ruolo di Matteo Arnaldi, che non dimenticherà tanto facilmente l’esordio in Coppa Davis. Anche perché è stato lui, con i successi sul cileno Cristian Garin e poi sullo svedese Leo Borg, a spingere l’Italia (dopo l’inattesa debacle con il Canada, dove il sanremese ha rotto il ghiaccio in doppio) sull’aereo per Malaga, teatro della Final 8 dal 21 al 26 novembre. «Non so esprimere fino in fondo le emozioni provate nel giocare per il mio Paese – ammette il 22enne ligure-. Devo dire che mi piace giocare con la pressione del pubblico: bello sentire il tifo tutto per me, un’iniezione di energia […]». […] Matteo, dopo aver messo a segno l’ultimo punto contro il biondo scandinavo figlio della leggenda Bjorn, si è messo le mani sulle orecchie e si è girato, per gustarsi gli applausi dei 6.000 che affollavano l’Unipol Arena di Bologna […] «Sono contento per come sono andate le cose. Dopo il 3-0 incassato dal Canada siamo stati bravi a ribaltarla nel girone – ricorda il giocatore allenato da Alessandro Petrone -. Le mie due vittorie sono state entrambe importanti, però se devo scegliere diciamo che la prima non si scorda mai… […]». Merito di un 2023 in continua ascesa. «Dopo le Next Gen Finals 2022, prima opportunità di confrontarmi con giocatori di un certo livello, sono venuti tanti bei momenti […] Giocare nello stadio più grande del mondo, pieno di gente e contro il n.1, è stata l’esperienza migliore da portarsi dietro. E ne sono uscito con la consapevolezza di non essere distante dai top player. Certo ci sono tanti aspetti da migliorare, tuttavia ancor più dei tre precedenti successi a Flushing Meadows il match con Alcaraz è stato un punto di riferimento per capire ciò che questi campioni fanno meglio». Non c’è comunque tempo per cullarsi sugli allori: Arnaldi è subito volato in Cina per disputare l’Atp 250 di Zhuhai (alle 7 italiane affronta il russo Karatsev). «Il tour asiatico è un’altra prima volta per me, una nuova esperienza preziosa nel mio percorso – confida Matteo, prima di spostare lo sguardo avanti -. Anche se non l’ho mai sbandierato, entrare nella Top 50 è sempre stato il mio obiettivo personale per questa stagione ed esserci riuscito in nove mesi è qualcosa che ci dà tanta fiducia come team in prospettiva […] E uno degli obiettivi stimolanti può essere cercare di chiudere il 2023 in modo da essere testa di serie agli Australian Open». Calendario alla mano, prima però c’è un appuntamento in Andalusia a cui guarda con trepidazione tutta l’Italia sportiva. «Nella squadra al completo non credo ci sia posto per me. Per il momento mi godo l’esordio e tutto quel che di positivo mi porto dentro: Malaga è tra due mesi e ci sono altri giocatori davanti a me in classifica» dice con onestà e umiltà Matteo […]

Fognini cerca il rilancio in Austria (Roberto Bertellino, Tuttosport)

 

 Inizia oggi la campagna cinese di Matteo Arnaldi, in pochi mesi passato da speranza a realtà del tennis azzurro […] Il sanremese aprirà alle 13 ora locale (questa mattina le 7 in Italia) il programma sul campo centrale nel 250 ATP di Zhuhai, contro il russo Aslan Karatsev,, numero 63 del ranking mondiale. Tra i due non ci sono precedenti e il vincitore incontrerà al secondo turno chi uscirà con lo scettro di migliore dal testa a testa sempre di 1°turno tra l’ex numero 1 del mondo Andy Murray e il cinese Mo […] Nell’altro 250 ATP della settimana, sempre in terra cinese, a Chengdu, è ancora alla finestra Lorenzo Musetti, seconda testa di serie, che attende di conoscere il nome del suo avversario di 2° turno dopo il bye di cui ha usufruito nel primo. Uscirà dal confronto tra il qualificato australiano Sekulic e il portoghese Nuno Borges, in programma oggi […] Alle 14 nel 145.000 euro austriaco di Bad Waltersdorf scenderà in campo Fabio Fognini, in tabellone con una wild card e opposto al giocatore di casa Filip Misolic. Il ligure andrà a caccia dei quarti, già conquistati dal pugliese Pellegrino che si è aggiudicato in rimonta il derby con il perugino Passaro. In gara anche Raul Brancaccio che negli ottavi troverà il tedesco Moeller. Nell’analogo torneo Challenger di Saint Tropez è ancora in gara il romano Giulio Zeppieri, che in prima battuta ha sconfitto l’ex top ten francese Richard Gasquet. Ora è atteso dall’americano Emilio Nava. Nel Challenger cileno di Antofagasta (130.000 dollari di montepremi) in campo negli ottavi Luciano Darderi. Nel Challenger di Sibiu, in Romania, ieri successi in primo turno per Edoardo Lavagno e Giovanni Fonio. Vittoria e quarti per l’ascolano Stefano Travaglia che ha fermato in due frazioni il francese Blancaneaux. Nel settore femminile e sempre in terra cinese ha raggiunto i quarti di finale Lucia Bronzetti nel 250 WTA di Guangzhou. La giocatrice di Villa Verucchio […] ha rifilato un periodico 6-3 alla qualificata Uchijiama […]

