I vincitori ATP del 2022: dal Canada di Auger-Aliassime e Shapovalov alle ATP Finals di Djokovic, tutti i 71 trofei assegnati

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I vincitori ATP del 2022: dal Canada di Auger-Aliassime e Shapovalov alle ATP Finals di Djokovic, tutti i 71 trofei assegnati

Riviviamo la stagione del tennis maschile con il primo Slam di Carlos Alcaraz, Nadal che fa 22 e Nole 21. Sei i titoli azzurri nonostante gli infortuni di Jannik Sinner e Matteo Berrettini

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Carlos Alcaraz - US Open 2022 (foto Twitter @rolandgarros)
 

DJOKO-GATE – La stagione comincia con Craig Tiley che, com’è naturale, vuole Novak Djokovic al suo torneo. Suo di Tiley in quanto boss di Tennis Australia e suo di Nole che lo ha vinto nove volte. Insomma, nonostante Djokovic non possa entrare nel Paese perché non vaccinato e nonostante il governo victoriano abbia specificato a Tennis Australia che aver contratto il Covid-19 non costituisce motivo di esenzione, Tiley gli dice “vai tranquillo, vieni pure”, che già mettere nella stessa frase due verbi che si contraddicono tra loro dovrebbe insospettire.

Inizia così una telenovela che ci dona l’ahinoi irrestibile occasione di approfittare del suffisso –gate, mentre la telecamera scarrella tra comitati di controllo per le esenzioni senza il compito né i mezzi per controllarle, trionfali post Instagram, governo federale che se ne disinteressa finché qualcuno gli ricorda delle vicine elezioni e allora interviene, visti concessi e revocati, interrogatori alla frontiera considerati assurdi dallo stesso ministro degli interni, uscite pubbliche sapendo di essere positivi, un’udienza in cui si discute di altro, l’hotel dei rifugiati che (spoiler alert) sembra la prigione di Becker, il ministro che usa i cosiddetti “poteri divini” optando per la motivazione più soggettiva che dunque comporta, nell’udienza per il ricorso conseguente, che di nuovo non si parli del problema centrale. Alla fine, come all’inizio, Djokovic non poteva entrare e (non per questo) viene rimandato a casa, ma in più alla sentenza è allegato di default un ban di tre anni. Niente panico, verrà annullato dal nuovo governo.

IN CARROZZA! – Nel frattempo il Tour è partito, risalta un Medvedev in grande spolvero all’ATP Cup. All’Australian Open il favorito è lui, nonostante negli ultimi quindici anni gli Slam vengano vinti quasi esclusivamente da Federer, Nadal e Djokovic, quindi, mancandone due… Daniil è un treno in corsa, arriva in finale contro Rafa, vince un set, un altro, nel terzo ha tre break point consecutivi. La seconda sembra quella buona, ma il rovescio in entrata gli esce morbido. Poco dopo, a campo aperto, il colpo insensato e storto che regala due palle break è semplicemente una conseguenza della precedente occasione fallita, di quelle che spesso costano il match contro un avversario normale, figuriamoci con Nadal, che passa dall’essere steso sui binari al controllo della locomotiva e al 21° Slam. Segue da parte di Medvedev quello che sarà consegnato alle cronache come “il monologo del bambino” per una sconfitta dalla quale non si riprenderà per il resto della stagione.

Week 1 (3-9 gennaio)
ATP Cup: Team Canada b. Team Russia 2-1
ATP 250 Adelaide 1: [1] G. Monfils b. [2] K. Khachanov 6-4 6-4
ATP 250 Melbourne: [1] R. Nadal b. [Q] R. Berankis 6-2 7-5

Week 2 (10-16 gennaio)
ATP 250 Sydney: [WC] T. Kokkinakis . A. Rinderknech 6-7(6) 7-5(5) 6-3
ATP Adelaide 2: [1] A. Karatsev b. [WC[ A. Murray 6-3 6-3

Week 3-4 (17-30 gennaio)
Australian Open: [6] R. Nadal b. [2] D. Medvedev 2-6 6-7(5) 6-4 6-4 7-5