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Davis, per l’Italia c’è l’Olanda (Cocchi, Nizegorodcew, Strocchi)

La rassegna stampa di mercoledì 20 settembre 2023

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Sorriso Italia: c’è l’Olanda sulla strada della semifinale (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Dunque sarà Italia-Olanda la sfida dei quarti di finale a Malaga, primo passo della rincorsa all’Insalatiera da parte degli azzurri. Il sorteggio è stato benevolo, ma non va dimenticato che abbiamo rischiato di uscire di scena dalla fase a gironi a Bologna per un 3-0 contro le seconde linee del Canada. Insomma, mai abbassare la guardia. L’urna ha accoppiato la Gran Bretagna di Murray e la Serbia di Novak Djokovic, sfida da cui uscirà la nostra eventuale rivale in semifinale. Filippo Volandri ha comprensibilmente tirato un sospiro di sollievo, anche se le sue parole invitano alla massima allerta: «L’Olanda è una squadra molto compatta, con un grandissimo doppio, e si adattano molto bene alle superfici rapide, come quella viste nei giorni di Davis». Paul Haarhuis, top 20 a metà degli Anni 90, non avrà per le mani un gruppo di stelle ma il vero pericolo arriva dal doppio, decisivo in questa nuova formula. La coppia più pericolosa è formata da Wesley Koolhof e Jean Julien Rojer (assente nella fase a gironi): entrambi sono in corsa, seppur “scoppiati” per un posto alle Finals di Torino, ma anche Matwe Middlekoop è nella top 40 di specialità. Per quanto riguarda i singolaristi, il 27enne Griekspoor ha vinto due titoli in carriera, entrambi questa stagione, oltre alla finale di Washington che gli ha permesso di raggiungere il best ranking di numero 25. In Coppa Davis ha vinto sei degli ultimi nove incontri giocati. Van de Zandschulp, numero 68 del mondo è stato n 14 nel 2022 e in orange ha vinto sei su otto incontri negli ultimi due anni. Ora Filippo Volandri dovrà mettersi al lavoro insieme al suo staff e a Umberto Rianna per gestire le convocazioni. Matteo Berrettini potrebbe tornare disponibile: attualmente è iscritto al torneo di Stoccolma, al via il 16 ottobre sul veloce indoor. Matteo ha detto di stare molto meglio e presto riprenderà ad allenarsi in campo. Sembra poi certo il ritorno di Jannik Sinner dopo l’assenza a Bologna, e anche Fabio Fognini potrebbe rientrare in squadra dopo un primo chiarimento avuto col presidente federale. E poi vanno considerati Musetti, Sonego e Arnaldi, decisivi per il passaggio del turno […].

Davis, per gli azzurri primo step l’Olanda (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

 