FEBBRAIO, ANDATE E MOLTIPLICATEVI – Nel mese in cui non si può dire che si giochi nei quattro angoli del mondo perché, suvvia, angoli e sfere, ci siamo capiti, ma a qualsiasi ora in TV c’è un match in diretta, Felix Auger-Aliassime vince il suo primo torneo dopo otto finali disputate e perse. Il predatore della coppa perduta ha infine compiuto il primo passo verso la redenzione da quella nomea grazie all’intervento del dio greco, alla prestazione di colui che è riuscito dove altri otto avevano fallito, a Stefanos Tsitsipas. Il diciottenne Alcaraz vince a Rio il secondo titolo della carriera, Nadal è inarrestabile e anche lui si prende cinquecento punti, Juan Martin del Potro gioca in pessime condizioni quello che potrebbe essere il suo ultimo match. Ma è soprattutto il mese di Medvedev che diventa numero 1 del mondo, il primo non Fab Four a occupare la vetta dopo Andy Roddick diciotto anni prima. È anche l’inizio di stagione di Djokovic.

Week 5 (31 gennaio – 6 febbraio)
ATP 250 Cordoba: [6] A. Ramos-Viñolas b. [Q] A. Tabilo 4-6 6-3 6-4
ATP 250 Pune: J. Sousa b. [6] E. Ruusuvuori 7-6(9) 4-6 6-1
ATP 250 Montepellier: [6] A. Bublik b. [1] A. Zverev 6-4 6-3

Week 6 ( 7-13 febbraio)
ATP 500 Rotterdam: [3] F. Auger-Aliassime b. [1] S. Tsitsipas 6-4 6-2
ATP 250 Dallas: [2] R. Opelka b. [4] J. Brooksby 7-6 7-6
ATP 250 Buenos Aires: [1] C. Ruud b. [2] D. Schwartzman 5-7 6-2 6-3

Week 7 (14-20 febbraio)
ATP 500 Rio de Janeiro: [7] C. Alcaraz b. [3] D. Schwartzman 6-4 6-2
ATP 250 Doha: [2] R. Bautista Agut b. [3] N. Basilashvili 6-3 6-4
ATP 250 Delray Beach: [1] C.Norrie b. [2] R.Opelka 7-6(1) 7-6(4)
ATP 250 Marsiglia [2] A. Rublev b. [3] F. Auger-Aliassime 7-5 7-6(4)

Week 8 (21-27 febbraio)
ATP 500 Dubai [2] A. Rublev b. [Q] J. Vesely 6-3 6-4
ATP 500 Acapulco [4] R. Nadal b. [6] C. Norrie 6-4 6-4
ATP 250 Santiago [4] P. Martinez b. [7] S. Baez 4-6 6-4 6-4

SI VA A MILLE – In marzo si ricomincia a fare sul serio, basta laid-back, il Sunshine è Double mica Reggae. Djokovic non c’è perché gli stranieri non vaccinati non possono entrare negli States. Dopo i qualifiers di Coppa Davis con Sinner e Musetti insuperabili, a Indian Wells Nadal prosegue nella sua imbattibilità stagionale, arriva in finale ma con un problema fisico che si rivelerà poi essere una costola incrinata. L’avversario è Taylor Fritz che ritiene di aver già dato quando si tratta di perdere contro uno da ospedalizzare – Djokovic con lo strappo addominale l’anno prima a Melbourne. Si fa furbo, Taylor, quella domenica si presenta in campo azzoppato e, ad armi pari, batte il maiorchino. Intanto Alcaraz, già in top 20, continua a impressionare e in California perde dal più famoso connazionale in semi, mostrando già i prodromi di quella capacità (non si sa quanto involontaria) di far fare bella figura l’avversario. Capacità che non gli impedisce di vincere Miami a diciotto anni, ma non per questo ci si deve dimenticare dell’altro finalista Casper Ruud, che dell’etichetta di terraiolo ha fatto quello che si fa con le fastidiose etichette delle T-shirt.

Week 9 (28 febbraio – 6 marzo)
Qualifiers Coppa Davis

Week 10-11 (7-20 marzo)
ATP Masters 1000 Indian Wells: [20] T. Fritz b. [4] R. Nadal 6-3 7-6(5)

Week 12-13 (21 marzo – 3 aprile)
ATP Masters 1000 Miami: [14] C. Alcaraz b. [6] C. Ruud 7-5 6-4

A pagina 2: questa terra è la mia terra + erba illegale per i russi

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