A Malaga sarà Italia contro Olanda. Gli azzurri di capitan Volandri, dopo la rocambolesca ed emozionante qualificazione alle Davis Cup Finals (21-26 novembre), affronteranno un quarto di finale per nulla semplice con la nazionale orange, vincitrice del Gruppo D a Spalato. Sarà il nono confronto diretto in Davis, con l’Italia avanti 7-1 nei precedenti. È del 1923 l’unica vittoria olandese, seguita da sette successi consecutivi azzurri. I quarti andranno in scena tra il 21 e il 23 novembre e, qualora l’Italia dovesse superare il turno, in semifinale la sfida sarà contro la vincente di Serbia (chissà se con o senza Djokovic)-Gran Bretagna (di Murray). […] L’Olanda può vantare due ottimi singolaristi: Tallon Griekspoor, numero 24 ATP e vincitore quest’anno a Pune e s’Hertogensbosch, e Botic van de Zandschulp, n.68 del mondo che in Davis sa alzare il livello in maniera esponenziale: il suo record è di 7 vittorie su 10 singolari. Uno dei punti di forza è il doppio, che può antere su Wesley Koolhof, ex n.1 al mondo di specialità e campione in carica a Wimbledon (con il britannico Neal Skupski) in coppia con Matwe Middelkoop. Nelle recenti sfide del Gruppo D il doppio olandese ha perso 2 match su 3, dimostrando di essere forte ma non imbattibile. Matteo Berrettini potrebbe essere uno dei protagonisti a Malaga. Il romano dovrebbe rientrare, a metà ottobre, nell’ATP 250 di Stoccolma. In questo modo avrebbe un mese abbondante per trovare la giusta condizione. Jannik Sinner tornerà invece in campo a fine settembre nell’ATP 500 di Pechino, così da preparare al meglio il successivo Masters 1000 di Shanghai. Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi sono già in Cina per disputare i tornei (Chengdu e Zhuhai) che aprono la tournée asiatica. Fabio Fognini è a Bad Waltersdorf dove prosegue (ieri bella vittoria su Paire) la risalita in classifica. 

Italia, c’è l’Olanda, e Volandri già sogna (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Tredici anni dopo l’ultimo testa a testa l’Italtennis tornerà ad incrociare l’Olanda in Coppa Davis. Il sorteggio delle Final 8, effettuato a Londra nella sede della Federazione Internazionale, ha abbinato la squadra azzurra agli orange, che a sorpresa hanno chiuso al primo posto il gruppo D, a Spalato, dove è stata promossa anche la rivelazione Finlandia con eliminazione di Stati Uniti e del team di casa. In caso di passaggio del turno la nazionale tricolore affronterebbe in semifinale la vincente tra la Serbia di Novak Djokovic (campione nel 2010) e la Gran Bretagna, vincitrice del Gruppo B a Manchester, che ha conquistato la prestigiosa insalatiera d’argento per ben dieci volte (l’ultima nel 2015). Nella metà superiore del tabellone proprio il Canada campione in carica dovrà vedersela con la Finlandia, mentre Repubblica Ceca e Australia, finalista 2022, si contenderanno l’ultimo posto nelle semifinali Teatro della fase ad eliminazione diretta sarà il veloce indoor del Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga: da martedì 21 a giovedì 23 novembre i quarti, venerdì 24 e sabato 25 le semifinali e domenica 26 la finale. «L’Olanda ha fatto benissimo nella fase a gironi, vincendo il suo gruppo con merito: una squadra compatta, con un grandissimo doppio, che si adatta molto bene alle superfici rapide come quella di Davis – sottolinea il capitano Filippo Volandri commentando il sorteggio -. A Bologna abbiamo dimostrato di essere un gruppo estremamente competitivo e combattivo. Siano stati in grado, con orgoglio, determinazione e tanta qualità, di ribaltare le prospettive. Ora aniva il difficile ma anche il più bello. A prescindere da chi sarà a Malaga, sono certo che la squadra darà un’ulteriore dimostrazione di compattezza. Ci faremo trovare pronti e daremo il massimo con l’obiettivo di riportare in Italia un trofeo che manca ormai da troppo tempo». Il capitano olandese Paul Haarhuis può contare su due top 100 come Talfon Griekspoor e Botic Van de Zandschulp, poi per il match di coppia top player nella specialità quali Wesley Koolhof e Jean-Julien Rojer (entrambi in corsa per le Finals di Torino) oltre a un altro doppista esperto come Matwe Middlekoop (nei primi 40). La questione, però, è quale Italia si presenterà all’appuntamento spagnolo. Il presidente Binaghi si è affrettato a dire che Jannik Sinner risponderà alla chiamata della patria e sta diplomaticamente cercando di ricucire pure lo strappo fra il ct e Fabio Fognini. E lo stesso Matteo Berrettini ha detto a chiare lettere che l’energia della Davis è una spinta nell’accelerare i tempi di recupero. Pezzi da novanta che alzerebbero sensibilmente le prospettive azzurre. Però, alla luce di quanto accaduto alla Unipol Arena, non sarà così semplice escludere Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi, determinanti per proseguire l’avventura. Per Volandri e il suo staff si prospettano quindi due mesi impegnativi per studiare ogni dettaglio sulle possibili opzioni di un1taltennis che sogna un trionfo atteso da quasi mezzo secolo.

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